Obesità.. dubbio...
[#1]
Gent. utente,
in assenza di cause organiche (fattori ereditari, ormonali, metabolici, ecc.), l'obesità potrebbe avere una causa psicogena (Disturbo del Comportamento Alimentare).
Cordiali saluti.
in assenza di cause organiche (fattori ereditari, ormonali, metabolici, ecc.), l'obesità potrebbe avere una causa psicogena (Disturbo del Comportamento Alimentare).
Cordiali saluti.
Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica
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[#2]
Utente
Gentilissimo Dottor Marcolongo,
La ringrazio della sua risposta. Io personalmente già dall'adolescenza ho sempre avuto un peso nettamente maggiore a quello che dovrei avere. A parte alcuni periodi della mia vita in cui, seguita da un dietologo o riducendo da sola le quantità degli alimenti che assumevo, sono riuscita a dimagrire parecchi chili. Ma puntualmente, come fanno molte altre persone, ho abbandonato tutto e ho ripreso a mangiare senza avere regole. Mi capita spesso di avere l'esigenza di mangiare pur non avendo fame,(ad esempio dopo pranzo) soprattutto dolci o pane.
Qualche mese fa, in seguito a delle analisi di semplice controllo, mi è stato diagnosticato da un diabetolo, un iperinsulinismo.
Mi rendo però conto che la famosa "fame nervosa", arriva soprattutto in periodi di stress oppure in periodi in cui la mia vita diventa un po' piatta, cioè senza impegni, condizione che mi fa stare spesso in casa e quindi vicino al cibo.
Ora, vorrei capire da cosa dipende questo mio problema perchè sta diventando sempre più grande e più difficile da combattere. Sono disponibile a rispondere ad altre domande magari più specifiche..
Sarei pure interessata magari a leggere qualche libro che si occupa di questo. Aspetto consigli pure a riguardo..
Ringrazio in anticipo e porgo cordiali saluti.
La ringrazio della sua risposta. Io personalmente già dall'adolescenza ho sempre avuto un peso nettamente maggiore a quello che dovrei avere. A parte alcuni periodi della mia vita in cui, seguita da un dietologo o riducendo da sola le quantità degli alimenti che assumevo, sono riuscita a dimagrire parecchi chili. Ma puntualmente, come fanno molte altre persone, ho abbandonato tutto e ho ripreso a mangiare senza avere regole. Mi capita spesso di avere l'esigenza di mangiare pur non avendo fame,(ad esempio dopo pranzo) soprattutto dolci o pane.
Qualche mese fa, in seguito a delle analisi di semplice controllo, mi è stato diagnosticato da un diabetolo, un iperinsulinismo.
Mi rendo però conto che la famosa "fame nervosa", arriva soprattutto in periodi di stress oppure in periodi in cui la mia vita diventa un po' piatta, cioè senza impegni, condizione che mi fa stare spesso in casa e quindi vicino al cibo.
Ora, vorrei capire da cosa dipende questo mio problema perchè sta diventando sempre più grande e più difficile da combattere. Sono disponibile a rispondere ad altre domande magari più specifiche..
Sarei pure interessata magari a leggere qualche libro che si occupa di questo. Aspetto consigli pure a riguardo..
Ringrazio in anticipo e porgo cordiali saluti.
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(..)vorrei capire da cosa dipende questo mio problema perchè sta diventando sempre più grande e più difficile da combattere (..)
Gentile ragazza, se si tratta di un disturbo del comportamento alimentare (e dovrebbe essere uno specialista a stabilirlo) più che cercare le cause sarebbe opportuno ricercare le modalità più funzionali per affrontarlo,
per questo uno specialista dovrà essere il punto di riferimento.
Le soluzioni "fai da te" , anche se lette, non danno alcuna soluzione tranne avere maggiori informazioni su una patologia, ma questa non ne garantisce il suo controllo.
saluti
Gentile ragazza, se si tratta di un disturbo del comportamento alimentare (e dovrebbe essere uno specialista a stabilirlo) più che cercare le cause sarebbe opportuno ricercare le modalità più funzionali per affrontarlo,
per questo uno specialista dovrà essere il punto di riferimento.
Le soluzioni "fai da te" , anche se lette, non danno alcuna soluzione tranne avere maggiori informazioni su una patologia, ma questa non ne garantisce il suo controllo.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#5]
Lo psicologo-psicoterapeuta di occupa dei disturbi del COMPORTAMENTO alimentare e il suo compito è quello di aiutare il paziente a gestire e controllare il rapporto con il cibo e/o con il proprio corpo. Il medico-dietologo si occupa degli aspetti medici e nutrizionali. Un lavoro con entrambe le figure sarebbe l'ideale.
saluti
saluti
[#7]
Gentile utente,
L'obesità può essere sostanzialmente una iperalimentazione legata ad un fabbisogno patologico (perché "deviato" a livello metabolico) o ad un appetito (comunemente chiamato "fame" anche se il senso è diverso) in eccesso, che di solito porta progressivamente ad un eccesso di peso. I disturbi del comportamento alimentare noti in psichiatria vanno dalla classica bulimia, non sempre legata a aumento di peso, al disturbo da iperalimentazione o "dipendenza" da cibo, ovvero una forma più continua di iperalimentazione che invece si associa spesso a peso molto in eccesso.
Gli obesi di questo tipo hanno lunghe storie di fallimenti con approcci pensati per chi vuole dimagrire a scopo non estetico, restrizioni continue, alla fine più virtuali che reali, alternate a consumo di cibo continuo e vissuto con colpevolezza, vergogna e senso di fallimento personale (non-controllo). Questo tipo di rapporto con il cibo distingue abbastanza bene le forme di obesità da appetito elevato dalle altre, "secondarie".
L'obesità può essere sostanzialmente una iperalimentazione legata ad un fabbisogno patologico (perché "deviato" a livello metabolico) o ad un appetito (comunemente chiamato "fame" anche se il senso è diverso) in eccesso, che di solito porta progressivamente ad un eccesso di peso. I disturbi del comportamento alimentare noti in psichiatria vanno dalla classica bulimia, non sempre legata a aumento di peso, al disturbo da iperalimentazione o "dipendenza" da cibo, ovvero una forma più continua di iperalimentazione che invece si associa spesso a peso molto in eccesso.
Gli obesi di questo tipo hanno lunghe storie di fallimenti con approcci pensati per chi vuole dimagrire a scopo non estetico, restrizioni continue, alla fine più virtuali che reali, alternate a consumo di cibo continuo e vissuto con colpevolezza, vergogna e senso di fallimento personale (non-controllo). Questo tipo di rapporto con il cibo distingue abbastanza bene le forme di obesità da appetito elevato dalle altre, "secondarie".
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.8k visite dal 15/10/2010.
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