Dieta vegana

Buongiorno,
ho da poco adottato una dieta di tipo vegano tendenzialmente crudista, per motivi sia etici che di salute.
Su internet e su vari testi si trovano svariate motivazioni per le quali tale tipo di alimentazione sarebbe l'unica corretta per l'uomo, tra le quali:
- il latte e i latticini sono da evitare perché il latte è fatto per alimentare solo i cuccioli della specie che lo produce, inoltre il latte vaccino è nettamente troppo proteico per l'essere umano;
- l'intestino umano è troppo lungo e spugnoso (come in tutti gli animali fruttariani), e causa putrefazione della carne e del pesce (gli onnivori-carnivori hanno intestini nettamente più corti);
- il sangue umano è alcalino e non acido come negli animali onnivoro-carnivori;
- il nostro stomaco ha 10 volte meno acido cloridrico, rispetto agli animali onnivoro-carnivori.
Vi chiedo un commento su tali affermazioni e, se possibile, qualche vostra esperienza che le confermi o smentisca.

Ringraziando per l'attenzione porgo i miei più cordiali saluti

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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signore,
la scelta di una restrizione alimentare per motivi etici o religiosi è certamente rispettabile. Con attenzione e opportuni accorgimenti è possibile intraprendere una alimentazione che non comporti carenze nutrizionali.

Le giustificazioni di tipo scientifico che vengono addotte per convalidare la scelta alimentare sono spesso fuorvianti, soprattutto quando prendono in considerazione il paragone con altri esseri viventi. Gli animali non sono distinti fra loro solo in base al tipo di alimentazione appropriata, ma anche per molte altre caratteristiche metaboliche e genetiche: un leone ed un'aquila sono ambedue carnivori, ma per altri versi sono poco comparabili.

Nell'alimentazione umana entrano in gioco molti fattori di tipo culturale che contribuiscono alla varietà di proposte accessibili e al momento attuale delle conoscenze è proprio la varietà dietetica la raccomandazione principale per garantire buon condizioni di salute.
Gli aspetti culturali non controllati possono purtroppo determinare delle distorsioni cognitive: è il caso, per esempio, dell'alimentazione con eccesso di grassi saturi o di proteine alla quale si indulge troppo spesso nei paesi industrializzati.

Concludendo, si può escludere una categoria di alimenti dalla dieta personale e, prestando attenzione, comporre ugualmente una dieta equilibrata; ciò non significa che l'assunzione di latte e derivati o di prodotti di derivazione animale, in proporzioni adeguate, costituisca un danno per la salute.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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