Dieta effettuata con pillole dimagranti
Buon giorno egregi dottori,
sono una ragazza di 30 anni, alta 1.60 e con un peso odierno di 68 kg. Ho preso visione di un consulto fornito ad una coetanea riguardante la perdita di peso coadiuvata da pillole dimagranti, ho riscontrato completamente la mia situazione. Da 25 giorni sto seguendo una dieta fornitami da un medico con delle pillole che contengono i seguenti composti: triac, metformina, sodio deidrocol, furosemide, magnesio solfato, nolat, baccello di fagiolo, pompelmo frutto, benfluorex clor. Da quanto appreso ho capito che i componenti possono essere dannosi e soprattutto vietati dal sistema sanitario. Da quando ho avuto la mia prima gravidanza, un anno e mezzo fa, con mille difficoltà e il mio indisciplinato apprezzamento della buona tavola, ho avuto tante difficoltà nel perdere i kili di troppo. Sono arrivata a pesare, in ultima analisa, 73.4 kg e nell'arco del periodo sopra detto, ne ho già eliminati 5.4. Ora capisco il perchè. Devo ora preoccuparmi per quanto ho assunto? Devo sottopormi a qualche esame particolare per riscontrare eventali danni? Vi ringrazio molto e saluto cordialmente.
sono una ragazza di 30 anni, alta 1.60 e con un peso odierno di 68 kg. Ho preso visione di un consulto fornito ad una coetanea riguardante la perdita di peso coadiuvata da pillole dimagranti, ho riscontrato completamente la mia situazione. Da 25 giorni sto seguendo una dieta fornitami da un medico con delle pillole che contengono i seguenti composti: triac, metformina, sodio deidrocol, furosemide, magnesio solfato, nolat, baccello di fagiolo, pompelmo frutto, benfluorex clor. Da quanto appreso ho capito che i componenti possono essere dannosi e soprattutto vietati dal sistema sanitario. Da quando ho avuto la mia prima gravidanza, un anno e mezzo fa, con mille difficoltà e il mio indisciplinato apprezzamento della buona tavola, ho avuto tante difficoltà nel perdere i kili di troppo. Sono arrivata a pesare, in ultima analisa, 73.4 kg e nell'arco del periodo sopra detto, ne ho già eliminati 5.4. Ora capisco il perchè. Devo ora preoccuparmi per quanto ho assunto? Devo sottopormi a qualche esame particolare per riscontrare eventali danni? Vi ringrazio molto e saluto cordialmente.
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Gentile Utente,
il ricorso alle politerapie magistrali è un inveterato vizio della classe medica più spegiudicata, alla quale vuoi per scarsa cultura professionale vuoi per la bramosia di risultati con il minimo sforzo, ricorre.
Il consiglio è di sospendere con immediatezza l'assunzione del preparato prescritto sia per la scarsa efficacia nel medio periodo (si ritroverà con più chili che in partenza) sia per gli innumerevoli effetti collaterali derivanti dall'assunzione degli stessi.
Nell'affidare il proprio caso clinico è indispensabile verificare il comportamento e il percorso terapeutico prospettato dal medico. Allorquando la terapia si avvalga, in prima battuta, di farmaci (e soprattutto politerapia magistrale) è buona norma congedare il professionista e cercare risposte terapeutiche altrove.
Lo studio diagnostico clinico e strumentale dell'obesità è un percorso chiaro ma irrinunciabile, ove, alla anamnesi (storia clinica) con particolare riferimento al comportamento alimentare deve indispensabilmente seguire l'esame obiettivo (visita del paziente sul lettino!). Sulla scorta dei dati ottenuti si prescriveranno le indagini da eseguire per valutare eventuali patologie sospettate alla visita medica.
In possesso di detti elementi, colloquiando con il paziente, si stabilirà un piano terapeutico alimentare in grado di rendere da una parte efficace la terapia e dall'altra facilemente gestibile da parte del paziente.
Come vede un approccio utile, soprattutto al paziente, prevede più tappe che, in mani esperte, saranno meno complesse che all'apparenza.
Saluti
il ricorso alle politerapie magistrali è un inveterato vizio della classe medica più spegiudicata, alla quale vuoi per scarsa cultura professionale vuoi per la bramosia di risultati con il minimo sforzo, ricorre.
Il consiglio è di sospendere con immediatezza l'assunzione del preparato prescritto sia per la scarsa efficacia nel medio periodo (si ritroverà con più chili che in partenza) sia per gli innumerevoli effetti collaterali derivanti dall'assunzione degli stessi.
Nell'affidare il proprio caso clinico è indispensabile verificare il comportamento e il percorso terapeutico prospettato dal medico. Allorquando la terapia si avvalga, in prima battuta, di farmaci (e soprattutto politerapia magistrale) è buona norma congedare il professionista e cercare risposte terapeutiche altrove.
Lo studio diagnostico clinico e strumentale dell'obesità è un percorso chiaro ma irrinunciabile, ove, alla anamnesi (storia clinica) con particolare riferimento al comportamento alimentare deve indispensabilmente seguire l'esame obiettivo (visita del paziente sul lettino!). Sulla scorta dei dati ottenuti si prescriveranno le indagini da eseguire per valutare eventuali patologie sospettate alla visita medica.
In possesso di detti elementi, colloquiando con il paziente, si stabilirà un piano terapeutico alimentare in grado di rendere da una parte efficace la terapia e dall'altra facilemente gestibile da parte del paziente.
Come vede un approccio utile, soprattutto al paziente, prevede più tappe che, in mani esperte, saranno meno complesse che all'apparenza.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 39.6k visite dal 11/05/2007.
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