Possibili cause dolore e rigidità notturne schiena
Salve, sono un uomo di 46 anni che periodicamente soffre di dolore e rigidità di schiena.
A seguito dei miei dolori, che si presentano da anni, ho eseguito diverse RMN delle quali riporto i referti evidenziando solo i "problemi" riscontrati: RM Bacino, nessuna alterazione rilevata tranne una piccola area di sclerosi subcondrale della articolazione destra sul versante iliaco priva di valore patologico attuale.
RM rachide lombosacrale: il disco intersomatico compreso tra l4-l5 presenta attenuazione del segnale RM in t2 in relazione a fenomeni disidrativi.
Modesta protrusione discale in l2-l3.
In l3- l4 il disco intersomatico protrude posteriormente interessando la porzione basale di entrambi i formati di coniugazione ed improntando il sacco durale e le rispettive tasche radicolari.
Anche in l4-l5 stessa situazione rilevata in l3-l4.
Modesta profusione discale anche in l5-s1.
Il resto nella norma.
RMN rachide cervicale:ridotta la fisiologica lordosi cervicale.
I dischi intersomatici sono alterati nel segnale e ridotti di spessore per processo disidratativodegenerativo.
In C3-C4 il disco protrude posteriormente a ampio raggio e mostra piccolo bulging mediano
che impronta la faccia anteriore del sacco durale
In C4-C5 il disco protrude posteriormente a ampio raggio con prevalenza a sn e contatta la
faccia anteriore del sacco durale.
In C5-C6 il disco protrude posteriormente a ampio raggio con prevalenza a sn ove si associa
osteofitosi reattiva che impegna la porzione preforaminale e impronta la faccia anterolaterale sn
del sacco durale.
In C6-C7 il disco protrude posteriormente a ampio raggio con prevalenza a dx, impegna le
porzioni basali dei forami di coniugazione e impronta la faccia anteriore del sacco durale.
Non si rilevano ernie o protrusioni discali posteriori negli altri livelli esaminati.
Processo di unco-artrosi con associati osteofiti marginali ad estrinsecazione anche posteriore e
intraforaminale da C3-C4 a C6-C7 che assieme alle patologie discali descritte contribuiscono
ad improntare le strutture nervose contigue.
Lievemente ridotte le dimensioni del canale rachideo in relazione sia alle patologie discali che
all'osteofitosi retrosomatica.
Normale il segnale del midollo spinale esaminato fino a D4.
Gli esami del sangue non rilevano nessun valore fuori dal normale compreso ves, PCR e fattore reumatico.
Il mio timore rimane sempre e comunque che possa esserci una patologia infiammatoria a causare i miei disturbi/dolori nonostante il mio medico di base non ritenga necessario una visita reumatologica.
A seguito dei miei dolori, che si presentano da anni, ho eseguito diverse RMN delle quali riporto i referti evidenziando solo i "problemi" riscontrati: RM Bacino, nessuna alterazione rilevata tranne una piccola area di sclerosi subcondrale della articolazione destra sul versante iliaco priva di valore patologico attuale.
RM rachide lombosacrale: il disco intersomatico compreso tra l4-l5 presenta attenuazione del segnale RM in t2 in relazione a fenomeni disidrativi.
Modesta protrusione discale in l2-l3.
In l3- l4 il disco intersomatico protrude posteriormente interessando la porzione basale di entrambi i formati di coniugazione ed improntando il sacco durale e le rispettive tasche radicolari.
Anche in l4-l5 stessa situazione rilevata in l3-l4.
Modesta profusione discale anche in l5-s1.
Il resto nella norma.
RMN rachide cervicale:ridotta la fisiologica lordosi cervicale.
I dischi intersomatici sono alterati nel segnale e ridotti di spessore per processo disidratativodegenerativo.
In C3-C4 il disco protrude posteriormente a ampio raggio e mostra piccolo bulging mediano
che impronta la faccia anteriore del sacco durale
In C4-C5 il disco protrude posteriormente a ampio raggio con prevalenza a sn e contatta la
faccia anteriore del sacco durale.
In C5-C6 il disco protrude posteriormente a ampio raggio con prevalenza a sn ove si associa
osteofitosi reattiva che impegna la porzione preforaminale e impronta la faccia anterolaterale sn
del sacco durale.
In C6-C7 il disco protrude posteriormente a ampio raggio con prevalenza a dx, impegna le
porzioni basali dei forami di coniugazione e impronta la faccia anteriore del sacco durale.
Non si rilevano ernie o protrusioni discali posteriori negli altri livelli esaminati.
Processo di unco-artrosi con associati osteofiti marginali ad estrinsecazione anche posteriore e
intraforaminale da C3-C4 a C6-C7 che assieme alle patologie discali descritte contribuiscono
ad improntare le strutture nervose contigue.
Lievemente ridotte le dimensioni del canale rachideo in relazione sia alle patologie discali che
all'osteofitosi retrosomatica.
Normale il segnale del midollo spinale esaminato fino a D4.
Gli esami del sangue non rilevano nessun valore fuori dal normale compreso ves, PCR e fattore reumatico.
Il mio timore rimane sempre e comunque che possa esserci una patologia infiammatoria a causare i miei disturbi/dolori nonostante il mio medico di base non ritenga necessario una visita reumatologica.
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Gentile signore i referti da lei trascritti nella sua richiesta di consulenza orientano verso una diagnosi di patologia degenerativa della colonna che può giustificare la sintomatologia da lei riferita. Per quanto riguarda l’approccio terapeutico non concordo con l’atteggiamento del suo medico di medicina generale perché una consulenza reumatologica e/o fisiatrica potrebbe aiutarla in un percorso farmacologico e riabilitativo in grado di attenuare la sintomatologia e rallentare l’evoluzione della malattia. Un cordiale saluto.
Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 535 visite dal 21/01/2023.
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