Raynaud e timore malattie autoimmuni
Buongiorno dottori,
sono una ragazza di 29 anni, sottolineo ipocondriaca e ansiosa, ho fatto anche un percorso di psicoterapia un paio di anni fa per paura di malattie ecc.
Avevo già chiesto un consulto ma devo aprirne un ulteriore perchè dopo troppo tempo non mi fa più replicare.
Il mio problema è che da anni soffro il freddo a mani e piedi, ma solo da due ho iniziato a fare caso che col freddo intenso e se non mi copro bene i piedi (e io ho iniziato a coprirmi bene da poco) il mignolo del piede sx si intorpidisce qualche minuto.
Questa cosa me la ricordo da sempre ma solo due anni fa mi sono accorta che era bianco pallido togliendo il calzino sul momento, ripreso poi colore normale in pochi secondi (prima ovviamente per questioni pratiche non mi ero mai messa a togliere la calza).
Ho qualche sfumato ricordo di averlo visto anche molto tempo prima ma sinceramente non vi avevo mai fatto caso.
L'inverno scorso, complici le temperature più alte e che mi sono sempre coperta adeguatamente, non ho avuto il fenomeno.
Quest'anno due o tre volte, ma solo a basse temperature e senza adeguata copertura.
Premetto che faccio sport outdoor anche con -3 e se mi copro bene non si presenta il problema.
Le mani con le basse temoerature diventano fredde ma non ho cambiamenti di colore.
Se faccio esercizio fisico non sento il problema del freddo.
Causa uso errato di calzature (sempre troppo strette) negli anni al suddetto mignolo ho avuto spesso problemi di vesciche da sfregamento, tant'è che si è formata una sorta di callo.
Ho fatto caso che il fenomeno si presenta soprattutto quando ho il piede compresso nella scarpa e con tutti i tremila calzini che metto, mentre ad esempio l'altro giorno sono stata sul balcone in infradito per alcuni minuti (temperatura esterna 0 gradi) e non è successo nulla.
Può essere che la compressione meccanica del piede aumenti il fenomeno?
In ogni caso, temendo qualsiasi tipo di malattia autoimmune, sono corsa dal reumatologo, effettuato gli esami ematochimici (ana ecc) e risultato tutto perfetto.
Capillaroscopia fra un mese e mezzo.
Lei mi ha abbastanza tranquillizzata in quanto non ho altre problematiche, gonfiori o dolori ma anzi, mi sento particolarmente bene fisicamente e faccio sport tutti i giorni.
Ora, sulla base della vostra esperienza, esistono davvero delle forme solo primitive?
o prima o poi dovrò accettare che possa venirmi una malattia autoimmune?
questa cosa mi incupisce parecchio, sono molto spaventata.
sono una ragazza di 29 anni, sottolineo ipocondriaca e ansiosa, ho fatto anche un percorso di psicoterapia un paio di anni fa per paura di malattie ecc.
Avevo già chiesto un consulto ma devo aprirne un ulteriore perchè dopo troppo tempo non mi fa più replicare.
Il mio problema è che da anni soffro il freddo a mani e piedi, ma solo da due ho iniziato a fare caso che col freddo intenso e se non mi copro bene i piedi (e io ho iniziato a coprirmi bene da poco) il mignolo del piede sx si intorpidisce qualche minuto.
Questa cosa me la ricordo da sempre ma solo due anni fa mi sono accorta che era bianco pallido togliendo il calzino sul momento, ripreso poi colore normale in pochi secondi (prima ovviamente per questioni pratiche non mi ero mai messa a togliere la calza).
Ho qualche sfumato ricordo di averlo visto anche molto tempo prima ma sinceramente non vi avevo mai fatto caso.
L'inverno scorso, complici le temperature più alte e che mi sono sempre coperta adeguatamente, non ho avuto il fenomeno.
Quest'anno due o tre volte, ma solo a basse temperature e senza adeguata copertura.
Premetto che faccio sport outdoor anche con -3 e se mi copro bene non si presenta il problema.
Le mani con le basse temoerature diventano fredde ma non ho cambiamenti di colore.
Se faccio esercizio fisico non sento il problema del freddo.
Causa uso errato di calzature (sempre troppo strette) negli anni al suddetto mignolo ho avuto spesso problemi di vesciche da sfregamento, tant'è che si è formata una sorta di callo.
Ho fatto caso che il fenomeno si presenta soprattutto quando ho il piede compresso nella scarpa e con tutti i tremila calzini che metto, mentre ad esempio l'altro giorno sono stata sul balcone in infradito per alcuni minuti (temperatura esterna 0 gradi) e non è successo nulla.
Può essere che la compressione meccanica del piede aumenti il fenomeno?
In ogni caso, temendo qualsiasi tipo di malattia autoimmune, sono corsa dal reumatologo, effettuato gli esami ematochimici (ana ecc) e risultato tutto perfetto.
Capillaroscopia fra un mese e mezzo.
Lei mi ha abbastanza tranquillizzata in quanto non ho altre problematiche, gonfiori o dolori ma anzi, mi sento particolarmente bene fisicamente e faccio sport tutti i giorni.
Ora, sulla base della vostra esperienza, esistono davvero delle forme solo primitive?
o prima o poi dovrò accettare che possa venirmi una malattia autoimmune?
questa cosa mi incupisce parecchio, sono molto spaventata.
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Reumatologo, Perfezionato in medicine non convenzionali
Salve. Certo che esistono forme primitive di Fenomeno di Raynaud, e sono la maggioranza. Lei non deve accettare proprio niente che prima o poi le venga chissà cosa. Deve secondo me curarsi BENE l'aspetto emozionale, perchè il Fenomeno di Raynaud può avere anche quella causa. Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 29/01/2021.
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