Connettivite indifferenziata?
Gentili dottori,
Sono una ragazza di 25 anni e da circa 10 soffro di fenomeno di Raynaud, per il quale ho deciso solo quest'anno di eseguire accertamenti.
Dietro consiglio di un reumatologo, ho quindi eseguito una capillaroscopia e la ricerca degli ANA. La capillaroscopia ha rilevato solo lievi alterazioni aspecifiche (lieve sovvertimento architettonico, ectasie presenti con score 1, microemorragie presenti con score 1), mentre gli ANA sono risultati positivi con titolo pari a 160 e pattern speckled.
Successivamente, considerata la positività agli ANA, mi è stato detto di eseguire anche ENA ed esami della tiroide (TSH, FT3, FT4, Ab anti-tireoglubulina e anti-perossidasi), risultati tutti nella norma. Ciononostante, in occasione del successivo colloquio con il reumatologo, mi è stata posta diagnosi di connettivite indifferenziata (sulla base del fenomeno di Raynaud tetrapolare, dell'ANA positività e delle alterazioni microvascolari aspecifiche alla capillaroscopia), prescritta terapia a base di Cardioaspirina, Norvasc e Plaquenil, allo scopo di prevenire un'eventuale progressione, ed elencata una lunga serie di indagini di laboratorio e strumentali da eseguire periodicamente per i prossimi anni.
Tutto ciò mi ha lasciata sinceramente perplessa, soprattutto considerando l'assenza di altri sintomi ricollegabili a una condizione di questo genere (mi sono stati elencati, ma ho sempre risposto negativamente). Quindi mi chiedo, è davvero possibile parlare di connettivite indifferenziata e prescrivere una terapia sulla sola base degli elementi descritti in precedenza?
Sono una ragazza di 25 anni e da circa 10 soffro di fenomeno di Raynaud, per il quale ho deciso solo quest'anno di eseguire accertamenti.
Dietro consiglio di un reumatologo, ho quindi eseguito una capillaroscopia e la ricerca degli ANA. La capillaroscopia ha rilevato solo lievi alterazioni aspecifiche (lieve sovvertimento architettonico, ectasie presenti con score 1, microemorragie presenti con score 1), mentre gli ANA sono risultati positivi con titolo pari a 160 e pattern speckled.
Successivamente, considerata la positività agli ANA, mi è stato detto di eseguire anche ENA ed esami della tiroide (TSH, FT3, FT4, Ab anti-tireoglubulina e anti-perossidasi), risultati tutti nella norma. Ciononostante, in occasione del successivo colloquio con il reumatologo, mi è stata posta diagnosi di connettivite indifferenziata (sulla base del fenomeno di Raynaud tetrapolare, dell'ANA positività e delle alterazioni microvascolari aspecifiche alla capillaroscopia), prescritta terapia a base di Cardioaspirina, Norvasc e Plaquenil, allo scopo di prevenire un'eventuale progressione, ed elencata una lunga serie di indagini di laboratorio e strumentali da eseguire periodicamente per i prossimi anni.
Tutto ciò mi ha lasciata sinceramente perplessa, soprattutto considerando l'assenza di altri sintomi ricollegabili a una condizione di questo genere (mi sono stati elencati, ma ho sempre risposto negativamente). Quindi mi chiedo, è davvero possibile parlare di connettivite indifferenziata e prescrivere una terapia sulla sola base degli elementi descritti in precedenza?
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Mi sembra che la condotta diagnostica e terapeutica del collega sia ineccepibile. Fondamentale sarà il follow-up della condizione perché nell’ambito delle connettiviti indifferenziate mentre alcune rimangono stabili e non progrediscono negli anni altre invece tendono a progredire differenziandosi in malattie specifiche del tessuto connettivo. Cordiali saluti.
Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.4k visite dal 29/04/2019.
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