Patologia autoimmune?
Buongiorno,
ecco il mio caso:
alla fine del 2006 sono andata al pronto soccorso dopo 7 giorni di febbricola (38 massimo) e un linfonodo gigante sul collo. Inoltre avevo una forte stanchezza che mi portava ad addormentarmi ovunque (anche in piedi mentre qualcuno mi parlava) e un dolore sternale molto forte al mattino appena sveglia, ma persistente anche se con intensità più lieve per tutta la giornata nello svolgere i più minimi movimenti (girare la testa o alzare le braccia).Devo specificare che questo dolore era presente già da qualche mese, ma l'ho sempre sottovalutato pensando che fosse causa di una posizione scomoda mantenuta durante la notte oppure semplice stress.
La dottoressa nel giro di tre mesi mi ha fatto fare tutti gli esami biochimici e sierologici per riscontrare probabili virus, marcatori tumorali, autoanticorpi, due ecografie, due radiografie al torace, visita ginecologica con ecografia mammaria.
Gli unici risultati "sballati" erano un lievissimo aumento dei globuli bianchi e la ferritina bassissima (4 il valore) che ho risolto assumendo ferro. Le due ecografie hanno rilevato un secondo linfonodo ingrossato a livello del diaframma e la milza lievemente ingrossata ma comunque nel limite della norma.
Infine ho fatto anche una visita dal reumatologo che mi ha detto che per ora non ci sono segni tangibili di alcuna malattia (fattore reumatoide nella norma e nessuna presenza di autoanticorpi).
Alla fine tre mesi il linfonodo si è sgonfiato (anche se se palpo lo sento ancora, ma forse è normale dato che era davvero grosso) e la febbricola è scesa (ho comunque di mio la temperatura alta quindi 37.2 per me è la normalità, da sempre).
La dottoressa si è consultata con altri medici e sono arrivati alla conclusione che prima o poi può emergere una malattia autoimmunitaria attualmente latente. Una eventuale gravidanza potrebbe essere il fattore scatentante.
A distanza di due anni più niente, tranne il dolore sternale che ho ancora, in inverno soprattutto e certi giorni è piuttosto forte (tanto che girarmi nel letto la mattina e alzarmi è un'impresa), altri meno.
In questi giorni è presente così come la stanchezza.
Una cosa c'è da dire: il fratello del nonno di mia mamma era affetto da artrite reumatoide.
A distanza di due anni è il caso che riprovi a rifare il dosaggio degli autoanticorpi?
La ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
ecco il mio caso:
alla fine del 2006 sono andata al pronto soccorso dopo 7 giorni di febbricola (38 massimo) e un linfonodo gigante sul collo. Inoltre avevo una forte stanchezza che mi portava ad addormentarmi ovunque (anche in piedi mentre qualcuno mi parlava) e un dolore sternale molto forte al mattino appena sveglia, ma persistente anche se con intensità più lieve per tutta la giornata nello svolgere i più minimi movimenti (girare la testa o alzare le braccia).Devo specificare che questo dolore era presente già da qualche mese, ma l'ho sempre sottovalutato pensando che fosse causa di una posizione scomoda mantenuta durante la notte oppure semplice stress.
La dottoressa nel giro di tre mesi mi ha fatto fare tutti gli esami biochimici e sierologici per riscontrare probabili virus, marcatori tumorali, autoanticorpi, due ecografie, due radiografie al torace, visita ginecologica con ecografia mammaria.
Gli unici risultati "sballati" erano un lievissimo aumento dei globuli bianchi e la ferritina bassissima (4 il valore) che ho risolto assumendo ferro. Le due ecografie hanno rilevato un secondo linfonodo ingrossato a livello del diaframma e la milza lievemente ingrossata ma comunque nel limite della norma.
Infine ho fatto anche una visita dal reumatologo che mi ha detto che per ora non ci sono segni tangibili di alcuna malattia (fattore reumatoide nella norma e nessuna presenza di autoanticorpi).
Alla fine tre mesi il linfonodo si è sgonfiato (anche se se palpo lo sento ancora, ma forse è normale dato che era davvero grosso) e la febbricola è scesa (ho comunque di mio la temperatura alta quindi 37.2 per me è la normalità, da sempre).
La dottoressa si è consultata con altri medici e sono arrivati alla conclusione che prima o poi può emergere una malattia autoimmunitaria attualmente latente. Una eventuale gravidanza potrebbe essere il fattore scatentante.
A distanza di due anni più niente, tranne il dolore sternale che ho ancora, in inverno soprattutto e certi giorni è piuttosto forte (tanto che girarmi nel letto la mattina e alzarmi è un'impresa), altri meno.
In questi giorni è presente così come la stanchezza.
Una cosa c'è da dire: il fratello del nonno di mia mamma era affetto da artrite reumatoide.
A distanza di due anni è il caso che riprovi a rifare il dosaggio degli autoanticorpi?
La ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
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Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
All'epoca del bisavolo doveva essere il primo 900, chissa' poi se la diagnosi era giusta. Lei per adesso non ha niente, ossia e' sana (gesunde). Quanto al futuro, esso e' notoriamente nelle mani di Allah.
La mia opinione e' di non fare nulla, al massimo un emocromo con sideremia per vedere come va il ferro.
La mia opinione e' di non fare nulla, al massimo un emocromo con sideremia per vedere come va il ferro.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 13/01/2009.
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