Sieronegativitá ed ipertrofia sinoviale
Buongiorno,a seguito di un persistente dolore all'articolazione del dito annulare della mano destra da molti mesi,con rigidità mattutina, il mio medico di base mi ha ordinato una lastra ed esami del sangue. La lastra non ha evidenziato nulla mentre nel sangue l'unico valore positivo (ANA positivo debole 1:80) mi ha portato ad una visita reumatologica dove mi sono stati prescritti i seguenti esami:
AC.URICO-URATO sangue CREATININA SIERO ELETTROFORESI SIEROPROTEINE GAMMA GT AB ANTI
CITRULLINA AB ANTI ENA HBV - HBCAB HBV - HBSAG TSH REFLEX.
Gli stessi non hanno evidenziato nulla di positivo.
Con l'ecografia lo specialista invece ha riscontrato
"Presenza di ipertrofia sinoviale e minimo versamento alla 4° MCF dx ( Gray scale 2, Power1)".
Dopo il trattamento con Arcoxia il dolore si è ridotto fino quasi a scomparire. Stante l'esito dell'ecografia sopra menzionata e nessun altro sintomo (no psoriasi, no familiarità, etc.), considerando un leggero fastidio ad altre dita (senza riscontro ecografico) e alla mandibola in entrambi i lati (due o tre volte mi sono svegliato con la mandibola bloccata aperta e dolorante per alcune ore) avrebbe diagnosticato una esordio di infiammazione reumatica sieronegativa, proponendomi l'utilizzo di farmaci con numerosi effetti collaterali.
La mia domanda è: semplicemente dall'ecografia di una articolazione la diagnosi fatta è certa? Esistono altri esami da fare per appurare la cosa prima di iniziare una terapia così pesante?
Grazie.
AC.URICO-URATO sangue CREATININA SIERO ELETTROFORESI SIEROPROTEINE GAMMA GT AB ANTI
CITRULLINA AB ANTI ENA HBV - HBCAB HBV - HBSAG TSH REFLEX.
Gli stessi non hanno evidenziato nulla di positivo.
Con l'ecografia lo specialista invece ha riscontrato
"Presenza di ipertrofia sinoviale e minimo versamento alla 4° MCF dx ( Gray scale 2, Power1)".
Dopo il trattamento con Arcoxia il dolore si è ridotto fino quasi a scomparire. Stante l'esito dell'ecografia sopra menzionata e nessun altro sintomo (no psoriasi, no familiarità, etc.), considerando un leggero fastidio ad altre dita (senza riscontro ecografico) e alla mandibola in entrambi i lati (due o tre volte mi sono svegliato con la mandibola bloccata aperta e dolorante per alcune ore) avrebbe diagnosticato una esordio di infiammazione reumatica sieronegativa, proponendomi l'utilizzo di farmaci con numerosi effetti collaterali.
La mia domanda è: semplicemente dall'ecografia di una articolazione la diagnosi fatta è certa? Esistono altri esami da fare per appurare la cosa prima di iniziare una terapia così pesante?
Grazie.
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Il decorso clinico attuale per quanto possibile giudicare in questo contesto, anche volendo ipotizzare un esordio di malattia reumatica flogistica, mi sembra ancora insufficiente per un trattamento farmacologico che vada oltre l'utilizzo di farmaci anti infiammatori. Personalmente terrei la situazione sotto stretta osservazione monitorando gli eventuai sviluppi. Cordiali saluti.
Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0
[#3]
Utente
Per aggiornamento. Ho eseguito una risonanza magnetica, anche con contrasto, ad entrambe le mani che non ha evidenziato nulla.
Il dolore alle articolazioni delle mani è però aumentato con nuove articolazioni coinvolte. Inoltre si è manifestato anche in due dita del piede destro.
Stante i sintomi lo specialista ha diagnosticato senza dubbi l'esordio di una poliartrite sieronegativa prescrivendomi plaquenil, lodotra e celecoxib.
Il dolore alle articolazioni delle mani è però aumentato con nuove articolazioni coinvolte. Inoltre si è manifestato anche in due dita del piede destro.
Stante i sintomi lo specialista ha diagnosticato senza dubbi l'esordio di una poliartrite sieronegativa prescrivendomi plaquenil, lodotra e celecoxib.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.3k visite dal 21/05/2018.
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