Edema piede
Buongiorno. Chiedo un consulto a nome di mia sorella: ragazza di 20 anni, peso 60kg altezza 170. Da novembre, a seguito di eccessivo sforzo fisico dettato da allenamenti pesanti al lavoro, presenta edema piede destro. Ha eseguito a novembre eco doppler agli arti inferiori che ha evidenziato linfostasi e lieve insufficienza venosa. Si prescriveva massaggio linfodrenante con metodo Vodder. Nonostante i costanti massaggi linfodrenanti l'edema persisteva e nel mese di gennaio è subentrato il dolore (dolore lieve e ben tollerato anche senza antidolorifici e/o antinfiammatori). Il piede talvolta era caldo. Si è recata presso un reumatologo che le ha consigliato di eseguire risonanza magnetica. Il referto della RM A BASSO CAMPO CAVIGLIA E PIEDE DX è il seguente: "L'esame documenta la presenza di aree di alterato segnale da edema midollare a livello della porzione anteriore del 1 cuneiforme, del cuboide, della base del 2 e 4 metatarso, della porzione posteriore del calcagno, delle superficie laterale del corpo dell'astragalo, dell'epifisi tibiale. Non sono evidenti lesioni delle strutture tendinee e legamentose del comparto mediale e laterale. Non sono evidenti lesioni dei tendini anteriori. Nella norma il tendine d'Achille. Edema del tessuto adiposo sottocutaneo dorsale. Assenza di versamento articolare". Vorrei gentilmente avere un parere da parte Vostra al fine di comprendere meglio questo referto. Con quale diagnosi può essere compatibile?
[#1]
Il referto trascritto è compatibile con una diagnosi di sindrome algodistrofica di probabile origine post traumatica del piede destro. Una volta escluse, come già fatto, eventuali concomitanti cause vascolari non rimane che tornare dal collega specialista reumatologo per l'impostazione della idonea terapia capace di curare e far regredire la condizione di sofferenza delle strutture ossee interessate. Cordiali saluti.
Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0
[#2]
Utente
La diagnosi che le è stata fatta da parte del reumatologo è proprio quella di algodistrofia. La mia preoccupazione tuttavia è che nonostante la terapia infusionale EV con nerixia iniziata circa 20 giorni fa (sono state somministrate già tre dosi e ne mancherebbe una quarta secondo il piano terapeutico impostato), la terapia cortisonica orale associata a vitamina D e calcio (dal prelievo ematico è stata riscontrata un'insufficiente presenza di vitamina D e un valore di fosfatasi alcalina pari a 118), il riposo durante la giornata (non appena cammina anche per 20 min il piede si gonfia a vista d'occhio) il piede continua purtroppo ad essere gonfio. Il miglioramento c'è stato ma sicuramente di lieve entità. La mia preoccupazione è dettata quindi da tutto ciò. Mi consola il fatto che anche lei ha segnalato immediatamente questo tipo di sindrome ma a suo parere è normale la presenza di piede edematoso nonostante quanto detto sopra? La ringrazio per la disponibilità
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.6k visite dal 26/02/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.