Dolore intermittente e tumefazioni ndd. ad entrambi i polsi
Salve Dottori, sono una ragazza di 26 anni con celiachia, ovaio policistico, tiroidite autoimmmune, allergica a acari della polvere e graminacee. attualmente tutte le mie patologie sono controllate e assumo yasmin da 5 anni.
Vi scrivo in quanto ho bisogno di presentarvi un problema che ho circa 3-4 anni. In modo intermittente mi compare dolore ai polsi non correlato a particolari sforzi e delle tumefazioni inferiori a un centimentro, circolari e rilevate, dure, non calde e non dolenti che nel tempo scompaiono (in mesi). A marzo 2016 ho svolto una radiografia, ecografia e esami per l'artrite reumatoide i cui reperti sono:
Rx:non evidenziabili grossolane alterazioni osteoarticolari di evidenza radiografica.
Eco: l'esame evidenzia nel polso destro, in corrispondenza della minuta tumefazione obiettable, la presenza di un lieve ispessimento ed ipoecogenicità dei tendini estensore breve e sbduttore lungo del dito, con focale distensione liquida della guaina sinoviale comune in quadro di tenosinovite. non si rilevano ulteriori significative alterazioni ecostrutturali a carico delle restanti strutture tendinee esaminate.
Biochimico: Sg-VES 5 mm/h(2-20) / prot C reattiva 0.4 mg/l(<5) / fattore reumatoide 8 UI/ml (<14) / Ab antiCCP 1 UI/ml (<7) / Acido urico 4.1 mg/dl (2.4-5.7).
Continuano attualmente i sintomi descritti, sia dolore e tumefazioni. il dolore normalmente lo tratto con del ghiaccio applicato per 3 giorni circa ma non sempre scompare. Cosa mi consigliate? il mio medico di base mi ha indicato di mettere solo ghiaccio e antinfiammatori locali.
vi ringrazio per l'attezione e disponibilità.
Vi scrivo in quanto ho bisogno di presentarvi un problema che ho circa 3-4 anni. In modo intermittente mi compare dolore ai polsi non correlato a particolari sforzi e delle tumefazioni inferiori a un centimentro, circolari e rilevate, dure, non calde e non dolenti che nel tempo scompaiono (in mesi). A marzo 2016 ho svolto una radiografia, ecografia e esami per l'artrite reumatoide i cui reperti sono:
Rx:non evidenziabili grossolane alterazioni osteoarticolari di evidenza radiografica.
Eco: l'esame evidenzia nel polso destro, in corrispondenza della minuta tumefazione obiettable, la presenza di un lieve ispessimento ed ipoecogenicità dei tendini estensore breve e sbduttore lungo del dito, con focale distensione liquida della guaina sinoviale comune in quadro di tenosinovite. non si rilevano ulteriori significative alterazioni ecostrutturali a carico delle restanti strutture tendinee esaminate.
Biochimico: Sg-VES 5 mm/h(2-20) / prot C reattiva 0.4 mg/l(<5) / fattore reumatoide 8 UI/ml (<14) / Ab antiCCP 1 UI/ml (<7) / Acido urico 4.1 mg/dl (2.4-5.7).
Continuano attualmente i sintomi descritti, sia dolore e tumefazioni. il dolore normalmente lo tratto con del ghiaccio applicato per 3 giorni circa ma non sempre scompare. Cosa mi consigliate? il mio medico di base mi ha indicato di mettere solo ghiaccio e antinfiammatori locali.
vi ringrazio per l'attezione e disponibilità.
[#1]
Gentile Signora,
mi permetta di contestare l'approccio da lei (mi sembra) seguito e, purtroppo, da quasi tutti i pazienti: cioè, si effettuano una serie di esami strumentali (Rx, eco, RM, TAC, ecc.) o altri (sierologici) senza prima aver fatto l'unica cosa sensata; mi riferisco a una visita specialistica.
Ora, dagli esami da lei citati, sembra trattarsi di una malattia di De Quervain, che poteva essere diagnosticata direttamente da un chirurgo della mano in 3 secondi netti....
Le sarebbe anche stata proposta o effettuata una terapia fisica (laser yag, tecar, ultrasuoni, ecc.) o una infiltrazione locale (in genere molto più efficace e duratura) e non sarebbero passati 3-4 anni.
Ora, se di De Quervain si tratta (potrebbero infatti esserci anche altre patologie associate), dovrà necessariamente sottoportsi a un intervento chirurgico, essendosi ormai il problema abbondantemente cronicizzato.
Buona giornata.
mi permetta di contestare l'approccio da lei (mi sembra) seguito e, purtroppo, da quasi tutti i pazienti: cioè, si effettuano una serie di esami strumentali (Rx, eco, RM, TAC, ecc.) o altri (sierologici) senza prima aver fatto l'unica cosa sensata; mi riferisco a una visita specialistica.
Ora, dagli esami da lei citati, sembra trattarsi di una malattia di De Quervain, che poteva essere diagnosticata direttamente da un chirurgo della mano in 3 secondi netti....
Le sarebbe anche stata proposta o effettuata una terapia fisica (laser yag, tecar, ultrasuoni, ecc.) o una infiltrazione locale (in genere molto più efficace e duratura) e non sarebbero passati 3-4 anni.
Ora, se di De Quervain si tratta (potrebbero infatti esserci anche altre patologie associate), dovrà necessariamente sottoportsi a un intervento chirurgico, essendosi ormai il problema abbondantemente cronicizzato.
Buona giornata.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
Caro Dottore, innanzitutto la ringrazio per avermi risposto e per il consiglio che sicuramente seguirò.
Solo mi spiace notare che sembra che dia colpa ai pazienti stessi per aver seguito un approccio/ iter diagnostico errato quando lei sa che sono i medici di base che prescrivono gli esami e decidono, come nel mio caso, di non indirizzare verso una visita specialistica.
Quindi mi ripeto, cordialmente la ringrazio per il suo tempo ma le consiglio di evitare polemiche e colpevolizzazioni inutili nel suo prossimo consulto.
buona giornata a lei.
Solo mi spiace notare che sembra che dia colpa ai pazienti stessi per aver seguito un approccio/ iter diagnostico errato quando lei sa che sono i medici di base che prescrivono gli esami e decidono, come nel mio caso, di non indirizzare verso una visita specialistica.
Quindi mi ripeto, cordialmente la ringrazio per il suo tempo ma le consiglio di evitare polemiche e colpevolizzazioni inutili nel suo prossimo consulto.
buona giornata a lei.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 18/01/2017.
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