Il vaccino antinfluenzale visto il problema pero' io ho letto

Da circa un anno sono in cura da un reumatologo che mi sta monitorando per una sospetta artrite reumatoide. Ho tutti i sintomi pero' fortunatamente le analisi non sono cosi' brutte da dover iniziare una cura a parte qualche miorilassante e antinfiammatorio nonsteroideo che assumo a cicli, come l'airtal ed il sirdalud. Il mio medico di base consiglia il vaccino antinfluenzale visto il problema pero' io ho letto su un giornale un articolo di uno specialista che raccomandava il contrario perche' data la conseguente sollecitazione del sistema immunitario si potrebbe scatenare la malattia (A.R.). Le mie analisi: C3= 257 (mg/dl 91-156), C4= 54(mg/dl 20-50),reuma test 2(mg/dl max 14) AB ANTINUCLEO 1:40 POSITIVO, VES 15 (4-15).La ringrazio
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Prof. Rosario Peluso Reumatologo 101
gentilissima,
anche se la sua diagnosi è ancora in corso di valutazione, in genere quando sono presenti alterazioni dell’immunocompetenza per effetto di un trattamento immunosoppressorio (farmaci che potrebbero esserLe prescritti in futuro) i pazienti possono rispondere in maniera non ottimale alla vaccinazione; pertanto è opportuno non eseguire la vaccinazione finché non sia trascorso almeno un mese dall’interruzione del trattamento; inoltre nei pazienti con malattie autoimmuni il vaccino antinfluenzale va somministrato solo dopo attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio, che può eseguire con il suo reumatologo di fiducia, in base ai suoi esami di laboratorio e alle sue condizioni cliniche.
cordiali saluti
rosario peluso

Rosario Peluso

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Prof. Rosario Peluso Reumatologo 101
gentilissima,
anche se la sua diagnosi è ancora in corso di valutazione, in genere quando sono presenti alterazioni dell’immunocompetenza per effetto di un trattamento immunosoppressorio (farmaci che potrebbero esserLe prescritti in futuro) i pazienti possono rispondere in maniera non ottimale alla vaccinazione; pertanto è opportuno non eseguire la vaccinazione finché non sia trascorso almeno un mese dall’interruzione del trattamento; inoltre nei pazienti con malattie autoimmuni il vaccino antinfluenzale va somministrato solo dopo attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio, che può eseguire con il suo reumatologo di fiducia, in base ai suoi esami di laboratorio e alle sue condizioni cliniche.
cordiali saluti
rosario peluso
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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Dottor Peluso, la ringrazio tanto per la sua risposta. Non potendo interpellare il reumatologo che mi sta monitorando (ogni 4 mesi) perche' e' un medico dell'ASL e non della mia citta' ma di una citta' un po' lontana da dove abito, la sua risposta mi aiutera' a discutere del mio problema con il mio medico di base, il quale crede che sia meglio vaccinarmi. Come dice lei dovra' valutare il fattore rischio-beneficio e non avendo altri disturbi oltre quello che le ho descritto....
Purtrobbo 2 anni fa mia sorella e' morta in seguito all'influenza e per il mio dottore (dopo aver letto il referto dell'autopsia)l'influenza ha scatenato l'insufficienza cardiaca che ha causato il decesso. Credo che abbia paura che mi possa succedere la stessa cosa. Posso chiederle un ulteriore parere al riguardo? Grazie ancora.
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Prof. Rosario Peluso Reumatologo 101
carissima,
i timori del suo medico sono giustificati. Però ritornando al concetto di rischio-beneficio è utile, nel suo caso specifico, valutare con estrema accuratezza se è più sicuro fare la vaccinazione per prevenire una eventuale virosi influenzale (consideri che Lei non rientra tra i pazienti a rischio, che devono per sicurezza eseguirla) o non farla per il rischio di sviluppare o amplificare una eventuale patolologia autoimmunitaria (ancora in corso di definizione!).
Sicuramente il suo medico curante dovrà valutare entrambi gli aspetti.
cordiali saluti
rosario peluso
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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
La ringrazio ancora tanto per la sua disponibilita'. Cordiali saluti