Malattie reumatologiche autoimmuni e familiarità
Sono un ragazzo di 34 anni, e vorrei chiedere un consiglio agli specialisti che avranno la gentilezza di rispondermi.
A mia madre è stata diagnosticata una connettivite indifferenziata; nella sua famiglia ci sono altri tre casi di sindromi autoimmuni, ma non saprei riferire quali; a mia sorella è stata diagnosticata una colite ulcerosa, malattia di cui, da quanto ho capito, è quasi accertata l'origine autoimmune (intendo la malattia in generale).
Ho parlato di questa cosa al mio medico curante, più per scrupolo che per altro, chiedendo se in questi casi fosse opportuno fare un qualche screening una tantum; il mio medico mi ha prescritto una visita reumatologica.
Il mio dubbio era: non è un po' esagerata una visita reumatologica in assenza di sintomi, solo per familiarità?
Oltre a questo, avrei immaginato che, nel caso, la questione fosse di pertinenza dell'immunologo, a meno di malattie reumatiche conclamate; insomma, ho paura di andare a fare una visita dallo specialista senza un motivo preciso.
Grazie in anticipo per le risposte.
A mia madre è stata diagnosticata una connettivite indifferenziata; nella sua famiglia ci sono altri tre casi di sindromi autoimmuni, ma non saprei riferire quali; a mia sorella è stata diagnosticata una colite ulcerosa, malattia di cui, da quanto ho capito, è quasi accertata l'origine autoimmune (intendo la malattia in generale).
Ho parlato di questa cosa al mio medico curante, più per scrupolo che per altro, chiedendo se in questi casi fosse opportuno fare un qualche screening una tantum; il mio medico mi ha prescritto una visita reumatologica.
Il mio dubbio era: non è un po' esagerata una visita reumatologica in assenza di sintomi, solo per familiarità?
Oltre a questo, avrei immaginato che, nel caso, la questione fosse di pertinenza dell'immunologo, a meno di malattie reumatiche conclamate; insomma, ho paura di andare a fare una visita dallo specialista senza un motivo preciso.
Grazie in anticipo per le risposte.
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Buongiorno, effettivamente non ha tutti i torti.
E' vero che ci può essere una familiarità nelle patologie autoimmuni, ma in assenza di segni e sintomi il collega che la visiterebbe non le prescriverebbe nulla di preventivo.
Non esiste una prevenzione in questi casi infatti.
La familiarità inoltre è un fattore di rischio predisponente, non una "condanna automatica" allo sviluppo di una di queste patologie.
Cordiali saluti
E' vero che ci può essere una familiarità nelle patologie autoimmuni, ma in assenza di segni e sintomi il collega che la visiterebbe non le prescriverebbe nulla di preventivo.
Non esiste una prevenzione in questi casi infatti.
La familiarità inoltre è un fattore di rischio predisponente, non una "condanna automatica" allo sviluppo di una di queste patologie.
Cordiali saluti
Dr. Giacomo Maria Guidelli
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 30/06/2016.
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