Tenosinovite a una sola mano: malattia reumatica?
Buonasera dottori, ho 37 anni, normopeso, alta 1,65.
Ad ottobre 2015 sono stata operata sotto l’ascella destra per asportazione di un sospetto neurinoma, rivelatosi poi un tumore miofibroblastico. Non ho avuto danni dovuti all’intervento ma l’immobilità successiva all’operazione mi ha portato a una notevole tendinite al braccio destro (i tendini si erano come “ristretti”) con anche dolori ai tendini della mano destra. Ho seguito quindi un lungo ciclo di sedute di fisioterapia, terminato a inizio febbraio 2016. Durante l’ultima seduta della terapia di inizio febbraio (dopo quella, cioè, non ho più effettuato sedute) mi è stata praticata, come succedeva abitualmente, una digitopressione alla mano, tra le nocche, che mi ha causato dolore. Dal giorno successivo il dito indice si è gonfiato (a partire dalla V formata da indice e medio, fino alla prima falange), è rimasto dolente, non è mai stato arrossato o caldo, e si era gonfiata anche la relativa parte sul palmo della stessa mano. Il disturbo perdura da ormai un mese e mezzo e il fisiatra, dopo ecografia, ha ipotizzato una tenosinovite rilevando la presenza di edema infiammatorio. Giovedì scorso all’improvviso, senza aver effettuato alcuno sforzo, ho iniziato a sentire un fortissimo dolore anche al mignolo della stessa mano, notando che si tratta sempre della zona tra le nocche, cioè nella V tra il dito anulare e il mignolo. Non si è verificato nessun gonfiore e oggi il dolore sta migliorando. Venerdì mattina (il giorno dopo l'esordio del dolore al mignolo) ho effettuato una risonanza magnetica alla mano, di cui attendo l’esito, e i raggi alla mano, che non hanno evidenziato nulla. Il radiologo mi ha chiesto se ho mai effettuato i test delle malattie reumatiche: ho verificato che nel novembre 2014 avevo effettuato, tra i vari screening, i test ANA, ENA , ANCA, FATTORE REUMATOIDE, TEST LUPUS, HLA 27, che erano negativi. Una settimana dopo che il dito indice si è gonfiato (quindi a metà febbraio 2016) ho donato il sangue e risultano a posto sia PCR, VES, emocromo, ferritina. Nell’attesa del referto della risonanza e in attesa di portare tutto al fisiatra, sono a chiedere se questo potrebbe essere un esordio di artrite reumatoide e quali esami mi consigliereste, in modo da andare in visita da un reumatologo già con tutti gli esami svolti. Preciso che il dolore e gonfiore è solo al dito indice della mano destra, il dolore solo al mignolo della mano destra, che tra l’altro utilizzo quotidianamente per lavoro tra mouse e tastiera.
Preciso infine che la parte terminale (ultima falange) dell’ indice e il medio di entrambe le mani, se viste unite, tendono a distanziarsi, cioè a “orientarsi” verso il mignolo (non so se mi sono spiegata). Devo essere sincera che non so se ho sempre avuto le dita storte mi è stato fatto notare da un’amica, io non avevo mai notato o dato peso a questa conformazione.
Vi ringrazio per l’aiuto che potrete fornirmi!
Ad ottobre 2015 sono stata operata sotto l’ascella destra per asportazione di un sospetto neurinoma, rivelatosi poi un tumore miofibroblastico. Non ho avuto danni dovuti all’intervento ma l’immobilità successiva all’operazione mi ha portato a una notevole tendinite al braccio destro (i tendini si erano come “ristretti”) con anche dolori ai tendini della mano destra. Ho seguito quindi un lungo ciclo di sedute di fisioterapia, terminato a inizio febbraio 2016. Durante l’ultima seduta della terapia di inizio febbraio (dopo quella, cioè, non ho più effettuato sedute) mi è stata praticata, come succedeva abitualmente, una digitopressione alla mano, tra le nocche, che mi ha causato dolore. Dal giorno successivo il dito indice si è gonfiato (a partire dalla V formata da indice e medio, fino alla prima falange), è rimasto dolente, non è mai stato arrossato o caldo, e si era gonfiata anche la relativa parte sul palmo della stessa mano. Il disturbo perdura da ormai un mese e mezzo e il fisiatra, dopo ecografia, ha ipotizzato una tenosinovite rilevando la presenza di edema infiammatorio. Giovedì scorso all’improvviso, senza aver effettuato alcuno sforzo, ho iniziato a sentire un fortissimo dolore anche al mignolo della stessa mano, notando che si tratta sempre della zona tra le nocche, cioè nella V tra il dito anulare e il mignolo. Non si è verificato nessun gonfiore e oggi il dolore sta migliorando. Venerdì mattina (il giorno dopo l'esordio del dolore al mignolo) ho effettuato una risonanza magnetica alla mano, di cui attendo l’esito, e i raggi alla mano, che non hanno evidenziato nulla. Il radiologo mi ha chiesto se ho mai effettuato i test delle malattie reumatiche: ho verificato che nel novembre 2014 avevo effettuato, tra i vari screening, i test ANA, ENA , ANCA, FATTORE REUMATOIDE, TEST LUPUS, HLA 27, che erano negativi. Una settimana dopo che il dito indice si è gonfiato (quindi a metà febbraio 2016) ho donato il sangue e risultano a posto sia PCR, VES, emocromo, ferritina. Nell’attesa del referto della risonanza e in attesa di portare tutto al fisiatra, sono a chiedere se questo potrebbe essere un esordio di artrite reumatoide e quali esami mi consigliereste, in modo da andare in visita da un reumatologo già con tutti gli esami svolti. Preciso che il dolore e gonfiore è solo al dito indice della mano destra, il dolore solo al mignolo della mano destra, che tra l’altro utilizzo quotidianamente per lavoro tra mouse e tastiera.
Preciso infine che la parte terminale (ultima falange) dell’ indice e il medio di entrambe le mani, se viste unite, tendono a distanziarsi, cioè a “orientarsi” verso il mignolo (non so se mi sono spiegata). Devo essere sincera che non so se ho sempre avuto le dita storte mi è stato fatto notare da un’amica, io non avevo mai notato o dato peso a questa conformazione.
Vi ringrazio per l’aiuto che potrete fornirmi!
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Gentile Signora,
escluderei un rapporto tra una tenosinovite di un solo dito e una patologia di origine reumatica.
Per eliminare il problema rapidamente, sarebbe sufficiente una singola infiltrazione locale a livello della puleggia A1 dei tendini flessori.
Buona giornata.
escluderei un rapporto tra una tenosinovite di un solo dito e una patologia di origine reumatica.
Per eliminare il problema rapidamente, sarebbe sufficiente una singola infiltrazione locale a livello della puleggia A1 dei tendini flessori.
Buona giornata.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
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Utente
Grazie dottore e mi scusi per il ritardo con cui rispondo al Suo consulto. Ha ragione Lei, non si tratta di malattia reumatica.
Dalla risonanza non è emerso nulla mentre dall'ecografia è stato riscontrato un'edema linfatico con stasi, temo sia dovuto all'intervento in zona ascellare (nonostante non abbia comportato asportazione dei linfonodi).
Grazie per la Sua attenzione!
Dalla risonanza non è emerso nulla mentre dall'ecografia è stato riscontrato un'edema linfatico con stasi, temo sia dovuto all'intervento in zona ascellare (nonostante non abbia comportato asportazione dei linfonodi).
Grazie per la Sua attenzione!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.9k visite dal 21/03/2016.
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