Gonfiore alle dita delle mani

Salve sono una donna di 32 anni. Ad aprile dell'anno scorso ho iniziato a presentare un episodio di dolore e gonfiore alla articolazione interfalangea prossimale del II° dito della mano dx soprattutto al mattino che mi è durato circa 5 giorni. Poi circa tre mesi di benessere. A Luglio mi è tornato lo stesso sintomo ma su dita diverse (sempre interfalangee prossimali) di entrambe le mani; in ogni dito il dolore e gonfiore durava circa tre giorni ed al quarto giorno scompariva completamente e ricompariva in un altro dito della mano (non si sovrapponevano mai due dita diverse);questa sintomatologia è durata circa un mese. Da settembre 2007 benessere completo per circa un anno. A settembre 2008 è infatti ricominciata la sintomatologia a partire dal II° dito della mano sn (dolente e gonfio)e contemporaneamente al 5° dito della stessa mano (solo lievemente dolente). Se penso ad altre articolazioni mi ricordo che a volte al risveglio ho avuto lieve dolore senza gonfiore alle matatarso-falangee soprattutto al primo dito durato due-tre giorni al massimo (rari episodi anche tre anni fa). L'anno scorso ho fatto una visita reumatologica ed eseguito (a settembre 2007) i seguenti esami: Fattore reumatoide, anticorpi anicitrullina, ANA, ENA, ANCA, emocromo con formula,VES, PCR, funzionalità epatica e renale. Tutto negativo tranne una PCR di 9, un'inversione della formula leucocitaria (poi controllata con una tipizzazione linfocitaria: nella norma). Ho eseguito anche degli esami per escludere una malattia da anticorpi antifosfolipidi: nella norma tranne anticorpi anti-cardiolipina(IgG 16). Ho rifatto alcuni esami a Gennaio 2008 (dopo sospensione della pillola): PCR nella norma, anticorpi anticardiolipina normalizzati (IgG 6).
Sono un medico anche io seppure con una specializzazione completamente diversa e mi sono chiesta se si possa trattare di artrite reumatoide (sebbene il decorso non sia così tipico) o di altra malattia autoimmune a me non nota; so che in questi casi la diagnosi precoce è fondamentale per la terapia precoce e la prognosi ed è già da un anno che sono comparsi i primi sintomi. attendo un parere. Grazie.
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Dr. Marco Aurelio Tuveri Reumatologo 75
Carissima Collega,
mentre leggevo il tuo caso mi chiedevo che mestiere facevi considerando il modo dettagliato e preciso della descrizione della sintomatologia, pertanto non mi sono meravigliato poi di scoprire che sei una collega.
Il tuo quadro clinico depone per un "Reumatismo palindromico" caratterizzato da artite migrante delle piccoli e grandi articolazione, della durata di circa 3-4 giorno, indipendentemente dalla terapia. Gli indici di flogosi ( VES, PCR )sono alterati solamente in fase attiva. Il reumatismo palindromico può precedere l'esordio di una artrite reumatoide o di una connettivite, oppure può scomparire senza esiti.
Ciao Marco Aurelio Tuveri

MARCO AURELIO TUVERI

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Utente
Utente
Grazie mille per la risposta. Nessuno aveva dato un nome ai miei sintomi.
Mi chiedo se io debba solo attendere che questo reumatismo volga verso una malattia seria o verso la risoluzione o se ci siano altri esami specifici che mi possano orientare in questo momento.
Ti ringrazio molto per la disponibilità.
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Dr. Marco Aurelio Tuveri Reumatologo 75
Ciao,
in questi casi suggerisco di fare ogni 6 mesi i seguenti esami: VES, PCR, elettroforesi proteica, RA-test, ANA, ENA, emocromo completo, GOT, GPT, creatininemia. Se qualche esame dovesse diventare positivo, in particolare gli autoanticorpi, vuol dire che la malattia sta virando verso altro, come sopra scritto.
Spero comunque che nel tuo caso tutto si risolva per il meglio.
Ciao Marco Aurelio Tuveri