Fibromialgia con rigidità?

Gentili dottori, sono una ragazza di 22 anni e vi racconto in breve la mia storia con un grido di disperazione:

oltre 2 mesi fa, ormai, all'improvviso, mi sono svegliata con difficoltà ad aprire completamente la bocca, a causa di una forte tensione a livello dei muscoli della masticazione. Da lì, la rigidità, si è diffusa a tutto il collo e l'occipite, dove è possibile avvertire dei fascetti di muscoli contratti; da circa un mese, avverto gli stessi fascetti a livello dorsale, lombare e sacrale, che limitano sempre più la mia mobilità: faccio fatica a piegare la testa in avanti, indietro o a fletterla e ruotarla verso destra e sinistra; la stessa cosa vale per la schiena, sempre più rigida nella flessione/torsione: quando cammino mi sembra di non riuscire ad equilibrare tutti i muscoli della schiena e di "pendere" da una parte e dall'altra.
Mi sembra di percepire gli stessi fascetti muscolari a livello dei masseteri, sulle coste (spingendo tra una costa e l'altra avverto dei dolori simil-scosse elettriche) e sui glutei (tanto che faccio fatica a sedermi su delle sedie rigide).
In questo periodo trascorro giornate intere sui libri, e la posizione non aiuta affatto! In realtà non riesco neanche a sdraiarmi supina a letto perché avverto un senso di peso a livello lombo-sacrale.

Il mio attuale medico di base mi ha prescritto del Muscoril (zero benefici dopo una settimana di terapia) e non ritiene opportuno farmi fare una Rx data la mia età, né tanto meno una RM, in quanto test di secondo livello, quindi da due mesi vivo con l'ansia che possa essere qualcosa di veramente grave.
Il mio medico precedente, a cui mi sono rivolta per il problema, ha pensato si potesse trattare di fibromialgia e mi ha prescritto 4 gocce di Laroxyl alla sera, che, dopo una settimana, non sembrano apportare alcun beneficio.

Mi sono informata sulla fibromialgia, sia su internet che sui libri (studio Medicina), e in realtà mi pare che il problema fondante sia il dolore, e non la rigidità, come nel mio caso, che non si accompagna a dolore se non quando si preme forte sui fascetti.

Per due anni ho seguito in palestra un corso molto intenso, fatto di molti squat ed esercizi che gravavano sulla schiena, ma non ho mai avuto problemi "acuti", tipo contratture, stiramenti ecc. Da quando sono comparsi i primi problemi ho dovuto abbandonare la palestra: è possibile che i muscoli abbiano reagito con una perdita improvvisa di elasticità?

Vi prego di aiutarmi, la situazione si sta facendo insostenibile, posso muovermi sempre meno e nessuno sa dirmi esattamente cosa mi sta succedendo! Grazie di cuore.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Forse la risposta che sta cercando, e sulla cui modalità di ricerca il suo medico di medicina generale, altro non è che una valutazione clinica presso uno specialista reumatologo o uno specialista neurologo perfezionato in terapia del dolore.
Non crede anche Lei possa essere la via più adeguata?

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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Utente
Utente
Gentile Dr. Poli,
la ringrazio innanzitutto per la sua risposta. Lei ha perfettamente ragione: necessito di una visita specialistica, ma purtroppo il mio medico di base non ha pensato ad un reumatologo/neurologo, bensì ad un ortopedico. Ora, mi sembra decisamente scortese farglielo notare. Inoltre il primo posto disponibile per una visita ortopedica è a partire da Luglio, e io non ho una disponibilità tale da rivolgermi ad un privato.

Colgo l'occasione per aggiornare le mie condizioni: il dolore è ormai passato, ma la distensibilità di ogni muscolo è limitata. Mi sento sempre rigida (soprattutto collo e schiena) e sento degli scricchiolii ad ogni movimento. Non può essere semplicemente dovuto all'abbandono tempestivo dell'attività fisica piuttosto intensiva a cui mi sottoponevo tre mesi fa?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Sono solo ipotesi, io come un altro specialista avremmo bisogno di una valutazione clinica e di un approfondimento anamnestico e strumentale.
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