Arterite scatenata da problema all'atm
Salve,
a seguito di un intervento di rimozione di 6 denti (2 denti del giudizio superiori, 2 inferiori, più altri 2 inferiori in sovrannumero) effettuato nel febbraio del 2014 ho iniziato ad accusare, circa sei mesi più tardi delle strane cefalee. Si tratta di scariche trafittive che interessano l'area retrorbitale e la nuca. Sempre monolaterali, con lieve prevalenza al lato destro. A quel punto ho consultato dei neurochirurghi e dei dentisti (tra cui il chirurgo maxillo-facciale che aveva effettuato l'intervento). Il risultato è stato che i neurochirurghi mi hanno prescritto delle RM encefalo, collo e rachide con esito negativo (a parte una protusione discale in C2-C3 e un bulging in C4-C5). Mentre i dentisti hanno ravvisato un difetto dell'ATM e proposto la realizzazione di un bite per correggerlo. Ora vorrei precisare che spesso è come se sentissi le vene o arterie doloranti nella zona appena sopra l'orecchio (un dito), altre volte più in su (4 dita). A volte è come se ci fosse una sorta di rigonfiamento di quell'area. Ho letto su internet dell'arterite di Horton e sembra che i sintomi coincidano (pur essendo tipica dell'età avanzata). Io ora mi chiedo: è possibile che durante l'intervento mi sia stata spostata la mascella e quest'osso abbia intaccato o stia infiammando le arterie del capo dandomi una sorta di arterita indotta??? E, se così fosse stato, la RM (normale senza mezzo di contrasto) prescrittami dal neurochirurgo avrebbe evidenziato tale infiammazione delle arterie? So che sarei dovuto fermarmi probabilmente alla diagnosi dei dentisti, ma non vorrei che per poter vendere il "bite" mi inducano a curare qualcosa che, invece, non è curabile in quel modo. Quali altri esami potrei fare per stare tranquillo circa la situazione delle arterie? Un ecografia classica capo e collo potrebbe essere utile? Vi ringrazio di cuore. Se potessi tornare indietro mi terrei tutti i denti che avevo, da un anno a questa parte questa situazione mi sta rovinando la vita.
a seguito di un intervento di rimozione di 6 denti (2 denti del giudizio superiori, 2 inferiori, più altri 2 inferiori in sovrannumero) effettuato nel febbraio del 2014 ho iniziato ad accusare, circa sei mesi più tardi delle strane cefalee. Si tratta di scariche trafittive che interessano l'area retrorbitale e la nuca. Sempre monolaterali, con lieve prevalenza al lato destro. A quel punto ho consultato dei neurochirurghi e dei dentisti (tra cui il chirurgo maxillo-facciale che aveva effettuato l'intervento). Il risultato è stato che i neurochirurghi mi hanno prescritto delle RM encefalo, collo e rachide con esito negativo (a parte una protusione discale in C2-C3 e un bulging in C4-C5). Mentre i dentisti hanno ravvisato un difetto dell'ATM e proposto la realizzazione di un bite per correggerlo. Ora vorrei precisare che spesso è come se sentissi le vene o arterie doloranti nella zona appena sopra l'orecchio (un dito), altre volte più in su (4 dita). A volte è come se ci fosse una sorta di rigonfiamento di quell'area. Ho letto su internet dell'arterite di Horton e sembra che i sintomi coincidano (pur essendo tipica dell'età avanzata). Io ora mi chiedo: è possibile che durante l'intervento mi sia stata spostata la mascella e quest'osso abbia intaccato o stia infiammando le arterie del capo dandomi una sorta di arterita indotta??? E, se così fosse stato, la RM (normale senza mezzo di contrasto) prescrittami dal neurochirurgo avrebbe evidenziato tale infiammazione delle arterie? So che sarei dovuto fermarmi probabilmente alla diagnosi dei dentisti, ma non vorrei che per poter vendere il "bite" mi inducano a curare qualcosa che, invece, non è curabile in quel modo. Quali altri esami potrei fare per stare tranquillo circa la situazione delle arterie? Un ecografia classica capo e collo potrebbe essere utile? Vi ringrazio di cuore. Se potessi tornare indietro mi terrei tutti i denti che avevo, da un anno a questa parte questa situazione mi sta rovinando la vita.
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Se c'è una problematica all'ATM, il bite è in genere la cosa più idonea per correggerla.
L'ATM è vicinissima all'orecchio, separata da quest'ultima da una sottile lamina ossea di meno di 1 mm.
TUTTI i suoi sintomi, situazione delle arterie compresa, fanno ritenere il parere dei colleghi dentisti ben fondato.
L'ATM è vicinissima all'orecchio, separata da quest'ultima da una sottile lamina ossea di meno di 1 mm.
TUTTI i suoi sintomi, situazione delle arterie compresa, fanno ritenere il parere dei colleghi dentisti ben fondato.
[#2]
Utente
La ringrazio dott. Formentelli. Colgo l'occasione per sottoporle un ultimo dubbio. Ho effettuato una cone beam 3d delle arcate dentarie ed è venuto fuori il seguente risultato: Ispessimento flogistico del rivestimento mucoso delle pareti dei seni mascellari con evidenza di pseudocisti da ritenzione mucosa a livello della parete mediale del seno mascellare destro. Segni di parodontosi con retrazione delle creste alveolari. Tenue rarefazione ossea periradicolare in posizione 160-166 delle cross sectional. Tenue reazione flogistica periradicolare del 37. Mi chiedo, visto questi risultati sarebbe bene curare anche questa "reazione flogistica"? Solitamente in che modo? I suoi colleghi non hanno dato alcuna importanza a questa cosa (presumo che la reazione flogistica non sia altro che un'infiammazione e in quanto tale andrebbe trattata).
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La Cone Beam deve essere valutata dal dentista che l'ha prescritta, per motivi che al momento ci sono sconosciuti, e non può essere disgiunta dalla visita clinica.
Non c'è nessun "risultato", quindi, perchè non posso dare sicura attendibilità al referto radiologico.
E' compito del dentista analizzarla e valutarla.
Non c'è nessun "risultato", quindi, perchè non posso dare sicura attendibilità al referto radiologico.
E' compito del dentista analizzarla e valutarla.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 03/01/2015.
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