Dolori spalla e schiena

Buonasera, a fronte di forti dolori alla schiena e soprattutto alla spalla, il mio compagno ha eseguito su consiglio medico una radiografia. Il referto è stato:
- riduzione della fisiologica lordosi;
- discreto quadro spondilouncoartrosico con associata osteofitosi retrosomatica maggiormente evidente in c6 e c7 in sede parameridiana sinistra determinando compressione sulla radice nervosa omolaterale. Tali fenomeni interessano anche gli spazi c4 e c5 e c5 e c6. Si associano minime protusioni discali. Canale vertebrale di ampiezza ai limiti inferiori della norma nel tratto compreso tra c5 e c7.

I suoi dolori da cosa dipendono? La causa di tutto ciò è un'artrosi? E' consigliabile andare da un reumatologo o da un ortopedico o da un neurologo? Ci sono cure possibili?

Grazie

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Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.8k 117
In merito alla situazione clinica descritta, la radiografia da sola non è in grado di valutare il grado dell' impegno neurologico. Sarà quindi il caso di procedere con esami più specifici, come per esempio un esame elettromiografico locale. Utile anche una RMN mirata per valutare l'effettivo conflitto disco radicolare. Una volta eseguite queste indagini penso che lo specialista di riferimento in questo momento debba essere un neurologo. Cordiali saluti.

Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0

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Utente
Utente
La ringrazio, è stato molto chiaro. Le volevo porre un'ultima domanda. La causa degli osteofiti è una postura scorretta, ad esempio per una scoliosi, o dipende dall'attività fisica svolta o semplicemnte una cosa che puo' succedere? L'età non è avanzata visto che parliamo di 43 anni. Inoltre per evitare il formarsi degli osteofiti, considerando l'età, è possibile ricorrere ad integratori alimentari o svolgere attività fisica leggera o ci sono altri accorgimenti utili?
Grazie
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Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.8k 117
Non conosciamo con esattezza le cause che determinano l'insorgenza e lo sviluppo dell'osteoartrosi. L'ipotesi al momento più accreditata è quella di un sinergismo tra fattori costituzionali e condizioni ambientali. La correzione posturale e il trattamento condroprotettivo possono certamente migliorare la prognosi. Cordialmente.
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Utente
Utente
Grazie. Abbiamo consultato un neurochirurgo il quale ha prescritto un antinfiammatorio ed ulteriori accertamenti da fare da cui quelli da lei consigliati.
Buona giornata