Artrosi degenerativa
Buonasera, sono una signora di 54 anni e da più di 2 anni ho dolori diffusi in tutto il corpo sopratutto alla gamba destra. ho eseguito vari accertamenti tra analisi e risonanze magnetiche, valori dei test reumatici leggermente oltre limite, trocanterite e neuroma di morton piede destro. Ora ultimo esame è stata la scintigrafia ossea con seguenti risultati: dimostra un elettivo accumulo del tracciante con diverso gradiente di intesità (da lieve a discreto) a carico delle seguenti regioni articolari: alcune articolazioni interfalangee della mani, polsi,gomiti,sterno-claveari più a destra, spalle,ginocchia,regione mediale dell''articolazione tibio-tarsica sinistra e regioni tarsali,metatarso-falangea del I raggio a sinistra e metatarso-falangea del II raggio a destra; Si segnala disomogenea distribuzione del tracciante al rachide in toto,compatibile con fenomeni artrosico degenerativi.Assumo tutti i giorni antinfiammatori e per un breve periodo ho provato con il cortisone ma alla sospensione tutto era come prima. Chiedo se l''artrosi provoca davvero questi dolori che a giorni sono pesanti da sopportare,( svolgo un lavoro in un edicola tabacchi quindi in piedi e con orari molto lunghi) se l''unica soluzione è il cortisone oppure potrebbe dipendere da qualche altro fattore. E’consigliata dell’attività fisica e se si quale è indicata?
Mi scuso per la lunghezza della domanda e ringrazio di cuore per un eventuale risposta. Tanti saluti.
Mi scuso per la lunghezza della domanda e ringrazio di cuore per un eventuale risposta. Tanti saluti.
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Buonasera,
Avendo Lei un dolore cronico di intensità medio-elevata, dovuto ad una patologia degenarativa, si impone la scelta di un analgesico che possa essere assunto cronicamente al dosaggio minimo necessario a dare un adeguato sollievo e con i minori effetti collaterali.
L'uso cronico di antiinfiammatori non risponde a questi requisiti essendo questi farmaci ricchi di effetti collaterali (gastrolesività, epato e nefrotossicità).
Per questi motivi troverei più utile l'impiego di tramadolo soprattutto nelle formulazioni a lento rilascio che possono essere assunte anche una sola volta al giorno per os e quindi sono molto comode. Per il dosaggio si affidi al suo Medico di Base che potrà valutare il mino dosaggio utile.
Per quanto rigurda l'attività fisica , questa è senz'altro utile, ma proticabile solo quando il dolore è ben controllato.
Sarebbe utile anche una modica diminuzione di peso.
Avendo Lei un dolore cronico di intensità medio-elevata, dovuto ad una patologia degenarativa, si impone la scelta di un analgesico che possa essere assunto cronicamente al dosaggio minimo necessario a dare un adeguato sollievo e con i minori effetti collaterali.
L'uso cronico di antiinfiammatori non risponde a questi requisiti essendo questi farmaci ricchi di effetti collaterali (gastrolesività, epato e nefrotossicità).
Per questi motivi troverei più utile l'impiego di tramadolo soprattutto nelle formulazioni a lento rilascio che possono essere assunte anche una sola volta al giorno per os e quindi sono molto comode. Per il dosaggio si affidi al suo Medico di Base che potrà valutare il mino dosaggio utile.
Per quanto rigurda l'attività fisica , questa è senz'altro utile, ma proticabile solo quando il dolore è ben controllato.
Sarebbe utile anche una modica diminuzione di peso.
Dr. luigi stella
Specialista in Anestesia e Rianimazione - Terapia del dolore.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.1k visite dal 27/02/2013.
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