Febbricola e connettivite indifferenziata
Salve, da circa 6 anni soffro di una fastidiosa febbricola con valori di temperatura fino a 37,5°C. Dopo essermi sottoposto ad innumerevoli esami e indagini cliniche mi è stata diagnosticata una connettivite indifferenziata per positività all'ANA. I valori VES e PCR sono nella norma. Mi è stata prescritta una cura a base di Plaquenil 200mg. Ne assumo una compressa i giorni pari e due compresse i giorni dispari.
A distanza di un anno circa non ho notato miglioramenti. La febbricola è sempre presente, non accuso dolori articolari, ma solo un indolenzimento della parte lombo-sacrale, fotofobia, occhi lucidi, palpebre pesanti, fronte molto calda, senso di spossatezza. Vista l'inefficacia del farmaco alla febbricola mi sorge spontanea una domanda. Non può essere che la febbricola non è correlata alla connettivite, e magari dipende da un'altra causa (ad esempio denti del giudizio)? Se così fosse non dovrebbero essere alterati anche i valori VES e PCR?
A distanza di un anno circa non ho notato miglioramenti. La febbricola è sempre presente, non accuso dolori articolari, ma solo un indolenzimento della parte lombo-sacrale, fotofobia, occhi lucidi, palpebre pesanti, fronte molto calda, senso di spossatezza. Vista l'inefficacia del farmaco alla febbricola mi sorge spontanea una domanda. Non può essere che la febbricola non è correlata alla connettivite, e magari dipende da un'altra causa (ad esempio denti del giudizio)? Se così fosse non dovrebbero essere alterati anche i valori VES e PCR?
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Allergologo
Egregio utente,
il Suo interrogativo è legittimo, ma per ovvi motivi non è possibile con questo mezzo confermare o contestare una diagnosi. Però potrebbe essere il momento di sentire un altro parere "reale", magari autorevole, anche perché in ogni caso ha poco senso continuare ad assumere un farmaco dimostratosi inefficace.
Saluti,
il Suo interrogativo è legittimo, ma per ovvi motivi non è possibile con questo mezzo confermare o contestare una diagnosi. Però potrebbe essere il momento di sentire un altro parere "reale", magari autorevole, anche perché in ogni caso ha poco senso continuare ad assumere un farmaco dimostratosi inefficace.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.9k visite dal 02/01/2013.
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