Si sono presentati dolori nelle ossa
Salve,ho 26 anni e da diversi mesi (8/9) si sono presentati dolori nelle ossa (in precedenza ne soffrivo, ma saltuariamente, a seconda delle condizioni meteorologiche), sempre più forti; in particolare sono colpite le gambe, dalle anche in giù, con dolore concentrato a ginocchia (sempre in modo simmetrico) e tibia. Nei giorni "peggiori" mi fanno male anche le braccia, a partire dalla spalla fino al polso. A volte sento le articolazioni molto calde, come se bruciassero all'interno; ho difficoltà a rimanere seduta per un po' di tempo, così come a stare in piedi, insomma a volte i dolori sono proprio insopportabili e non so cosa fare! Da un paio di anni inoltre mi capita, periodicamente, di avere qualche decimo di febbre (max 37,5), non ho mai capito da dove derivino, nonostante i vari esami eseguiti. Una volta sono rimasti per 4 mesi, accompagnati da molta stanchezza. Circa tre anni fa sono comparse delle macchie sulla pelle che il dermatologo mi disse essere un inizio di psoriasi (mia madre ne è affetta).
Ad aprile 2005 ho fatto alcuni esami del sangue, tra cui Ves, PRC, ENA, FR, tutti normali; solo gli ANA erano positivi, di tipo nucleolare, 1:80. Ho consultato un reumatologo, che mi ha prescritto esami Hla-b27 e Cpk (attendo esiti); lo stesso mi ha anche detto che "potrebbe non essere nulla", ma allora come spiego i miei dolori sempre più forti? è possibile avere una risposta di questo tipo? Non posso semplicemente assumere Efferalgan quando sto male.
Grazie mille per la cortese attenzione e disponibilità!
Ad aprile 2005 ho fatto alcuni esami del sangue, tra cui Ves, PRC, ENA, FR, tutti normali; solo gli ANA erano positivi, di tipo nucleolare, 1:80. Ho consultato un reumatologo, che mi ha prescritto esami Hla-b27 e Cpk (attendo esiti); lo stesso mi ha anche detto che "potrebbe non essere nulla", ma allora come spiego i miei dolori sempre più forti? è possibile avere una risposta di questo tipo? Non posso semplicemente assumere Efferalgan quando sto male.
Grazie mille per la cortese attenzione e disponibilità!
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L’artrite psoriasica è una forma di artrite che può associarsi alla psoriasi. Fa parte delle spondiloartriti sieronegative e può manifestarsi in varie forme cliniche. D’altra parte non tutti i pazienti con psoriasi che lamentano artromialgie ne risultano affetti. La diagnosi differenziale viene posta attraverso la disamina dei dati clinici, di laboratorio e strumentali raccolti con meticolosità e pazienza dal medico specialista. Non abbia quindi fretta di giungere ad una diagnosi, magari affrettata, completi l’iter diagnostico e torni dal reumatologo che la segue. Abbia fiducia. MG
Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0
[#2]
Utente
Grazie mille per la consulenza e la disponibilità! Seguirò il suo consiglio..attendendo i risultati degli esami ed ascoltando il reumatologo. Un'ultima domanda, se possibile: secondo Lei, gli ANA positivi potrebbero essere associati all'artrite psoriasica, nonostante gli altri valori che le ho detto siano tutti a posto? che significa che è "sieronegativa"? Sono sufficienti, per giungere ad una diagnosi, gli esami di laboratorio che mi sono stati prescritti (HLA-b27 e CPK)?
Ringraziandola ancora per la gentilezza, la saluto cordialmente,
Giulia
Ringraziandola ancora per la gentilezza, la saluto cordialmente,
Giulia
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Cara Giulia,
gli anticorpi antinucleo (ANA) possono essere presenti in numerose malattie, tuttavia è nelle connettiviti sistemiche che acquistano maggior significato. Con il termine “sieronegativa” si intende l’assenza del fattore reumatoide. Per quanto riguarda gli esami richiesti, ciascun medico ha il suo metodo clinico. Se dopo averla valutata il collega si è limitato a richiedere questi esami evidentemente questi saranno a lui sufficienti per trarre le conclusioni del caso. Saluti. MG
gli anticorpi antinucleo (ANA) possono essere presenti in numerose malattie, tuttavia è nelle connettiviti sistemiche che acquistano maggior significato. Con il termine “sieronegativa” si intende l’assenza del fattore reumatoide. Per quanto riguarda gli esami richiesti, ciascun medico ha il suo metodo clinico. Se dopo averla valutata il collega si è limitato a richiedere questi esami evidentemente questi saranno a lui sufficienti per trarre le conclusioni del caso. Saluti. MG
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 33.2k visite dal 26/05/2005.
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