Sindrome di reiter e bactrim
Buongiorno a tutti è una domanda un po' complessa.
Mi hanno diagnosticato la sindrome di reiter, trovando anticorpi per la chlamidia ma non trovando l’infezione o il batterio. La mia partner è infetta da clamidia. Io ho tre dubbi. Mi è stato detto che la sindrome di reiter può essere attivata dalla clamidia per poi slegarsi dall’infezione nonostante l'infezione fosse poi guarita. Ancora che la sindrome di reiter se si cronicizza continua ad essere presente nel soggetto malato, forse proprio a causa degli stessi anticorpi sviluppati contro la Clamidia ( e/o altre infezioni). Io sono nelle fasi iniziali della sindrome reiter, il primo attacco forte l’ho avuto i primi di settembre. Il mio dubbio è, in questa fase diciamo iniziale, non è che io continuo a infettarmi di clamidia dalla mia partner a rigenerare anticorpi e a complicare ulteriormente la sindrome di reiter aumentando le possibilità che questa diventa cronica?
Ho questo dubbio perché tra le varie cure che mi hanno dato in reumatologia mi hanno detto di prendere il Bactrim tutte le volte che sentivo bruciori durante la minzione. Facendo cicli di 10 gg. Quello che succede di fatto è che tutte le volte che faccio il ciclo di Bactrim i miei dolori ("artrite" a mani e piedi e bruciore agli occhi) diminuiscono sensibilmente quasi a scomparire. Si attenuano anche per poi ricomparire il bruciore durante la minzione e il dolore all’epididimo. Ma il bactrim è sufficiente a eliminare la clamidia (sempre se io l’avessi) o riesce solo a contrastarla ma non a eliminarla?
Terza e vi prometto ultima domanda. L’attacco forte di questa malattia reumatica l’ho avuto proprio in concomitanza con la somministrazione di levoxacin, datomi dall’urologo perché lamentavo bruciori. Scusate ma ma come lavora il Levoxacin , stimola il mio sistema immunitario a combattere la clamidia oppure la combatte lui stesso? Nel primo caso il “lavoro “ del Levoxacin non può essere legato all’attivazione della sindrome di reiter?
grazie davvero di cuore a quel medico che è arrivato fin qui e avrà voglia di rispondermi...
Mi hanno diagnosticato la sindrome di reiter, trovando anticorpi per la chlamidia ma non trovando l’infezione o il batterio. La mia partner è infetta da clamidia. Io ho tre dubbi. Mi è stato detto che la sindrome di reiter può essere attivata dalla clamidia per poi slegarsi dall’infezione nonostante l'infezione fosse poi guarita. Ancora che la sindrome di reiter se si cronicizza continua ad essere presente nel soggetto malato, forse proprio a causa degli stessi anticorpi sviluppati contro la Clamidia ( e/o altre infezioni). Io sono nelle fasi iniziali della sindrome reiter, il primo attacco forte l’ho avuto i primi di settembre. Il mio dubbio è, in questa fase diciamo iniziale, non è che io continuo a infettarmi di clamidia dalla mia partner a rigenerare anticorpi e a complicare ulteriormente la sindrome di reiter aumentando le possibilità che questa diventa cronica?
Ho questo dubbio perché tra le varie cure che mi hanno dato in reumatologia mi hanno detto di prendere il Bactrim tutte le volte che sentivo bruciori durante la minzione. Facendo cicli di 10 gg. Quello che succede di fatto è che tutte le volte che faccio il ciclo di Bactrim i miei dolori ("artrite" a mani e piedi e bruciore agli occhi) diminuiscono sensibilmente quasi a scomparire. Si attenuano anche per poi ricomparire il bruciore durante la minzione e il dolore all’epididimo. Ma il bactrim è sufficiente a eliminare la clamidia (sempre se io l’avessi) o riesce solo a contrastarla ma non a eliminarla?
Terza e vi prometto ultima domanda. L’attacco forte di questa malattia reumatica l’ho avuto proprio in concomitanza con la somministrazione di levoxacin, datomi dall’urologo perché lamentavo bruciori. Scusate ma ma come lavora il Levoxacin , stimola il mio sistema immunitario a combattere la clamidia oppure la combatte lui stesso? Nel primo caso il “lavoro “ del Levoxacin non può essere legato all’attivazione della sindrome di reiter?
grazie davvero di cuore a quel medico che è arrivato fin qui e avrà voglia di rispondermi...
[#1]
Gentile,
la sindrome di Reiter è l'esempio più tipico di artrite reattiva. La diagnosi si pone in presenza della triade: artrite, congiuntivite ed uretrite. La clamidia è uno dei microorganismi imputati nella insorgenza a questa forma di artrite. La terapia a lei prescritta è giusta in quanto si cerca di debellare l'infezione per poi curare l'artrite.
L'eventualità che la sua forma non cronicizzi dipende dallo stadio della patologia, dalla tempestività della terapia e dalla sua capacità a debellare l'infezione. Credo comunque ovvio che se la sua partner è anch'essa infetta, la terapia debba farla anche Lei, altrimenti si crea un circolo vizioso.
Per quanto riguarda la levofloxacina non credo si possa correlare con i sintomi da lei descritti.
Esistono comunque altri farmaci utilizzati nel trattamento delle artriti reattive (sulfasalazina).
cordiali saluti
rosario peluso
la sindrome di Reiter è l'esempio più tipico di artrite reattiva. La diagnosi si pone in presenza della triade: artrite, congiuntivite ed uretrite. La clamidia è uno dei microorganismi imputati nella insorgenza a questa forma di artrite. La terapia a lei prescritta è giusta in quanto si cerca di debellare l'infezione per poi curare l'artrite.
L'eventualità che la sua forma non cronicizzi dipende dallo stadio della patologia, dalla tempestività della terapia e dalla sua capacità a debellare l'infezione. Credo comunque ovvio che se la sua partner è anch'essa infetta, la terapia debba farla anche Lei, altrimenti si crea un circolo vizioso.
Per quanto riguarda la levofloxacina non credo si possa correlare con i sintomi da lei descritti.
Esistono comunque altri farmaci utilizzati nel trattamento delle artriti reattive (sulfasalazina).
cordiali saluti
rosario peluso
Rosario Peluso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 13.8k visite dal 06/12/2007.
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