Trattamento artrosinovite
Buongiorno, sto indagando una sospetta artrosinovite ad un'anca, il tutto è partito con una coxalgia. Sono uno sportivo e l'articolazione dell'anca è stata sollecitata ma non con traumi.
La RMN ha rilevato infatti un leggero aumento del liquido sinoviale, non problemi a livello del collo del femore o di altri tessuti, ma il radiologo sospetta l'aumento di liquido sia dovuto a sofferenza cartilaginea.
La cosa strana è che il ginocchio pare soffrire allo stesso modo: sensazione di gonfiore e dolore vago e diffuso. La muscolatura della gamba pare contratta e ci sono momenti in cui duole anche la caviglia o ho fitte al ginocchio. Il ghiaccio non sembra dare molto beneficio. All'anca non ho dolori acuti ma questa sensazione ovattata di articolazione irrigidita. Il femore della gamba in questione è 10mm più corto.
Il ginocchio soffre da sempre di infiammazione del tendine rotuleo e ha avuto un leggero trauma (il solo tallone del piede in una buca) a fine agosto, di cui mi sono subito dimenticato: ripensandoci in seguito ho notato che la situazione si è deteriorata proprio allora, ma a dire il vero l'anca era già un po' dolorante.
Dopo settembre fermo con situazione che non migliorava, ho ricominciato in ottobre con una camminata in montagna senza notare peggioramenti. Dopo quasi un altro mese in cui ho anche camminato molto in città, il problema era passato. Tra novembre e dicembre ho fatto in tutto 3 camminate in montagna e del nuoto (che percepisco fa bene), ma due settimane fa ho ricominciato ad avere la sensazione di infiammazione (non dolore). Da allora non faccio assolutamente nulla. La cosa strana è che più passano i giorni (e faccio assoluto riposo) peggio è.
Quello che mi "disturba", in attesa della visita già prenotata, è che non c'è prodotto antinfiammatorio che paia dare sollievo. Dopo aver provato senza successo con del Brufen due volte al giorno il medico curante mi ha dato Ketoprofene ma essendo allergico all'acido acetilsalicilico non voglio rischiare.
Anche il diclofenac sodico ad uso topico (gel) non sembra dare alcun sollievo.
Sto prendendo del condral, datomi alle prime avvisaglie anni fa, 20 bustine ogni due mesi. Anche per questo, ho quasi la sensazione che la sua assunzione coincida con i peggioramenti. Ma lo dico senza alcuna evidenza.
I quesiti sono: come è possibile che l'ibuprofene non faccia assolutamente nulla, anzi ho il sospetto che peggiori la situazione?
Ci sono cause che possono giustificare una sofferenza di tutta la gamba?
Ci sono antinfiammatori da poter assumere, sarà necessaria l'estrazione di liquido?
La mia sensazione è che la situazione sia da valutare in modo più di largo respiro: ortopedia, reumatologia, fisioterapia, valutazione di anatomia e postura.
Concludendo, non ho una semplice distorsione o rottura che è cosa ben definita, e non so da che parte girarmi considerato che sono uno sportivo e vorrei continuare le mie attività pur con dei limiti di frequenza, se necessario.
Grazie
Cordiali saluti
La RMN ha rilevato infatti un leggero aumento del liquido sinoviale, non problemi a livello del collo del femore o di altri tessuti, ma il radiologo sospetta l'aumento di liquido sia dovuto a sofferenza cartilaginea.
La cosa strana è che il ginocchio pare soffrire allo stesso modo: sensazione di gonfiore e dolore vago e diffuso. La muscolatura della gamba pare contratta e ci sono momenti in cui duole anche la caviglia o ho fitte al ginocchio. Il ghiaccio non sembra dare molto beneficio. All'anca non ho dolori acuti ma questa sensazione ovattata di articolazione irrigidita. Il femore della gamba in questione è 10mm più corto.
Il ginocchio soffre da sempre di infiammazione del tendine rotuleo e ha avuto un leggero trauma (il solo tallone del piede in una buca) a fine agosto, di cui mi sono subito dimenticato: ripensandoci in seguito ho notato che la situazione si è deteriorata proprio allora, ma a dire il vero l'anca era già un po' dolorante.
Dopo settembre fermo con situazione che non migliorava, ho ricominciato in ottobre con una camminata in montagna senza notare peggioramenti. Dopo quasi un altro mese in cui ho anche camminato molto in città, il problema era passato. Tra novembre e dicembre ho fatto in tutto 3 camminate in montagna e del nuoto (che percepisco fa bene), ma due settimane fa ho ricominciato ad avere la sensazione di infiammazione (non dolore). Da allora non faccio assolutamente nulla. La cosa strana è che più passano i giorni (e faccio assoluto riposo) peggio è.
Quello che mi "disturba", in attesa della visita già prenotata, è che non c'è prodotto antinfiammatorio che paia dare sollievo. Dopo aver provato senza successo con del Brufen due volte al giorno il medico curante mi ha dato Ketoprofene ma essendo allergico all'acido acetilsalicilico non voglio rischiare.
Anche il diclofenac sodico ad uso topico (gel) non sembra dare alcun sollievo.
Sto prendendo del condral, datomi alle prime avvisaglie anni fa, 20 bustine ogni due mesi. Anche per questo, ho quasi la sensazione che la sua assunzione coincida con i peggioramenti. Ma lo dico senza alcuna evidenza.
I quesiti sono: come è possibile che l'ibuprofene non faccia assolutamente nulla, anzi ho il sospetto che peggiori la situazione?
Ci sono cause che possono giustificare una sofferenza di tutta la gamba?
Ci sono antinfiammatori da poter assumere, sarà necessaria l'estrazione di liquido?
La mia sensazione è che la situazione sia da valutare in modo più di largo respiro: ortopedia, reumatologia, fisioterapia, valutazione di anatomia e postura.
Concludendo, non ho una semplice distorsione o rottura che è cosa ben definita, e non so da che parte girarmi considerato che sono uno sportivo e vorrei continuare le mie attività pur con dei limiti di frequenza, se necessario.
Grazie
Cordiali saluti
[#1]
Ho letto con attenzione quanto lei scrive...posso suggerirle di fare una visita ortopedica prima di tutto.
Dr. Giuseppe INTERNULLO
www.chirurgiadellamanocatania.com
[#2]
Utente
Ne ho fatte due in autunno, di visite.
Alla prima lo specialista sospettava un principio di artrite e mi ha prescritto una RMN di verifica.
Per lui la situazione era tanto a rischio da impedirmi di fare qualsiasi attività che caricasse l'articolazione.
Con la RMN ho rifatto la visita specialistica (ancora con ASL quindi altro ortopedico) e il medico ha suggerito la diagnosi di artrosinovite e quindi un rimando al reumatologo, dato l'aumento di liquido sinoviale.
A quel momento non avevo più dolore e nessun antinfiammatorio è stato prescritto. Nessuna terapia se non nuoto.
Lo specialista ha escluso l'utilità di ginnastiche specifiche, e di fisioterapia, anzi questa l'ha fortemente sconsigliata di principio.
Mi ha detto che la situazione non pare così seria da impedire una attività sportiva se pur ragionevole.
Sto aspettando di andare dal reumatologo ma al momento non so come trattare l'infiammazione che nel frattempo è risorta dato che il medico di base non è stato capace di dare una prescrizione efficace.
Forse il diclofenac sta dando un minimo di sollievo.
Ma al mattino la rigidità è sempre evidente e pare che con le posture della notte la situazione peggiori.
Aggiungo che la posizione che mi dà più fastidio è accovacciato ad esempio a terra: quando mi alzo il dolore anteriore sopra l'inguine, all'attaccatura dei tendini del quadricipite, assiale con il femore, è molto forte e sto evitando tali movimenti. (ad esempio allacciare la scarpa in piedi).
Alla prima lo specialista sospettava un principio di artrite e mi ha prescritto una RMN di verifica.
Per lui la situazione era tanto a rischio da impedirmi di fare qualsiasi attività che caricasse l'articolazione.
Con la RMN ho rifatto la visita specialistica (ancora con ASL quindi altro ortopedico) e il medico ha suggerito la diagnosi di artrosinovite e quindi un rimando al reumatologo, dato l'aumento di liquido sinoviale.
A quel momento non avevo più dolore e nessun antinfiammatorio è stato prescritto. Nessuna terapia se non nuoto.
Lo specialista ha escluso l'utilità di ginnastiche specifiche, e di fisioterapia, anzi questa l'ha fortemente sconsigliata di principio.
Mi ha detto che la situazione non pare così seria da impedire una attività sportiva se pur ragionevole.
Sto aspettando di andare dal reumatologo ma al momento non so come trattare l'infiammazione che nel frattempo è risorta dato che il medico di base non è stato capace di dare una prescrizione efficace.
Forse il diclofenac sta dando un minimo di sollievo.
Ma al mattino la rigidità è sempre evidente e pare che con le posture della notte la situazione peggiori.
Aggiungo che la posizione che mi dà più fastidio è accovacciato ad esempio a terra: quando mi alzo il dolore anteriore sopra l'inguine, all'attaccatura dei tendini del quadricipite, assiale con il femore, è molto forte e sto evitando tali movimenti. (ad esempio allacciare la scarpa in piedi).
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.9k visite dal 27/12/2010.
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