Dolore dorsale o cardiaco?
Nel lontano 2001 ho avuto un forte dolore dorsale che arrivava fino allo sterno e grosse difficoltà a respirare, recatami all'ospedale mi hanno diagnosticato un IMA e da allora seguo una terapia cardiologica, ultimamente ho dei dolori dorsali che si irradiano allo sterno e con difficoltà respiratorie e trovo un minimo giovamento dall'assunzione del Carvasin 5, mi chiedo se questo dolore più che cardiaco possa essere di origine muscolo-scheletrico e se le protrusioni possono simulare un dolore cardiaco, allego Rx e RNM perchè preferirei evitare di prendere il Carvasin 5 se il dolore avesse altre origini, da qualche parte ho letto che comunque ci sono delle terminazioni nervose dorsali che vanno al cuore o zone limitrofe.
Grazie
Rettilineizzata la fisiologica lordosi. Accentuate note spondilosiche al tratto dorsale del rachide che presenta voluminosi osteofiti sugli spigoli dei corpi vertebrali corrispondenti. Irregolarità marginali con apposizioni osteofitiche evidenti particolarmente a carico degli spigoli anteriori di D12 ed L1, con limitanti vertebrali corrispondenti lievemente addensate Verosimile parziale calcificazione del legamento longitudinale anteriore tra D12-L1.
Ad un esame rx del tratto dorso-lombare del rachide mediante proiezioni dinamiche si apprezzano una retrolistesi del corpo vertebrale di L3 con il movimento di massima estensione ed una spondilolistesi anteriore di D10 e D12 con movimento di massima flessione.
Alterazioni artrosiche a livello interapofisiario. Ristretto il forame di coniugazione di destra tra T5 e T6. Conservato i restanti forami di coniugazione ed il canale vertebrale.
Rachide in asse sul piano sagittale. Corpi vertebrali sostanzialmente regolari in relazione all’intensità di segnale ma con modificazione delle marginali somatiche contrapposte a significato spondilosico degenerativo ed artrosico interapofisiario in particolare nel tratto compreso tra C5 e C6. Al medesimo livello coesistono appuntimenti dei piatti vertebrali contrapposti che sporgono nel lume del canale vertebrale riducendone focalmente l’ampiezza. Al medesimo livello coesiste una protrusione globale del disco intervertebrale con iniziale focalità erniaria mediana sottoligamentosa, Protrusione globale del disco vertebrale sovrastante, in C4-C5 senza significative focalità erniarie evidenti. Viene indagato il tratto di rachide compreso tra C1 e L2. A livello dorsale sono presenti multipli appuntimenti osteofitici a partenza degli archi posteriori. Quelli più evidenti, che improntano dolcemente il sacco durale, sono quelli a partenza dall'arco posteriore del corpo vertebrale di D8 in sede mediana e a partenza dall'arco posteriore del corpo vertebrale di D5 in sede postero-laterale destra. Regolare il profilo posteriore dei dischi intervertebrali. Sostanzialmente conservata l'ampiezza dello speco vertabrale. Non sono evidenti alterazioni dell'intensità di segnale del midollo spinale nel tratto esaminato.
Grazie
Rettilineizzata la fisiologica lordosi. Accentuate note spondilosiche al tratto dorsale del rachide che presenta voluminosi osteofiti sugli spigoli dei corpi vertebrali corrispondenti. Irregolarità marginali con apposizioni osteofitiche evidenti particolarmente a carico degli spigoli anteriori di D12 ed L1, con limitanti vertebrali corrispondenti lievemente addensate Verosimile parziale calcificazione del legamento longitudinale anteriore tra D12-L1.
Ad un esame rx del tratto dorso-lombare del rachide mediante proiezioni dinamiche si apprezzano una retrolistesi del corpo vertebrale di L3 con il movimento di massima estensione ed una spondilolistesi anteriore di D10 e D12 con movimento di massima flessione.
Alterazioni artrosiche a livello interapofisiario. Ristretto il forame di coniugazione di destra tra T5 e T6. Conservato i restanti forami di coniugazione ed il canale vertebrale.
Rachide in asse sul piano sagittale. Corpi vertebrali sostanzialmente regolari in relazione all’intensità di segnale ma con modificazione delle marginali somatiche contrapposte a significato spondilosico degenerativo ed artrosico interapofisiario in particolare nel tratto compreso tra C5 e C6. Al medesimo livello coesistono appuntimenti dei piatti vertebrali contrapposti che sporgono nel lume del canale vertebrale riducendone focalmente l’ampiezza. Al medesimo livello coesiste una protrusione globale del disco intervertebrale con iniziale focalità erniaria mediana sottoligamentosa, Protrusione globale del disco vertebrale sovrastante, in C4-C5 senza significative focalità erniarie evidenti. Viene indagato il tratto di rachide compreso tra C1 e L2. A livello dorsale sono presenti multipli appuntimenti osteofitici a partenza degli archi posteriori. Quelli più evidenti, che improntano dolcemente il sacco durale, sono quelli a partenza dall'arco posteriore del corpo vertebrale di D8 in sede mediana e a partenza dall'arco posteriore del corpo vertebrale di D5 in sede postero-laterale destra. Regolare il profilo posteriore dei dischi intervertebrali. Sostanzialmente conservata l'ampiezza dello speco vertabrale. Non sono evidenti alterazioni dell'intensità di segnale del midollo spinale nel tratto esaminato.
[#1]
Il dolore che riferisce può avere varie origini: dalla colonna vertebrale, dal cuore, dall'apparato gastro esofageo, dalle altre strutture presenti nel torace.
E' impensabile poterlo determinare a distanza e solo con gli elementi forniti.
Le protrusioni cervicali non danno sintomatologia di dolore irradiato dal dorso allo sterno,che può invece essere originato da spondiloartrosi dorsale (D5 e D8). Un altro elemento da indagare è la "spondilolistesi anteriore di D10 e D12".
Le consiglio prima di tutto una visita cardiologica presso il cardiologo di fiducia. Se lui escluderà cause cardiache saprà consigliarLe lo specialista competente (per ipotesi, il gastroenterologo). Consulti comunque l'ortopedico per una valutazione della colonna vertebrale.
Cordiali saluti
E' impensabile poterlo determinare a distanza e solo con gli elementi forniti.
Le protrusioni cervicali non danno sintomatologia di dolore irradiato dal dorso allo sterno,che può invece essere originato da spondiloartrosi dorsale (D5 e D8). Un altro elemento da indagare è la "spondilolistesi anteriore di D10 e D12".
Le consiglio prima di tutto una visita cardiologica presso il cardiologo di fiducia. Se lui escluderà cause cardiache saprà consigliarLe lo specialista competente (per ipotesi, il gastroenterologo). Consulti comunque l'ortopedico per una valutazione della colonna vertebrale.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta comunque esaustiva, la visita cardiologica ha dato esito negativo e la stessa cosa per il gastroenterologo, quello che volevo appunto sapere se era possibile che qualche livello dorsale potesse dar dei dolori fino allo sterno tali da poter essere scambiati per dolori di un'angina per esempio e lei mi ha dato la risposta, e conferma i miei sospetti, per le spondilolistesi faccio uso di un iperestensore 3 punti da anni anche se in modo discontinuo perchè alle volte mi fanno male le braccia e comunque non voglio abituarmi ad usarlo ma lo uso quando sento il dolore dorsale per periodi più o meno lunghi, non vorrei che usandolo ogni giorno andassi a perdere tonicità muscolare, l'ortopedico a suo tempo interpellato aveva consigliato appunto questo iperestensore anche se secondo lui nel mio caso sarebbe andato meglio il minerva perchè spesso sento oltre al dolore la testa pesante con bisogno di sollevarla e in questi casi faccio uso del collare.
Comunque la ringrazio nuovamente per aver risposto alla mia domanda e aver confermato i miei sospetti.
Comunque la ringrazio nuovamente per aver risposto alla mia domanda e aver confermato i miei sospetti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.4k visite dal 10/11/2010.
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