Spondiloartrite sieronegativa
Salve, ho 23 anni e mi hanno diagnosticato una spondiloartrite sieronegativa e vorrei avere alcuni consigli e chiarimenti.
A maggio sono iniziati dei dolori al tallone dx, dolore che si è poi esteso alla caviglia sx con gonfiore. Sono andata da un reumatologo che mi ha diagnosticato artite reattiva, in quanto avevo avuto un infezone urinaria, mi ha fatto fare analisi del sangue (con valori nella norma a parte VES e PCR alta), tamponi uretrali veginali e cervicali (tutti negativi).
Mi ha prescritto Medrol da 16 x due sett e poi a scalare, AUGUMENTIN x 1 sett.
Dopo 3 sett il dolore e il gonfiore non erano molto migliorati quindi mi ha prescritto il Deltacortene da 25 x 1 sett e poi a scalare.
Nel frattempo ho consultato un altro reumetologo che mi ha prescritto per altri 5 gg il 1/2 deltacortene da 25 per poi scalare a 1 deltacortene da 5 e il Bassado per 2 sett. Appena scalato il cortisone la caviglia si è gonfiata di nuovo e mi hanno ricoverato e la diagnosi e di spondiloartrite sieronegativa(malatti che sinceramente non è mi è molto chiara!!!) Attualmente sto facendo 1/2 medrol da 16 (che avrei dovuto smettere ma ancora una volta diminuendo il cortisone la caviglia presente dolore e gonfiore)e 4 compresse di salazopyryn e all'occorenza un antinfiammatorio.
Ora le mie domande sono:è possibile che dopo 4 mesi di continuo cortisone e 1 mese di salazopyryna devo ancora camminare con le stampelle e appena diminuisco il cortisone il dolore e il gonfiore si ripresentano???questa malattia può diventare cronica o posso curarla??la diagnosi e soprattutto la cura sono corrette??(Altro dato credo importante è che ho famigliare con la psoriasi.)
grazie per l'attenzione.
A maggio sono iniziati dei dolori al tallone dx, dolore che si è poi esteso alla caviglia sx con gonfiore. Sono andata da un reumatologo che mi ha diagnosticato artite reattiva, in quanto avevo avuto un infezone urinaria, mi ha fatto fare analisi del sangue (con valori nella norma a parte VES e PCR alta), tamponi uretrali veginali e cervicali (tutti negativi).
Mi ha prescritto Medrol da 16 x due sett e poi a scalare, AUGUMENTIN x 1 sett.
Dopo 3 sett il dolore e il gonfiore non erano molto migliorati quindi mi ha prescritto il Deltacortene da 25 x 1 sett e poi a scalare.
Nel frattempo ho consultato un altro reumetologo che mi ha prescritto per altri 5 gg il 1/2 deltacortene da 25 per poi scalare a 1 deltacortene da 5 e il Bassado per 2 sett. Appena scalato il cortisone la caviglia si è gonfiata di nuovo e mi hanno ricoverato e la diagnosi e di spondiloartrite sieronegativa(malatti che sinceramente non è mi è molto chiara!!!) Attualmente sto facendo 1/2 medrol da 16 (che avrei dovuto smettere ma ancora una volta diminuendo il cortisone la caviglia presente dolore e gonfiore)e 4 compresse di salazopyryn e all'occorenza un antinfiammatorio.
Ora le mie domande sono:è possibile che dopo 4 mesi di continuo cortisone e 1 mese di salazopyryna devo ancora camminare con le stampelle e appena diminuisco il cortisone il dolore e il gonfiore si ripresentano???questa malattia può diventare cronica o posso curarla??la diagnosi e soprattutto la cura sono corrette??(Altro dato credo importante è che ho famigliare con la psoriasi.)
grazie per l'attenzione.
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gentilissima,
dalle informazioni fornite nella sua accuarta anmnesi ritengo la diagnosi di Spondiloartrite, posta dai Colleghi di Ancona, giusta. La terapia, prescritta alla dimissione dal ricovero, è generalmente quella che noi reumatologi prescriviamo come primo approccio terapeutico. Consideri che talvolta la risposta è lenta e spesso i primi risultati si hanno dopo circa 60 giorni.
In merito alla sua ultima domanda purtroppo le devo confermare che la spondiloartrite è una patologia cronica, che è possibile curare (con i farmaci immunosoppressori) e la cui guarigione è piuttosto rara. Tuttavia con i farmaci immunosoppressori è possibile ottenere la remissione della patologia con miglioramento dei sintomi anche per lunghissimi periodi di tempo.
Resto a sua disposizione per ogni altro eventuale chiarimento.
Cordiali Saluti
Rosario Peluso
dalle informazioni fornite nella sua accuarta anmnesi ritengo la diagnosi di Spondiloartrite, posta dai Colleghi di Ancona, giusta. La terapia, prescritta alla dimissione dal ricovero, è generalmente quella che noi reumatologi prescriviamo come primo approccio terapeutico. Consideri che talvolta la risposta è lenta e spesso i primi risultati si hanno dopo circa 60 giorni.
In merito alla sua ultima domanda purtroppo le devo confermare che la spondiloartrite è una patologia cronica, che è possibile curare (con i farmaci immunosoppressori) e la cui guarigione è piuttosto rara. Tuttavia con i farmaci immunosoppressori è possibile ottenere la remissione della patologia con miglioramento dei sintomi anche per lunghissimi periodi di tempo.
Resto a sua disposizione per ogni altro eventuale chiarimento.
Cordiali Saluti
Rosario Peluso
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.9k visite dal 13/09/2010.
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