Gli esami immunologici non la giustificano

Buongiorno, ho 30 anni e a causa di alcuni episodi sincopali nel mese di luglio sono stato ricoverato in ospedale.
Tra gli esami effettuati, TAC al cervello che ha suggerito di effettuare una risonanza magnetica. Ho effettuato tale risonanza con mezzo di contrasto e il referto riporta " piccolo focolaio di elevata intensità di segnale nelle sequenze T2 in sede parietale posteriore sinistra nella sostanza bianca periventricolare riferibile a sofferenza vascolare". A causa degli svenimenti (non a carattere epilettico) che si sono succeduti ho effettuato un nuovo ricovero in neurofisiopatologia. Dopo una serie di accertamenti la lettera di dimissioni recita "Anamnesi di emicrania con aura visiva, rettocolite ulcerosa, disturbo dell'umore bipolare, recente insorgenza di episodi lipotimico-sincopali in un contesto di negatività degli esami cardio-vascolari già eseguiti ( ECGHolter, EcoCG, EcoDoppler Trasesofageo, Tilt Test). Esami eseguiti nel corso della degenza: profilo biochimico ed ematologico, es. urine, VES, T3, T4, TSH, AB. anti TG ed anti TPO, PCR, FR. C3, C4, ANA, ANCA, Ab. antidfosfolipidi,LAC, Omocisteisinemia, Markers Epatiti, Ab. Anti HIV, Ab. anti Borrelia, es. liquorale, ENMG.

Si riportano gli esami alterati: eosinofili 6.3 ( v.n. 0-5); all'elettroforesi proteica Alb. 71 ( v.n. 53-64); all'esame del liquor Alb. 36 ( v.n. 14-25); IgG 581 (v.n. 751-1560) con normalità in nefelometria ed in esocelectrifocusing; omocisteinemia 17 ( v.n. < 12). Alla luce di quanto esposto si esclude malattia demielinizzante ma non è possibile una diagnosi circa la lesione ischemica encefalica, che può essere ricondotta sia ad un processo vasculitico (connesso alla rettocolite ulcerosa) sia ad un evento aterosclerotico riconducibile a iperomocistinemia. Si consiglia la seguente terapia: acido folinico 5 mg al dì."

Trascorsi tre mesi dal ricovero e dalla terapia con acido folico, attualmente l'omocisteinemia è 18. La nuova RM cui mi sono sottoposto la settimana scorsa presso struttura esterna recita
"Diverse aree di alterato segnale si osservano nella sostanza bianca paratrigonale bilateralmente e sono iperintense nelle sequenze a TR lungo. Le alterazioni sono aspecifiche e non di univoco significato, probabile una genesi microangiopatica o vasculitica".

Sulla base di quanto esposto, qual è il vostro giudizio in merito a tali referti? Si tratta davvero di vasculite anche se gli esami immunologici non la giustificano? Sono necessari ulteriori esami o approfondimenti? Grazie.
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Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.8k 117
La genesi microangiopatica di natura trombofilica e/o vasculitica mi sembra la più verosimile, ma il caso da lei esposto è complesso e richiede una attenta valutazione in ambiente specialistico. Per tale motivo le consiglio di contattare il Centro accreditato ospedaliero o universitario a lei più vicino reperibile all'indirizzo: www.reumatologia.it
Cordiali saluti
MG

Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0

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Utente
Utente
Ad una visita privata, un reumatologo mi ha rassicurato dicendo che sicuramente questi "fenomeni" si riscontrano nella popolazione "normale" con frequenza. Quindi nessun accertamento ulteriore.
Però da un mese a questa parte è intervenuta una forte ipersonnia ( dormo 11-12 ore a notte) con notevole disagio dal punto di vista della vita quotidiana. Gli esami del sangue sono normali a parte il CPK il cui valore è sopra la norma. Non so più a chi rivolgermi.
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