Sindesmofiti al rachide

Salve ho avuto 2 anni di forti e incessanti dolori lombari, glutei e gambe a volte entrambe a volte singolarmente peggioravano a riposo ma anche con lo sforzo, forte rigidità mattutina che dura qualche minuto camminando migliora.

Ho eseguito una RM cervicale dorsale lombosacrale e indica:

Aspetto lombarizzato a S1
Mantenuto l'allineamento dei metameri sul piano sagittale.

Spianamento della fisiologica lordosi cervicale in clinostatismo.

Canale vertebrale di ampiezza conservata.

Irregolarità dei limitanti e degli spigoli somatici dei metameri compresi tra D7 e L5 per la presenza di noduli intraspongiosi di schomrl associati a sindesmofiti marginali somatici anterolaterale.

A L4-L5 si documenta dilatazione disco anulare posteriore con focalita Intra ed extra- foraminale destra condizionante impronta sul sacco durale, impegno del recesso inferiore del forame di coinugazione di destra e contiguità con il guagliò L4.

Il midollo presenta regolare morfologia e dimensioni in assenza di alterazioni di segnale nel suo contesto.


Vorrei capire se la presenza di quei sindesmofiti possa indicare una probabile spondilite anchilosante o spondiloartrite o possono essere di riscontro comune e non significare nulla.


Sono consapevole del ernia, ma volevo capire i sindesmofiti e se devo indagare oltre.
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Prof. Rosario Peluso Reumatologo 101
Gentile signora, la RMN mostra un quadro radiologico "misto" (come anche la sua sintomatologia: infiammatoria/meccanica).
E' opportuno, al fine di poterla indirizzare dallo specialista adatto a gestire la sua problematica, eseguire anche una RMN del bacino con sequenze STIR (delle articolazioni sacroiliache) per poter meglio definire la sua sintomatologia.
La definizione "sindesmofiti" riguarda, in genere, manifestazioni radiologiche tipiche di alcune patologie reumatiche tra cui la spondilite anchilosante, le spondiloartriti assiali (tra cui quelle in corso di psoriasi, di malattie infiammatorie intestinali, etc) ed una malattia dismetabolica (la polientesopatia dismetabolica). Ovviamente la confermazione è differente nelle diverse patologie.
Saluti
RP

Rosario Peluso

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Utente
Utente
Salve dottore la ringrazio molto per la sua gentile risposta vorrei aggiungere che la RM che vi ho scritto in cui c'erano i sindesmofiti è risalente al 2022 (i dolori iniziarono nel 2020 per poi scemare dopo 2 anni, tutt'ora presenti circa 5 giorni su 7 ma un po' minori e sempre che rispondono benissimo agli antinfiammatori).

Ho visto un reumatologo e mi ha prescritto una rm lombosacrale e bacino con studio delle sacroiliache con sequenza STIR.


Ma mi ponevo una domanda essendo passata la fase acuta da due anni , dallo studio delle sacroiliache, sarà ancora visibile un edema o qualcosa che possa indicare in modo chiaro che c'è spondilite anchilosante o spondiloartrite ? O questi fattori quali edema ecc sono visibili da RM unicamente nella fase acuta?

Ho paura che essendo passata da 2 anni la fase acuta facendo adesso la RM sacroiliache non sia possibile trovare traccia di edema e quindi di avere una diagnosi certa se effettivamente c'era una spondilite anchilosante o una spondiloartrite.

A distanza di anni e non in fase acuta se effettivamente c'è una delle due patologie sarà possibile vederlo comunque?
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Utente
Utente
Salve ho eseguito la RM al bacino questo è il risultato, mi potrebbe spiegare in parole semplici cosa indica e in caso a chi dovrei rivolgermi?

R.M. del bacino L'indagine eseguita con tecnica multiecho secondo i vari piani ha fatto apprezzare :- da ambo i lati lievi note di entesopatia dei glutei ,- minime note di disomogeneità condro-sub-condrale delle limitanti articolari coxo-femorali senza alterazioni dei profili cefalici ,- qualche areola simil-cistica in sede basi-cefalica a destra come da herniation pit ,- non definibili alterazioni allo stato delle sincondrosi sacro-iliache nè segni , nella sequenza con soppressione del grasso , di edema midollare a carico del sacro , - utero nei limiti volumetrici con disomogeneità miometriale per nodulia fibroleiomiomatosa , microcisti di Naboth in sede istmico-cervicale ,- cisti centimetriche annessiali da ambo i lati ,- formazioni linfonodali sub- e pericentimetriche in sede inguinale da ambo i lati.