Spondiloartrite?

Salve dottori,
Dal 2019 ho cominciato a stare male, ho passato un anno con febbricola 37, 37, 4 e forti dolori diffusi.

I dolori erano concentrati nella colonna vertebrale, cervicale e lombare, i dolori miglioravano soltanto con cortisone.

Eseguo un controllo con un reumatologo che mi diagnostica una connettivite indifferenziata con ana positivi 1/320 pattern granulare, altri esami tutti negativi, compresi VES e PCR.

Inizio la cura con plaquenil 2 volte al giorno ma la situazione non migliora, vado avanti così per 4 anni, nel frattempo eseguo varie risonanze per forti dolori alla spalla destra che mi impedisce il movimento del braccio, una al bacino perché inizio ad avere un dolore notturno alla coscia sinistra che parte dall inguine arriva fino al gluteo e il dolore non va mai oltre il ginocchio, e una risonanza alla cervicale perché il dolore ormai è diventato molto forte.

Ci sono periodi che i dolori migliorano, e periodi che si acutizzano di nuovo.

Ripeto nuovamente gli esami e risulto positiva nuovamente agli ana e stavolta positiva anche agli anticorpi ssb
Giorno 11 giugno decido di consultare un altro reumatologo, non è d accordo con la diagnosi di connettivite indifferenziata ma dice che ho una spondiloartrite, mi prescrive arcoxia da prendere per tre mesi 10 giorni al mese, e mi prescrive una serie di esami per intraprendere la strada del biologico.

Il reumatologo nella documentazione ha scritto questi punti:
risonanza del bacino evidenzia minimo edema a livello acetabolare, minimo edema a livello della sacro-iliaca sinistra e presenza di impgment ischio-femorale a destra
RMN spalla: minima borsite SD
RMN CERVICALE:minimo ispessimento dell articolazione atlanto epistrofea.

Voi cosa ne pensate?

Ho paura ad intraprendere questa cura biologica, non capisco com è possibile che in tutti questi anni tutta questa documentazione non sia stata presa in considerazione.
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Dr. Bernardo D'Onofrio Reumatologo 413 18
Gentilissima,

Il quadro clinico di una spondiloartrite o di una connettivite può essere molto complesso, e non può prescindere da una valutazione di persona , potendo anche vedere i dischetti.

Quello che posso dirle per via telematica è che se il reumatologo ha posto diagnosi di spondiloartrite consiglierei di affidarsi a lui, ponendogli tutti i leciti dubbi del caso, e senza timore delle terapie biologiche (che sono assolutamente ben tollerate).

cari saluti

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Utente
Utente
Salve dottoressa in attesa della visita reunatologica ho ripetuto la RMN al bacino,questo è l esito
Minima sfumata disomogeneità di segnale dei tetti acetabolari posteriori come per minimo edema intraspongioso.
Non versamento articolare nelle coxofemorali.
Nei limiti la sinfisi pubica e le articolazioni sacro iliache in assenza di apprezzabile edema della spongiosa ossea.
Ai limiti inferiori lo spazio tra tuberosità ischiatica ed io piccolo trocantere, bilateralmente.
Non evidenza di borsiti perischeletriche.
Iperintensità di segnale per edema dei tessuti molli sottocutanei posteriormente all articolazione sacro iliaca sinistra per un estensione di circa 1,8 cm.
Mi sa dire qualcosa? cosa ne pensa?