Costanti dolori articolari e sternali
Buongiorno,
Ho 30 anni e da alcuni mesi lamento, ad intermittenza casuale, dolori e parestesie (formicolii, bruciori o intorpidimento) a quasi tutte le articolazioni e muscoli.
Prevalentemente però, si presentano al torace, ginocchio/polpaccio ed avambraccio sx.
Alcune volte assieme a questi dolori si sono presentati attacchi di vertigini, parestesie alla testa, cardiopalmi ed offuscamento visivo che mi hanno portato a finire al pronto soccorso più volte.
Mi hanno fatto fare svariati esami cardiologici (holter cardiaco/pressorio, ECG, RX torace, Tilt Test, Ecocolordoppler cardiaco e dei vasi del collo) tutti negativi.
Svariati esami neurologici (RM encefalo e tronco encefalico, Tac Encefalo, EEG) tutti negativi.
Altri esami come Rachicentesi, Visita oculistica, odontoiatrica, e svariate analisi del sangue tutte negative o con esiti trascurabili (a detta dei vari specialisti).
Alla fine si erano tutti focalizza sul fatto che fosse somatizzazione ansiosa, premetto che io non sono in alcun modo una persona ansiosa, e quindi fidandomi di questa opzione ho iniziato un percorso psichiatrico (con assunzione anche di ansiolitici) che a detta loro avrebbe dovuto risolvere col tempo la sintomatologia.
Ma, sono passati 5 mesi e la situazione è invariata, i dolori restano, e restano anche le improvvise crisi di vertigini e di battiti elevati, al punto che il cardiologo mi ha prescritto delle pastiglie per controllare almeno i battiti e la pressione (risolvendo almeno questo fattore), poi finalmente sono stato mandato da un reumatologo per i dolori articolari e muscolari costanti.
Il quale dopo averli constatati durante la visita mi ha prescritto una RM torace per i dolori ed una visita neurologica per le parestesie.
Le mie domande sono due:
1) ho fatto l'RM e dice:
"L'esame documenta la presenza di alterazione di segnale dell'articolazione tra manubrio e corpo sternale caratterizzata da edema spongioso sottocorticali di entrambi i versanti articolari, piccola falda di versamento articolare ed irregolarità corticali erosive sul versante articolare del manubrio sternale.
Collateralmente, alcune piccole alterazioni focali del rachide dorsale, ancora compatibili con angiomi atipici; cisti radicolare intraforaminali bilaterali in sede dorsale"
Vorrei sapere cosa significa e come comportarmi, perché l'appuntamento con il reumatologo e fra 3 settimane.
2) Per la visita neurologica, io ne ho già effettuato 3 (1 al pronto soccorso e due private), il neurologo è quello che mi ha consigliato il reumatologo ed ora il reumatologo mi rimanda dal neurologo.
Mi sembra di essere un pacco Amazon e non capisco da chi dovrei andare...
So che sul sito non potete fornire diagnosi, vorrei solo dei consigli e dei pareri per comprendere meglio il referto o se sapete da che specialista dovrei andare, perché questa situazione fisica è sempre più invalidante, ed onestamente non so nemmeno se è la sezione giusta in cui chiedere.
In ogni caso
Ho 30 anni e da alcuni mesi lamento, ad intermittenza casuale, dolori e parestesie (formicolii, bruciori o intorpidimento) a quasi tutte le articolazioni e muscoli.
Prevalentemente però, si presentano al torace, ginocchio/polpaccio ed avambraccio sx.
Alcune volte assieme a questi dolori si sono presentati attacchi di vertigini, parestesie alla testa, cardiopalmi ed offuscamento visivo che mi hanno portato a finire al pronto soccorso più volte.
Mi hanno fatto fare svariati esami cardiologici (holter cardiaco/pressorio, ECG, RX torace, Tilt Test, Ecocolordoppler cardiaco e dei vasi del collo) tutti negativi.
Svariati esami neurologici (RM encefalo e tronco encefalico, Tac Encefalo, EEG) tutti negativi.
Altri esami come Rachicentesi, Visita oculistica, odontoiatrica, e svariate analisi del sangue tutte negative o con esiti trascurabili (a detta dei vari specialisti).
Alla fine si erano tutti focalizza sul fatto che fosse somatizzazione ansiosa, premetto che io non sono in alcun modo una persona ansiosa, e quindi fidandomi di questa opzione ho iniziato un percorso psichiatrico (con assunzione anche di ansiolitici) che a detta loro avrebbe dovuto risolvere col tempo la sintomatologia.
Ma, sono passati 5 mesi e la situazione è invariata, i dolori restano, e restano anche le improvvise crisi di vertigini e di battiti elevati, al punto che il cardiologo mi ha prescritto delle pastiglie per controllare almeno i battiti e la pressione (risolvendo almeno questo fattore), poi finalmente sono stato mandato da un reumatologo per i dolori articolari e muscolari costanti.
Il quale dopo averli constatati durante la visita mi ha prescritto una RM torace per i dolori ed una visita neurologica per le parestesie.
Le mie domande sono due:
1) ho fatto l'RM e dice:
"L'esame documenta la presenza di alterazione di segnale dell'articolazione tra manubrio e corpo sternale caratterizzata da edema spongioso sottocorticali di entrambi i versanti articolari, piccola falda di versamento articolare ed irregolarità corticali erosive sul versante articolare del manubrio sternale.
Collateralmente, alcune piccole alterazioni focali del rachide dorsale, ancora compatibili con angiomi atipici; cisti radicolare intraforaminali bilaterali in sede dorsale"
Vorrei sapere cosa significa e come comportarmi, perché l'appuntamento con il reumatologo e fra 3 settimane.
2) Per la visita neurologica, io ne ho già effettuato 3 (1 al pronto soccorso e due private), il neurologo è quello che mi ha consigliato il reumatologo ed ora il reumatologo mi rimanda dal neurologo.
Mi sembra di essere un pacco Amazon e non capisco da chi dovrei andare...
So che sul sito non potete fornire diagnosi, vorrei solo dei consigli e dei pareri per comprendere meglio il referto o se sapete da che specialista dovrei andare, perché questa situazione fisica è sempre più invalidante, ed onestamente non so nemmeno se è la sezione giusta in cui chiedere.
In ogni caso
[#1]
Gentile utente,
I sintomi da lei descritti (sia quelli prettamente muscolo-scheletrici, sia quelli cardiaci e neurologici), visti tutti gli accertamenti eseguiti negativi, potrebbero far pensare ad un disturbo noto come fibromialgia, che può presentarsi isolato (cosiddetta primaria ) o associato ad altre patologie (cosiddetta secondaria ).
Nel suo caso specifico, visto l’esito della RMN, che documenta edema osseo con anche alcune erosioni corticali, che potrebbe essere riconducibile ad una cosiddetta spondiloartrite, potrebbe trattarsi di una forma secondaria.
Cordiali saluti
I sintomi da lei descritti (sia quelli prettamente muscolo-scheletrici, sia quelli cardiaci e neurologici), visti tutti gli accertamenti eseguiti negativi, potrebbero far pensare ad un disturbo noto come fibromialgia, che può presentarsi isolato (cosiddetta primaria ) o associato ad altre patologie (cosiddetta secondaria ).
Nel suo caso specifico, visto l’esito della RMN, che documenta edema osseo con anche alcune erosioni corticali, che potrebbe essere riconducibile ad una cosiddetta spondiloartrite, potrebbe trattarsi di una forma secondaria.
Cordiali saluti
[#2]
Utente
Buongiorno,
Innanzitutto la ringrazio per la risposta e per le spiegazioni precise.
Però, se non è troppo disturbo, mi fanno sorgere altri quesiti..
Come ho già detto ho la visita reumatologica fra ben tre settimane, quindi volevo chiederle se in merito alla situazione che lei presume ci sono "atteggiamenti" che dovrei evitare? o se , meglio ancora, ce ne sono altri che potrebbero aiutarmi?
Io purtroppo per via dei sintomi citati, fra cui soprattutto le crisi vertiginose improvvise ed i cardiopalmi mi sono ritrovato costretto a fare una vita prettamente casalinga ( mi hanno ovviamente sconsigliato di guidare per esempio) con molto poco movimento, poiché sto bene solo se sto sdraiato.
E come seconda domanda volevo chiederle, secondo lei ci sono altri esami clinici che dovrei/potrei effettuare per indagare meglio la mia situazione nel mentre che aspetto queste 3 settimane? Perché la reumatologa da cui vado, per esempio, trovava molto strano che fra tutti gli specialisti che mi hanno seguito nessuno avesse prescritto degli esami per controllare la spina dorsale per controllare eventuali ernie o simili.
Visto che ho comunque 3 settimane da aspettare se c'è la possibilità di fare in questo lasso di tempo altri esami da portare alla visita penso sia utile per diminuire le tempistiche e per avere più dati da analizzare ai fini di una eventuale diagnosi.
Io intanto la ringrazio nuovamente dottore, e le auguro un buon lavoro!
Saluti,
Innanzitutto la ringrazio per la risposta e per le spiegazioni precise.
Però, se non è troppo disturbo, mi fanno sorgere altri quesiti..
Come ho già detto ho la visita reumatologica fra ben tre settimane, quindi volevo chiederle se in merito alla situazione che lei presume ci sono "atteggiamenti" che dovrei evitare? o se , meglio ancora, ce ne sono altri che potrebbero aiutarmi?
Io purtroppo per via dei sintomi citati, fra cui soprattutto le crisi vertiginose improvvise ed i cardiopalmi mi sono ritrovato costretto a fare una vita prettamente casalinga ( mi hanno ovviamente sconsigliato di guidare per esempio) con molto poco movimento, poiché sto bene solo se sto sdraiato.
E come seconda domanda volevo chiederle, secondo lei ci sono altri esami clinici che dovrei/potrei effettuare per indagare meglio la mia situazione nel mentre che aspetto queste 3 settimane? Perché la reumatologa da cui vado, per esempio, trovava molto strano che fra tutti gli specialisti che mi hanno seguito nessuno avesse prescritto degli esami per controllare la spina dorsale per controllare eventuali ernie o simili.
Visto che ho comunque 3 settimane da aspettare se c'è la possibilità di fare in questo lasso di tempo altri esami da portare alla visita penso sia utile per diminuire le tempistiche e per avere più dati da analizzare ai fini di una eventuale diagnosi.
Io intanto la ringrazio nuovamente dottore, e le auguro un buon lavoro!
Saluti,
[#3]
Gentilissimo,
Purtroppo, a distanza e senza poterla visitare, posso giusto limitarmi a darle qualche indicazione generale per i pazienti con spondiloartrite (nel caso in cui venisse posta la diagnosi).
In generale, è fondamentale da un punto di comportamentale interrompere l’abitudine tabagica (qualora fumasse), calare di peso, fare attività fisica regolare (sia isometrica che non, il nuoto ad esempio è consigliato).
Da un punto di vista invece diagnostico, in generale nei pazienti con spondiloartrite si è soliti chiede almeno degli ematochimici standard comprensivi di indici di infiammazione (PCR, VES) ed esame urine, una radiografia del bacino e della colonna vertebrale e, se lombalgia, anche una RMN del bacino per valutazione delle sacro-iliache; spesso inoltre, soprattutto in caso di dubbi sulla diagnosi, viene richiesto anche un esame genetico che si chiama tipizzazione HLA B.
Chiaramente tutto questo deve essere calato nell’ambito di una valutazione clinica complessiva, per decidere eventuali altri accertamenti da fare.
Cordiali saluti
Purtroppo, a distanza e senza poterla visitare, posso giusto limitarmi a darle qualche indicazione generale per i pazienti con spondiloartrite (nel caso in cui venisse posta la diagnosi).
In generale, è fondamentale da un punto di comportamentale interrompere l’abitudine tabagica (qualora fumasse), calare di peso, fare attività fisica regolare (sia isometrica che non, il nuoto ad esempio è consigliato).
Da un punto di vista invece diagnostico, in generale nei pazienti con spondiloartrite si è soliti chiede almeno degli ematochimici standard comprensivi di indici di infiammazione (PCR, VES) ed esame urine, una radiografia del bacino e della colonna vertebrale e, se lombalgia, anche una RMN del bacino per valutazione delle sacro-iliache; spesso inoltre, soprattutto in caso di dubbi sulla diagnosi, viene richiesto anche un esame genetico che si chiama tipizzazione HLA B.
Chiaramente tutto questo deve essere calato nell’ambito di una valutazione clinica complessiva, per decidere eventuali altri accertamenti da fare.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Buongiorno,
La ringrazio nuovamente per la risposta e mi scuso per il ritardo della mia, ma mi ero perso la notifica.
Per quanto riguarda gli esami ematochimici che lei cita li ho effettuati già tutti, (ves , PCR e urine, mi hanno fatto fare persino la coltura delle urine nelle 24h) tutti negativi, l'unico valore al limite ma comunque nel range sono i Globuli rossi nelle urine ad 11.
Per quanto riguarda la lombalgia di cui parla, so che a distanza non è possibile dirlo, ma in effetti ho molto spesso un dolore costante al fianco sinistro basso a volte anteriore ed a volte posteriore che dura anche delle ore e si irradia spesso all'anca, già paventato a vari medici e specialisti i quali però lo hanno sempre ricondotto ad un dolore somatizzato, cosa che personalmente non credo.
Proverò comunque a proporre al mio medico di base gli esami che lei mi consiglia, in modo da poter dare altri dati chiari al reumatologo.
Per quanto riguarda i consigli sullo stile di vita invece, proverò a cercare di fare degli esercizi in una zona sicura in modo che se debba avere delle crisi io possa riprendermi in fretta e senza rischi. Per il resto non sono un fumatore e ne un bevitore accanito, ultimamente ho preso un po' di kg complice la situazione degli ultimi mesi ed il mio nuovo lavoro degli ultimi due anni ,molto sedentario. Non sono riuscito a ritagliare molto tempo per l'attività fisica. Ma prima , per 12 anni sono stato un atleta agonista, proverò a tornare ad esercitarmi in maniera regolare.
La ringrazio nuovamente, proverò a farle sapere cosa dice il mio medico a breve,
Nel mentre le auguro un buon lavoro ed un buon fine settimana.
Saluti,
La ringrazio nuovamente per la risposta e mi scuso per il ritardo della mia, ma mi ero perso la notifica.
Per quanto riguarda gli esami ematochimici che lei cita li ho effettuati già tutti, (ves , PCR e urine, mi hanno fatto fare persino la coltura delle urine nelle 24h) tutti negativi, l'unico valore al limite ma comunque nel range sono i Globuli rossi nelle urine ad 11.
Per quanto riguarda la lombalgia di cui parla, so che a distanza non è possibile dirlo, ma in effetti ho molto spesso un dolore costante al fianco sinistro basso a volte anteriore ed a volte posteriore che dura anche delle ore e si irradia spesso all'anca, già paventato a vari medici e specialisti i quali però lo hanno sempre ricondotto ad un dolore somatizzato, cosa che personalmente non credo.
Proverò comunque a proporre al mio medico di base gli esami che lei mi consiglia, in modo da poter dare altri dati chiari al reumatologo.
Per quanto riguarda i consigli sullo stile di vita invece, proverò a cercare di fare degli esercizi in una zona sicura in modo che se debba avere delle crisi io possa riprendermi in fretta e senza rischi. Per il resto non sono un fumatore e ne un bevitore accanito, ultimamente ho preso un po' di kg complice la situazione degli ultimi mesi ed il mio nuovo lavoro degli ultimi due anni ,molto sedentario. Non sono riuscito a ritagliare molto tempo per l'attività fisica. Ma prima , per 12 anni sono stato un atleta agonista, proverò a tornare ad esercitarmi in maniera regolare.
La ringrazio nuovamente, proverò a farle sapere cosa dice il mio medico a breve,
Nel mentre le auguro un buon lavoro ed un buon fine settimana.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 26/01/2024.
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