Connettivite indifferenziata, per piacere
Salve, buongiorno dottori.
Vi scrivo per mia sorella di anni 28.
Da un anno gli è stata diagnosticata una connettivite indifferenziata, mediante varie tipologie di esami.
Per un anno in cura con Plaquenil, da poco sostituito con Methotrexate a causa della parziale inefficacia del primo.
Volevo chiedervi una cosa, ho sentito e letto più volte che si stanno scoprendo farmaci biologici molto efficaci per le più disparate malattie autoimmuni, ce ne sono per caso anche per la connettivite indifferenziata?
Se si, mi sapreste indicare in Italia qualche centro ospedaliero dove si usano?
Grazie
Vi scrivo per mia sorella di anni 28.
Da un anno gli è stata diagnosticata una connettivite indifferenziata, mediante varie tipologie di esami.
Per un anno in cura con Plaquenil, da poco sostituito con Methotrexate a causa della parziale inefficacia del primo.
Volevo chiedervi una cosa, ho sentito e letto più volte che si stanno scoprendo farmaci biologici molto efficaci per le più disparate malattie autoimmuni, ce ne sono per caso anche per la connettivite indifferenziata?
Se si, mi sapreste indicare in Italia qualche centro ospedaliero dove si usano?
Grazie
Gentile utente,
Al momento, non esistono farmaci biologici sviluppati appositamente per la connettivite indifferenziata. Allo stesso tempo, però, nemmeno methotrexato è di fatto un farmaco nato per questa condizione, ma che può essere utilizzato a seconda del diverso coinvolgimento d’organo (es. artrite in corso di connettivite indifferenziata).
Allo stesso modo, a seconda del coinvolgimento d’organo prevalente (ad es. polmonare, oppure articolare non responsivo al methotrexate, e così via), sono utilizzabili farmaci biologici anche in corso di connettivite indifferenziata. Tuttavia, in casi come questi, nella maggior parte dei casi la connettivite si è differenziata verso una forma ben definita (ad es. sclerosi sistemica, lupus ).
Al momento, non esistono farmaci biologici sviluppati appositamente per la connettivite indifferenziata. Allo stesso tempo, però, nemmeno methotrexato è di fatto un farmaco nato per questa condizione, ma che può essere utilizzato a seconda del diverso coinvolgimento d’organo (es. artrite in corso di connettivite indifferenziata).
Allo stesso modo, a seconda del coinvolgimento d’organo prevalente (ad es. polmonare, oppure articolare non responsivo al methotrexate, e così via), sono utilizzabili farmaci biologici anche in corso di connettivite indifferenziata. Tuttavia, in casi come questi, nella maggior parte dei casi la connettivite si è differenziata verso una forma ben definita (ad es. sclerosi sistemica, lupus ).

Utente
Ho capito Dottore lei è stato chiarissimo. Infatti le "manifestazioni" del caso sono proprio articolari . Le faccio una domanda un po' retorica,ma che preferisco ugualmente fare, so' che si tratta di una situazione complessa da gestire ma non esistono alternative al Methotrexate meno dannose? So' di gente a cui questo farmaco ha creato non pochi problemi al fegato
Gentile,
Per le manifestazioni articolari, quando il plaquenil non è sufficiente, il methotrexato è il farmaco di prima scelta; non esistono, in tale ambito, farmaci con un profilo di tossicità più basso.
In ogni caso non si spaventi: il methotrexato è un farmaco su cui i reumatologi hanno lunghissima esperienza, per cui se assunto come si deve e se vengono controllati regolarmente gli esami del sangue, non c’è motivo di preoccuparsi.
Per le manifestazioni articolari, quando il plaquenil non è sufficiente, il methotrexato è il farmaco di prima scelta; non esistono, in tale ambito, farmaci con un profilo di tossicità più basso.
In ogni caso non si spaventi: il methotrexato è un farmaco su cui i reumatologi hanno lunghissima esperienza, per cui se assunto come si deve e se vengono controllati regolarmente gli esami del sangue, non c’è motivo di preoccuparsi.

Utente
Tutto chiaro dottore,un ultimo dubbio è: una terapia cortisonica di lunga durata non potrebbe essere un trattamento possibile?
Gentile,
Tra le terapia immunomodulanti/immunosoppressive, il cortisone è quella di gran lunga con più effetti collaterali.
Tra le terapia immunomodulanti/immunosoppressive, il cortisone è quella di gran lunga con più effetti collaterali.

Utente
Dottore buonasera,una curiosità,un mio parente affetto da Morbo di Crohn assume come immunosoppressore l'Azatioprina.
Potrebbe essere anche quest'ultima una valida terapia anche per la connettivite indifferenziata?
Potrebbe essere anche quest'ultima una valida terapia anche per la connettivite indifferenziata?
Gentile,
No, l’azatioprina non trova generalmente spazio nel trattamento della connettivite indifferenziata e, soprattutto, nelle manifestazioni articolari di malattia.
No, l’azatioprina non trova generalmente spazio nel trattamento della connettivite indifferenziata e, soprattutto, nelle manifestazioni articolari di malattia.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.1k visite dal 22/11/2023.
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