Spondiloartrite ed opzioni terapeutiche
Buongiorno Dottori.
Ho avuto una diagnosi di spondiloartrite (con HLAB27 positivo, mentre altri valori come prot. c reattiva e Ves sono sempre stati normali) nel settembre del 2022.
Non tollerando a livello intestinale nessun fans mi hanno prescritto adalimumab 40 mg ogni 2 settimane che ho preso da settembre 2022 a settembre 2023.
Ho avuto solo un parziale beneficio dall'assunzione del farmaco ed è quindi in programma la sostituzione della terapia.
Escluso un inibitore dell'interleuchina 17 per dei problemi che ho a livello intestinale, dovrebbero prescrivermi un Jak inibitore.
Ho però timore degli effetti collaterali più gravi a lungo termine del farmaco e mi chiedevo se invece una terapia con plasma arricchito di piastrine fatta nelle articolazioni dove ho dolore (gomiti, polsi, caviglie/zona plantare) possa essere utile.
O magari un'altra terapia farmacologica che fin qua non è sta considerata. Sulfasalazina?
Aggiungo esito di alcuni esami per un quadro più chiaro.
->RMN rachide cervicale marzo 2023: Discreti fenomeni di spondilo-unco artrosi nel tratto compreso tra C4 e C7.
Protrusione tra C3 e C4, tra C4 e C5, tra C5 e C6 (con impronta del sacco durale) e tra C6 e C7.
Normale intensità di segnale del midollo cervicale.
-> ecografia osteorticolare fatta ad aprile 2023.
(PD= Power Doppler)
-Polsi (minima alterazione profilo osseo a dx),
-gomiti (piccoli entesofiti epicondilo mediale sx con PD assente),
-caviglie (lieve distensione articolare tibio-tarsica dx, PD negativo)
- retropiede (ispessimento tendine achilleo dx ed alterazioni del profilo osseo all'inserzione.
Aspetti erosivi, in assenza di PD, come da entesopatia cronica.
Entesofiti minimi anche a livello del tendine achilleo sx.
Fascia plantare bilaterale nei limiti)
Resto in attesa di Vs. riscontro
Saluti
Ho avuto una diagnosi di spondiloartrite (con HLAB27 positivo, mentre altri valori come prot. c reattiva e Ves sono sempre stati normali) nel settembre del 2022.
Non tollerando a livello intestinale nessun fans mi hanno prescritto adalimumab 40 mg ogni 2 settimane che ho preso da settembre 2022 a settembre 2023.
Ho avuto solo un parziale beneficio dall'assunzione del farmaco ed è quindi in programma la sostituzione della terapia.
Escluso un inibitore dell'interleuchina 17 per dei problemi che ho a livello intestinale, dovrebbero prescrivermi un Jak inibitore.
Ho però timore degli effetti collaterali più gravi a lungo termine del farmaco e mi chiedevo se invece una terapia con plasma arricchito di piastrine fatta nelle articolazioni dove ho dolore (gomiti, polsi, caviglie/zona plantare) possa essere utile.
O magari un'altra terapia farmacologica che fin qua non è sta considerata. Sulfasalazina?
Aggiungo esito di alcuni esami per un quadro più chiaro.
->RMN rachide cervicale marzo 2023: Discreti fenomeni di spondilo-unco artrosi nel tratto compreso tra C4 e C7.
Protrusione tra C3 e C4, tra C4 e C5, tra C5 e C6 (con impronta del sacco durale) e tra C6 e C7.
Normale intensità di segnale del midollo cervicale.
-> ecografia osteorticolare fatta ad aprile 2023.
(PD= Power Doppler)
-Polsi (minima alterazione profilo osseo a dx),
-gomiti (piccoli entesofiti epicondilo mediale sx con PD assente),
-caviglie (lieve distensione articolare tibio-tarsica dx, PD negativo)
- retropiede (ispessimento tendine achilleo dx ed alterazioni del profilo osseo all'inserzione.
Aspetti erosivi, in assenza di PD, come da entesopatia cronica.
Entesofiti minimi anche a livello del tendine achilleo sx.
Fascia plantare bilaterale nei limiti)
Resto in attesa di Vs. riscontro
Saluti
[#1]
Gentile,
Con i limiti di un consulto fatto per via telematica, le segnalo che:
- se vi è interessamento assiale (quindi della schiena), anti-TNF (come adalimumab), anti-IL17 o JAK inibitori sono gli unici farmaci attualmente approvati ed efficaci
- se vi è un interessamento articolare periferico (mani, polsi, ginocchia ) può essere utile la sulfasalazina, che invece non trova spazio nel coinvolgimento assiale.
Per quanto riguarda le infiltrazioni con plasma ricco di piastrine, non vi sono prove che funzioni sull’artrite.
Discuta attentamente le varie opzioni col suo Reumatologo di fiducia, e vedrà che insieme troverete la soluzione migliore per lei.
Con i limiti di un consulto fatto per via telematica, le segnalo che:
- se vi è interessamento assiale (quindi della schiena), anti-TNF (come adalimumab), anti-IL17 o JAK inibitori sono gli unici farmaci attualmente approvati ed efficaci
- se vi è un interessamento articolare periferico (mani, polsi, ginocchia ) può essere utile la sulfasalazina, che invece non trova spazio nel coinvolgimento assiale.
Per quanto riguarda le infiltrazioni con plasma ricco di piastrine, non vi sono prove che funzioni sull’artrite.
Discuta attentamente le varie opzioni col suo Reumatologo di fiducia, e vedrà che insieme troverete la soluzione migliore per lei.
[#2]
Utente
Grazie per la risposta.
ll fatto è che il reumatologo da cui vado non parla con me delle opzioni terapeutiche (anche se sono stato da lui privatamente).
Si riunisce con i colleghi (lavora in un reparto di reumatologia di un grande ospedale) poi quando io mi presento per la visita in ospedale mi consegnano i farmaci e sento due parole da un altro medico (ogni volta è un medico diverso che non sa neanche chi sono).
Tra l'altro ho controllato e ho scoperto di aver preso in passato la melasazina che mi aveva dato dolori intestinali e diarrea. Quindi anche la sulfalasazina non è un opzione.
Avendo escluso anche gli anti-IL17 rimangono solo i JAK inibitori con tutti i seri effetti collaterali che si portano dietro.
Mi sento abbandonato in sostanza.
ll fatto è che il reumatologo da cui vado non parla con me delle opzioni terapeutiche (anche se sono stato da lui privatamente).
Si riunisce con i colleghi (lavora in un reparto di reumatologia di un grande ospedale) poi quando io mi presento per la visita in ospedale mi consegnano i farmaci e sento due parole da un altro medico (ogni volta è un medico diverso che non sa neanche chi sono).
Tra l'altro ho controllato e ho scoperto di aver preso in passato la melasazina che mi aveva dato dolori intestinali e diarrea. Quindi anche la sulfalasazina non è un opzione.
Avendo escluso anche gli anti-IL17 rimangono solo i JAK inibitori con tutti i seri effetti collaterali che si portano dietro.
Mi sento abbandonato in sostanza.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 867 visite dal 08/11/2023.
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