Adenocarcinoma al fegato e radioterapia
Gentile dottore,
a mia madre Adelia recentemente è stato diagnosticato un adenocarcinoma al fegato. Ha 78 anni e problemi circolatori (12 anni fa è stata operata d'urgenza per un trombo alla vena Safena). Da un mese circa ha perso peso, è inappetente, debole.
I medici dell'ospedale che l'ha in cura sconsigliano l'intervento chirurgico e propendono per la radioterapia.
Le scrivo per sapere la qualità della vita di un paziente che si sottopone a questo trattamento, ovvero i sintomi fisici ad esso conseguenti.
Vorrei essere in grado di valutare lo stress psico-fisico a cui sarebbe sottoposta per poter decidere assieme a lei se ne vale la pena. Di quanto c'è speranza di allungare la vita sottoponendovisi?
A quali scompensi andrà incontro?
La ringraziamo anticipatamente per l'attenzione accordataci.
In attesa di risposta, Le porgo i miei più cordiali saluti
Adelia e Luigina
a mia madre Adelia recentemente è stato diagnosticato un adenocarcinoma al fegato. Ha 78 anni e problemi circolatori (12 anni fa è stata operata d'urgenza per un trombo alla vena Safena). Da un mese circa ha perso peso, è inappetente, debole.
I medici dell'ospedale che l'ha in cura sconsigliano l'intervento chirurgico e propendono per la radioterapia.
Le scrivo per sapere la qualità della vita di un paziente che si sottopone a questo trattamento, ovvero i sintomi fisici ad esso conseguenti.
Vorrei essere in grado di valutare lo stress psico-fisico a cui sarebbe sottoposta per poter decidere assieme a lei se ne vale la pena. Di quanto c'è speranza di allungare la vita sottoponendovisi?
A quali scompensi andrà incontro?
La ringraziamo anticipatamente per l'attenzione accordataci.
In attesa di risposta, Le porgo i miei più cordiali saluti
Adelia e Luigina
[#1]
Bisogna conoscere le dimensioni e la sede della lesione, in primis. Infatti il fegato ha una tolleranza limitata alle radiazioni. Dopo una certa dose su tutto il volume epatico(30Gy) insorge una sindrome(RILD=Radiation Induced Liver Disease) con deperimento della funzionalità epatica.
In sostanza è possibile irradiare il fegato ma con le adeguate precauzioni del caso e solo se davvero, il rapporto rischi/benefici, lo consente(piccoli volumi, prognosi lunga, ecc).
Questi sono comunque fattori che deve valutare lo specialista che vi segue.
Cordialmente
In sostanza è possibile irradiare il fegato ma con le adeguate precauzioni del caso e solo se davvero, il rapporto rischi/benefici, lo consente(piccoli volumi, prognosi lunga, ecc).
Questi sono comunque fattori che deve valutare lo specialista che vi segue.
Cordialmente
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#2]
Ex utente
Gentile dott. Alongi,
La ringraziamo entrambe per la cortese risposta.
In questi giorni gli specialisti dell'ospedale che ha in cura mia madre hanno deciso di non iniziare la radioterapia e di praticare al suo posto l'infusione di chemioterapici nell'arteria epatica tramite catetere.
Probabilmente a causa della estensione dell'adenocarcinoma, come accennava Lei nel consulto.
Ancora grazie per la disponibilità
Cordiali saluti
Adelia e Luigina
La ringraziamo entrambe per la cortese risposta.
In questi giorni gli specialisti dell'ospedale che ha in cura mia madre hanno deciso di non iniziare la radioterapia e di praticare al suo posto l'infusione di chemioterapici nell'arteria epatica tramite catetere.
Probabilmente a causa della estensione dell'adenocarcinoma, come accennava Lei nel consulto.
Ancora grazie per la disponibilità
Cordiali saluti
Adelia e Luigina
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.9k visite dal 17/08/2009.
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