Carcinoma a cellule squamose polmone

Salve! Mi chiamo Roberta e scrivo per chiedere un consulto per mio padre. A febbraio è stata fatta la prima tac che ha aperto la strada, in seguito a broncoscopia e pet (suv max 18.4) per la diagnosi di carcinoma squamoso pomonare destro ben differenziato. La malattia è localmente avanzata, riporto solo l'esito dell'ultima tac in quanto non ci sono altri referti significativi (encefalo, collo, addome superiore).
Tac eseguita il 15/05/19
Modico incrementodella lesione ilare-parailare inferiore destra, oggi di circa 5,5 cm che riduce parzialmente il calibro del bronco principale, del bronco lobare superiore e infiltra l'intermedio e le diramazioni della piramide basale con atalettasia del lobo medio.
Tale tessuto infiltra la vena polmonare inferiore destra ed è indissociabile dall'atrio e dal tronco principale arteria polmonare di sinistra e circonda l'arteria polmonare per il lobo inferiore; giunge a contatto con la parete laterale dell'esofago senza franchi segni di infiltrazione.
Incremento dell'adensamento parenchimale polmonare nel LID di circa 6 cm indissociabile dalla massa ilare.
Stabile il nodulo parenchimale nel LIS anche rispetto al precedente esame del 6/02/18, in prima ipotesi non sospetto.
Non franche adenopatie mediastiniche e ilari a sinistra.
Minimo versamento pleurico febbre.

Il paziente è stato avviato a 3 cicli di chemioterapia neoadiuvante con cisplatino e gemcitabina presso l'ospedale di Avellino, al termine dei quali eseguirà tac total body per rivalutare l'intervento di pneumonectomia destra, presso l'IEO di Milano.

Prima di iniziare la chemioterapia aveva forti dolori toracici a destra, tosse tenuta a bada con paracodina e frequenti episodi di febbre e infezioni ricorrenti curate con antibiotico. Appena ha iniziato i cicli di CT si è sentito subito meglio, ha ripreso ad andare in bici, riesce a dormire anche sul lato destro e a pancia in su mentre prima dormiva solo sul lato sinistro ed ha abbandonato anche la paracodina. La settimana prossima abbiamo il controllo con la TAC. Mi chiedevo, data la situazione, se non si arrivasse mai ad un intervento sarebbe possibile avviare un trattamento radioterapico? C'è possibilità che possa essere radicale? Ci si potrebbe avvalere della stereotassica? Ho sempre sperato nell'intervento, quindi non ho mai preso informazioni in questo campo...ma ora non vorrei perdere altro tempo prezioso.
Grazie mille
Roberta
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Bisogna vedere le immagini post-trattamento chemioterapico, valutare le condizioni generali, etc. Mi pare sia seguito al meglio in un Istituto di riferimento. Quindi si affidi pure a loro per eventuali valutazioni sulla radioterapia eventuale.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)