Effetti collaterali da radioterapia

Mia madre ha 59 anni ed è stata operata di tumore al seno nella primavera del 2008.
DIAGNOSI:
Carcinoma duttale in situ del quadrante equatoriale est della mammella DX di grado intermedio con aspetti cribriformi e solidi associati a microcalcificazioni intraluminali. Si documentano multipli microfocolai neoplastici aventi una estensione totale approssimativa di cm. 1 nel contesto di involuzione adiposa parenchimale. In + punti il limite chirurgico aureolare cade a mm 2,3 dalla neoplasia, ampiamente liberi i rimanenti limiti e gli estremi. Cute sovrastante indenne.
REPERTO MACROSCOPICO:
quadrante mammario comprendente il rivestimento cutaneo a losanga di cm 3 x 0,5 pervenuto con punto di repere costituito da filo di sutura annodato indicante il margine aureolare e sottostante tessuto fibroadiposo di cm 8 in spessore. Al taglio si documenta una diffusa involuzione adiposa del parenchima mammario comprendente una limitata area di consistenza aumentata avente un diametro di 5 mm.
(1-6) prelievi seriati dell'area comprendente il limite chirurgico aureolare 6 P.
(7) piano profondo 1P.
(8) un estremo 1P. (9) altro estremo 1P (10) cute sovrastante 1P. (12) estremi 2P.
PARAMETRI BIOLOGICI:
recettori estrogeni ER-1D5:85%
recettori progestinici PgR-636:80%.
Aggiungo che dopo l'intervento chirurgico ha effettuato 25 cicli di radioterapia (agosto) e fino a novembre non ha avuto problemi rilevanti, tranne l'arrossamento della parte trattata, che ha alleviato con l'utilizzo di creme idratanti (Vea e prodotti simili). A novembre sono insorti i primi dolori al seno destro, dolori abbastanza interni + zona del capezzolo che gli hanno impedito di dormire per parecchie notti. Al tatto la parte irradiata sotto la cute è molto dura, simile al cartone. Abbiamo interpellato il medico di famiglia che ha diagnosticato una mastite, ed ha prescritto un antibiotico. Dopo l'antibiotico nessun miglioramento significativo. Abbiamo interpellato la radioterapista che ha consigliato di applicare abbondante crema idratante e antinfiammatorio, ma di considerare il disturbo al seno come un effetto collaterale della radioterapia e che ne avrà ciclicamente per qualche anno! Nessun approfondimento diagnostico, nessun altro rimedio. In un forum ho sentito parlare di possibile fibrosi dei tessuti molli dovuta alla radioterapia e che questa fibrosi potrebbe diventare anche molto pericolosa oltre che fastidiosa e dolorosa, quindi vi chiedo come posso escludere o accertare questa possibilità, con quali esami e soprattutto la vostra opinione in merito. Aggiungo che ad oggi c'è stato un leggero miglioramento nei due giorni successivi alla sospensione dell'antinfiammatorio (dopo 12 gg ha dovuto sospenderlo per problemi di sonnolenza e vertigini), poi il dolore è tornato quasi come prima e mia madre riferisce in questo ultimo periodo anche una sensazione di "fermento" in entrambe i seni.
Si deve rassegnare e limitarsi ad applicare solo una crema idratante o è il caso di approfondire?
Grazie
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Carissima Signora,
verosimilmente trattasi di mastite acuta, da raggi o latente post-operatoria e acuita dalla radioterapia.
La fibrosi è un processo tardivo di indurimento e retrazione del tessuto mammario irradiato, ma di solito può essere associato ad un senso di peso o di indolenzimento blando, più evidente al tatto.
I sintomi che invece riferisce sono sostanzialmente afferibili ad un processo acuto: antinfiammatori di tipo cortisonico e antibiotici possono essere indicati. Ma se ci fosse un versamento liquido o altro, si vede con l'ecografia mammaria e con un esame obiettivo che via internet naturalmente non è fattibile.
E' necessario pertanto visitare la paziente e il senologo è la figura specialistica più adeguata per esami strumentali quali ecografie o indagini più sepcifiche non oncologiche.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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Utente
Utente
GENTILE DOTTORE, IN QUESTI GIORNI IL DOLORE E IL FASTIDIO SI SONO CALMATI MA NON SONO SCOMPARSI.
SEGUIRO' IL SUO CONSIGLIO E LA CONTATTERO' DOPO IL PARERE E LE INDAGINI DIAGNOSTICHE DEL SENOLOGO

LA RINGRAZIO TANTISSIMO
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Utente
Utente
Gentile dott. Alongi, il dolore è ricomparso così visto che mia madre aveva già programmato una visita con la radioterapista ha voluto fare un tentativo in questa direzione.
La radioterapista ha notato un leggero miglioramento della zona irradiata, ma ha notato anche che è ancora presente (sono passati quasi 5 mesi dal termine della radioterapia) una zona infiammata, che probabilmente è il problema.
Dalla visita sarebbe emerso che se i danni ai tessuti sono un effetto collaterale abbastanza comune, il perdurare dell'infiammazione nonostante l'antibiotico iniziale e l'antinfiammatorio poi è meno comune, non ha ritenuto comunque di dover fare ulteriori indagini... Così la dottoressa ha prescritto a mia madre un farmaco antinfiammatorio: il Danzen. Dopo 3/4 giorni di assunzione, mia madre riferisce che il dolore e il fastidio sono calati della metà.

Sono sollevato dal fatto che risponda positivamente all'antinfiammatorio, ma le farei fare comunque, come da suo consiglio, una visita senologica. Lei pensa sia ancora opportuno approfondire oppure il quadro che le ho dato le sembra diverso rispetto al precedente? La ringrazio
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Utente
Utente
Questa sera ho scoperto che da ieri ha ancora gli stessi dolori di prima. Anche questo antinfiammatorio ha avuto effetto solo per brevissimo tempo, l'infiammazione e il capezzolo violaceo sono ancora presenti...
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