Ma e' stata gia'prescritta radioterapia a tutto l'encefalo potenza 40gy n
gent.mi medici specialisti
mio padre ha 68anni pesa 45 kg e a giugno e' stato operato d'urgenza al lobo frontale sinistro x linfoma di non hockin LNH primitivo celebrale cm3 grandi cellule con asportazione totale.
dopo 1 mese e' stato trasferito al reparto di ematologia ha superato n.5 kemio con 4 endorachidi(IT medicata) rispettivamente nel settimo giorno negli ultimi trattamenti.
kemio:HD-MTX e VCR(MTX 3.5gr/mq).
i risultati sono stati eccellenti infatti ha ripreso lucidità e mobilita' sino a tornare autonomo e recuperare qualita' della vita.
sono comunque coscente che le sue condizioni sono gravissime.
ultima kemio il 3 dicembre con dimissini da ospedale il 5.
per un qui pro quo il day hospital non aveva ricevuto istruzioni dal reparto di ematologia sull'avvenuta fine del trattamento kemioterapico e ne ha avuto tardiva comunicazione solo il 22 dicembre
x cui non e' stata fatta ne' risonanza ne' visita neurologica(fissate a meta' gennaio), ma e' stata gia'prescritta radioterapia a tutto l'encefalo potenza 40GY n.5 sedute al giorno per 4 settimane(non sono medico vi scrivo quello che mi hanno detto alla prima visita in radioterapia x la tac di centratura).
qualche domanda:
1)sono stata allertata sulla scarza funzionalita' del nostro reparto di radioterapia(macchinari vecchissimi, personale tecnico non preparato...i pazienti di ematologia fuggono tutti a chieti o milano)...potete indicarmi i centri di eccellenza in abruzzo o nel lazio o in italia x questa tipologia di radio che papa dovra' affrontare
2)non e' presto per i medici stabilire radio e quanntita' di raggi senza un riscontro con RM dello stato attuale del linfoma?
3)sono stata allertata sui rischi di perdita di lucudita' totale di questo tipo di radio...sono reali?tanto gravi?quali?
4)nel nostro stato della malattia la radio e' valida?guarirebbe il linfoma? o e' solo un pagliativo e un accanimento terapeutico?
4) se decido di non fare la radio e di affidarmi al destino permetto a mio padre di vivere lucido..e tranquillo...che rischi di recidiva ci sono? dopo quanto tempo?
razie in anticipo x le vs risposte
mio padre ha 68anni pesa 45 kg e a giugno e' stato operato d'urgenza al lobo frontale sinistro x linfoma di non hockin LNH primitivo celebrale cm3 grandi cellule con asportazione totale.
dopo 1 mese e' stato trasferito al reparto di ematologia ha superato n.5 kemio con 4 endorachidi(IT medicata) rispettivamente nel settimo giorno negli ultimi trattamenti.
kemio:HD-MTX e VCR(MTX 3.5gr/mq).
i risultati sono stati eccellenti infatti ha ripreso lucidità e mobilita' sino a tornare autonomo e recuperare qualita' della vita.
sono comunque coscente che le sue condizioni sono gravissime.
ultima kemio il 3 dicembre con dimissini da ospedale il 5.
per un qui pro quo il day hospital non aveva ricevuto istruzioni dal reparto di ematologia sull'avvenuta fine del trattamento kemioterapico e ne ha avuto tardiva comunicazione solo il 22 dicembre
x cui non e' stata fatta ne' risonanza ne' visita neurologica(fissate a meta' gennaio), ma e' stata gia'prescritta radioterapia a tutto l'encefalo potenza 40GY n.5 sedute al giorno per 4 settimane(non sono medico vi scrivo quello che mi hanno detto alla prima visita in radioterapia x la tac di centratura).
qualche domanda:
1)sono stata allertata sulla scarza funzionalita' del nostro reparto di radioterapia(macchinari vecchissimi, personale tecnico non preparato...i pazienti di ematologia fuggono tutti a chieti o milano)...potete indicarmi i centri di eccellenza in abruzzo o nel lazio o in italia x questa tipologia di radio che papa dovra' affrontare
2)non e' presto per i medici stabilire radio e quanntita' di raggi senza un riscontro con RM dello stato attuale del linfoma?
3)sono stata allertata sui rischi di perdita di lucudita' totale di questo tipo di radio...sono reali?tanto gravi?quali?
4)nel nostro stato della malattia la radio e' valida?guarirebbe il linfoma? o e' solo un pagliativo e un accanimento terapeutico?
4) se decido di non fare la radio e di affidarmi al destino permetto a mio padre di vivere lucido..e tranquillo...che rischi di recidiva ci sono? dopo quanto tempo?
razie in anticipo x le vs risposte
[#1]
Caro utente cerco di rispondere ai suoi quesiti con ordine:
1) il centro di RT di Chieti è rinomato per la presenza del suo direttore. Non le so dire sulle apparecchiature. A Roma le consiglio la Cattolica o il Regina Elena. A Terni c'è un buon centro. Le cito solo quelli che conosco casualmente ma in ogni caso questo tipo di trattamento (panencefalico) non necessita grandi tecnologie ed è fattibile dovunque.
2)Le dosi sono standard e vanno dai 40 ai 45 Gy (di solito fino a 36 Gy comprendendo il III posteriore degli occhi e la seconda vertebra cervicale, e poi fino a 40-45 sul campo ridotto) e seguono dei protocolli specifici, di consueto poco flessibili per queste patologie meno frequenti o poco soggetti a modifiche personali del medico.
Comunque una RMN può essere utile per eventuali sovradosaggi sulle sedi ancora attive.
3)I rischi li può conoscere solo chi vi ha seguito e conosce i dati del caso bel dattaglio. in condizioni standard la radioterapia a queste dosi non comporta comunemente perdite di coscienza, mentre sono frequenti le turbe dello stato di lucidità,la cefalea, i disturbi visivi, dettati dal possibile edema cerebrale.
4)Il rischio di recidiva sussiste, in assenza della RT di completamento dopo la chemioterapia, sebbene non mi sento di quantificarlo, non conoscendo i dettagli ed essendo le statistiche molto variabili.
Alcune riportano con la chemioterapia un tasso di risposta completa del 50% e con la Rt dopo la chemio fino all'80%(RTOG 93-10 study). Comunque dopo i 60 anni si può valutare, dopo risposta completa alla chemio, di spostare l'inizio della Rt solo per salvataggio, cioè in caso di ripresa.
Quindi il caso è complesso e va valutato da chi vi segue secondo i protocolli applicati.
1) il centro di RT di Chieti è rinomato per la presenza del suo direttore. Non le so dire sulle apparecchiature. A Roma le consiglio la Cattolica o il Regina Elena. A Terni c'è un buon centro. Le cito solo quelli che conosco casualmente ma in ogni caso questo tipo di trattamento (panencefalico) non necessita grandi tecnologie ed è fattibile dovunque.
2)Le dosi sono standard e vanno dai 40 ai 45 Gy (di solito fino a 36 Gy comprendendo il III posteriore degli occhi e la seconda vertebra cervicale, e poi fino a 40-45 sul campo ridotto) e seguono dei protocolli specifici, di consueto poco flessibili per queste patologie meno frequenti o poco soggetti a modifiche personali del medico.
Comunque una RMN può essere utile per eventuali sovradosaggi sulle sedi ancora attive.
3)I rischi li può conoscere solo chi vi ha seguito e conosce i dati del caso bel dattaglio. in condizioni standard la radioterapia a queste dosi non comporta comunemente perdite di coscienza, mentre sono frequenti le turbe dello stato di lucidità,la cefalea, i disturbi visivi, dettati dal possibile edema cerebrale.
4)Il rischio di recidiva sussiste, in assenza della RT di completamento dopo la chemioterapia, sebbene non mi sento di quantificarlo, non conoscendo i dettagli ed essendo le statistiche molto variabili.
Alcune riportano con la chemioterapia un tasso di risposta completa del 50% e con la Rt dopo la chemio fino all'80%(RTOG 93-10 study). Comunque dopo i 60 anni si può valutare, dopo risposta completa alla chemio, di spostare l'inizio della Rt solo per salvataggio, cioè in caso di ripresa.
Quindi il caso è complesso e va valutato da chi vi segue secondo i protocolli applicati.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 02/01/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.