Carcinoma tubulare
Gent.mi,
sottoposta a quadrantectomia questo è il risultato istologico: Carcinoma invasivo tubulare (0,5 cm). Grado di differenziazione tumorale secondo Scarff-Bloom Richardson: gt1, gn1, gm1; G-I di tre gradi. Asportato solo linfonodo sentinella risultato negativo.
Il mio dubbio è legato alla radioterapia successivamente prospettata, materia di discussione e litigio fra i medici del centro di senologia presso cui sono in cura. Tre le posizioni: radiologo oncologo propone nessuna radioterapia, chirurgo senologo radioterapia standard di 5/6 settimane, oncologo terapia standard di 3 settimane. Non esistono delle linee guida internazionali, cioè perché queste posizioni contrastanti? Si può essere sicuri che i benefici della radioterapia siano più importanti dei danni? Infine, la radioterapia di tre settimane è un protocollo sperimentale?
Aggiungo che sono fumatrice da 10 anni e che mi hanno prescritto anche enantone e tamoxifene perchè la risposta ormonale è più del 90%.
Grazie e buon lavoro.
sottoposta a quadrantectomia questo è il risultato istologico: Carcinoma invasivo tubulare (0,5 cm). Grado di differenziazione tumorale secondo Scarff-Bloom Richardson: gt1, gn1, gm1; G-I di tre gradi. Asportato solo linfonodo sentinella risultato negativo.
Il mio dubbio è legato alla radioterapia successivamente prospettata, materia di discussione e litigio fra i medici del centro di senologia presso cui sono in cura. Tre le posizioni: radiologo oncologo propone nessuna radioterapia, chirurgo senologo radioterapia standard di 5/6 settimane, oncologo terapia standard di 3 settimane. Non esistono delle linee guida internazionali, cioè perché queste posizioni contrastanti? Si può essere sicuri che i benefici della radioterapia siano più importanti dei danni? Infine, la radioterapia di tre settimane è un protocollo sperimentale?
Aggiungo che sono fumatrice da 10 anni e che mi hanno prescritto anche enantone e tamoxifene perchè la risposta ormonale è più del 90%.
Grazie e buon lavoro.
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Non esiste consenso unanime sulla necessitä di una radioterapia adiuvante nel tumore tubulare. Sebbene infiltrate, la prognosi di questo raro tumore (stimato in meno dell1 per cento dei casi) e^buona. Nonostante questo, l`intervento conservativo e il carattere infiltrante suggerirebbero con buonsenso l`utilitä di una radioterapia post-operatoria sebbene i dati siano in letteratura scarsi.
In merito alla tecnica, 3 studi randomizzati su piü di 7000 pazienti hanno dimostrato che dopo intervento conservativo per le forme di neopalsia infiltrante non metastatica, la radioterapia ipofrazionata(in 3 settimane) ha gli stessi risultati clinici di quella in 5 settimane in termini di controllo di malattia(riduzione di recidive) e in termini di tollerabilitä.
Senta quindi altri pareri ma di radio-oncologi. Senologi ed oncologi medici non sempre hanno le competenze e tutti i dettagli aggiorati per parlarle di radioterapia. Per questo esiste la specializzazione in radioterapia oncologica...perche`necessita qualificazioni ed esperienza specifica nel ramo; altrimenti verrebbe effettuata da altri colleghi.
Saluti
In merito alla tecnica, 3 studi randomizzati su piü di 7000 pazienti hanno dimostrato che dopo intervento conservativo per le forme di neopalsia infiltrante non metastatica, la radioterapia ipofrazionata(in 3 settimane) ha gli stessi risultati clinici di quella in 5 settimane in termini di controllo di malattia(riduzione di recidive) e in termini di tollerabilitä.
Senta quindi altri pareri ma di radio-oncologi. Senologi ed oncologi medici non sempre hanno le competenze e tutti i dettagli aggiorati per parlarle di radioterapia. Per questo esiste la specializzazione in radioterapia oncologica...perche`necessita qualificazioni ed esperienza specifica nel ramo; altrimenti verrebbe effettuata da altri colleghi.
Saluti
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 03/11/2017.
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