Effetti della radioterapia al cobalto su osso scapolare

Buonasera,
la richiesta che faccio è per una patolgia che ha mia moglie di 65 anni.
Nel 1974 viene operata di un TIMOMA LINFOEPITELIALE, a seguito della asportazione della ghiandola, le vengono prescritte ed effetua 20
trattamenti al CO J con dose focolaio 5000.
A fine trattamento, dopo poco tempo, compare a livello scapolare sx, uscita del trattamento radio, una bruciatura da radioterapia che non si è più sanata.
La radioterapia, oltre ad aver causato una calcificazione coronarica e cardiaca che all'età di 50 anni è stata risolta, in urgenza, con doppio bypass coronarico, lasciando una insufficiena cardiaca del 50%, ha causato una modificazione dell'osso scapolare che rilasciando sostanza cartilaginea, ha prodotto sulla pelle con radiodermite una fistola dalla quale con tempi molto lunghi e con molto dolore fuoriesce della sostanza cartilaginea/ossea.
A seguito inserisco il referto della TC SPALLA SX senza metodo di contrasto:
"...nei tessuti molli a ridosso del del margine mediale della scapola sinistra disomogeneo tessuto solido si estende dal piano costale al piano cutaneo in area del diametro di circa 5cm, nel contesto numerose calcificazioni di varie dimensioni, alcune grossolane con asse maggiore di 3 cm ; una calcificazione con asse maggiore di 1 cm interessa il piano cutaneo,; assai irregolare in corrispondenza il profilo della scapola.
Il tessuto solido interessa la parete toracica ed appare in continuità con compatto addensamento parenchimale che congiunge l'ilo polmonare sinistro alla parete toracica con evidenti broncogrammi aerei nel contesto . In corrispondenza estesa disostosi in parte addensante in parte rarefacente interessa la terza, quarta quinta e sesta costa...."
DOMANDA:
Essendo che la radiodermite scapolare sta subendo una macerazione cutanea per la formazione presunta di una nuova fistola di fuoriuscita di sostanza, c'è modo di "sanificare" l'osso scapolare in modo che non produca calcificazioni?
Non so se la richiesta sia indirizzata agli specialisti di competenza, ma a oggi, nessuno mi ha saputo dare qualche risposta o ad inviarmi ad un specialista di competenza.
Ringrazio se avrete la cortesia di rispondere.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Bisogna valutare il quadro di presentaza. L'ossigenoteeapia in camera iperbarica potrebbe aiutare a sanare alcune lesioni comprese quelle da raggi, ma deve rivolgersi a chi l'ha seguita e conosce il caso nel dettaglio.

Saluti

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)