dubbio su radioterapia dopo prostatectomia

Salve,
sono stato operato di tumore alla prostata in data 25/10/2016, il referto istologico dice:

linfonodi liberi da metastasi
tessuto adiposo libero da metastasi
lobi prostatici interessati da neoplasia (Gleason 3+4)
la neoplasia si estende oltre la prostata a livello posteriore
vescichette seminali libere da neoplasia
la neoplasia interessa il margine chirurgico posteriore per 8 mm
gli altri margini sono liberi da neoplasia
pT3a, pN0, R+

stante il referto, c'è pericolo di recidiva (probabilità da letteratura 50-60%)

il psa attuale (a 3 mesi dall'operazione) non è misurabile (<0,003)

sono dubbioso se fare la radioterapia adiuvante oppure no, anche considerando che, a seguito dell'operazione, sono diventato incontinente
(il radioterapista ha detto che le sedute si svolgono con vescica piena e retto vuoto).....essendo incontinente , la vescica piena è un po' difficile da ottenere....ora sto facendo fisioterapia per rieducare i muscoli pelvici

potrei fare radioterapia più avanti, quando avrò sistemato l'incontinenza, forse a 10-12 mesi dall'intervento

il dubbio è: si può parlare ancora di radioterapia adiuvante....non sarà troppo tardi?

Grazie
Saluti
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Le giro un link per un articolo che avevo scritto io qualche anno fa su questo sito. E' cambiato poco da allora.

https://www.medicitalia.it/minforma/radioterapia/254-radioterapia-post-operatoria-del-carcinoma-della-prostata-cosa-e-certo-e-cosa-e-da-chiarire.html

Lei ha due elementi (pT2 ed R1) che depongono per un trattamento adiuvante (entro i 6 mesi). Di contro ha un PSA azzerato (fattore ottimale dal punto di vista prognostico) e una incontinenza che potrebbe rallentare se non postporre dopo i 6 mesi il trattamento che ovviamente poi sarebbe consigliato solo in caso di recidiva biochimica.

Il punto è uno: questa incontinenza è realmente reversibile? se non lo fosse lei aspetta in modo inutile un recupero che magari non avviene e nel mentre non effettua un trattamento che potrebbe essere utile. se dopo i 6 mesi dall'intervento non si risolve il problema vedo infatti difficile una risoluzione completa dello stesso.
In ogni caso, se non potesse o volesse fare la radioterapia adesso consideri di farla appena il PSA dovesse alzarsi a valori dosabili(salvataggio precoce). allora non avrei più titubanze, indipendentemente dalla continenza.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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Grazie x la risposta.
Ho già programmato la radioterapia col radiologo entro i 6 mesi (ammesso di riuscire a riempire la vescica.....la soluzione (se funziona) consiste nel rimanere sdraiato per mezz'ora, bere 1/2 litro di acqua e fare la radio....di notte, che sono sdraiato, non sono incontinente e vado regolarmente in bagno, di giorno no, per il momento.
Se non funziona, rimane il salvataggio precoce appena il psa diventa dosabile.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Penso sia una scelta ragionevole.
PS: Chi la seguirà sarà un "Radioterapista oncologo" non "radiologo".

Saluti
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