Tumore prostata/Casodex 150
Gentili Medici,
sottopongo nuovamente il problema per alcuni sviluppi intervenuti.
Eseguita RT per Gleason 4+4, il psa nel giro di qualche mese si stabilizzava intorno a 2.
Dopo circa un anno e mezzo dall'assunzione del Casodex 150, in accordo con l'oncologa che mi segue, pur la stessa, esprimendo delle riseve, mi autorizzava ad interrompere il farmaco a causa dei pesanti effetti collaterali che mi procurava (rilevante ginecomastia con mastodinia, depressione e soprattutto aggressività da intollerabili facili irritazioni nervose).
Il psa rimaneva stabile con tendenza verso ulteriore ribasso. Mi ero messo l'animo in pace, finché UN MESETTO FA UN MEDICO GENERICO MI RACCOMANDAVA DI RIPRENDERE IL CASODEX 150 PER PERICOLO DI RECIDIVE DEL TUMORE. Spaventato dalle affermazioni, riprendevo con l'assunzione.
Gli effetti collaterali sono tornati ancora più devastanti di prima.
Chiedo gentilmente di esprimermi dei pareri che possano aiutarmi a uscire da questa difficile situazione.
Ringraziando per quanto mi verrà comunicato e porgo i miei migliori saluti.
AC
sottopongo nuovamente il problema per alcuni sviluppi intervenuti.
Eseguita RT per Gleason 4+4, il psa nel giro di qualche mese si stabilizzava intorno a 2.
Dopo circa un anno e mezzo dall'assunzione del Casodex 150, in accordo con l'oncologa che mi segue, pur la stessa, esprimendo delle riseve, mi autorizzava ad interrompere il farmaco a causa dei pesanti effetti collaterali che mi procurava (rilevante ginecomastia con mastodinia, depressione e soprattutto aggressività da intollerabili facili irritazioni nervose).
Il psa rimaneva stabile con tendenza verso ulteriore ribasso. Mi ero messo l'animo in pace, finché UN MESETTO FA UN MEDICO GENERICO MI RACCOMANDAVA DI RIPRENDERE IL CASODEX 150 PER PERICOLO DI RECIDIVE DEL TUMORE. Spaventato dalle affermazioni, riprendevo con l'assunzione.
Gli effetti collaterali sono tornati ancora più devastanti di prima.
Chiedo gentilmente di esprimermi dei pareri che possano aiutarmi a uscire da questa difficile situazione.
Ringraziando per quanto mi verrà comunicato e porgo i miei migliori saluti.
AC
[#1]
Carissimo,
Il Trattamento adiuvante ormonale di solito viene consigliato per almeno 2-3 anni dalla fine della radioterapia in caso di rischio alto (nel suo caso ipotizzo, non avendo altri elementi per il Gleason score alto).
Personalmente, uso meno spesso la
molecola bicalutamide(casodex) se non in associazione ad altri famaci per il blocco androgenico totale o in casi selezionati specifici.
C'è da capire nel suo caso: qual'e' il nadir, cioè il valore più basso del marcatore PSA con e senza casodex dopo la radioterapia per valutare la risposta al trattamento e l'assenza attuale da segni di ripresa. Poi bisogna capire quali effetti collaterali lamenta lei nello specifico. In base a tutte queste informazioni si può decidere se:
-A) continuare con il farmaco prescritto valutando la fattibilità della somministrazione continuativa o (come mi pare sia avvenuta nel suo caso) ad intermittenza.
-B) sostituire bicalutamide con un analogo LH-RH che ha dimostrato di essere più efficace in molti casi (come il rischio alto o la presenza di malattia metastatica) e presenta effetti collaterali diversi ( di solito meno ginecomastia o dolore e gonfiore mammario ma altri rischi di problematiche metabolico-ossee e cardiovascolari più tardive che dipendono però anche dallo stato basale)
-C) sospendere il farmaco e continuare con la sola osservazione con un calendario preciso e cadenzato di FUP.
Si affidi però secondo me ad un unico interlocutore. In questo ambito le linee guida sono sfumate e la soggettività ed esperienza dello specialista possono essere determinanti.
Per i miei pazienti con queste caratteristiche, e sono tanti, dedico infatti tempo a valutare insieme rischi e benefici di ogni scelta alla luce dei dati della letteratura ma anche della casistica ed esperienza . In questo modo la scelta del
paziente è' lucida e consapevole,
basata sulle informazioni ricevute e personalizzata sulle proprie esigenze, e non risulta come una direttiva da eseguire senza alternative.
Il Trattamento adiuvante ormonale di solito viene consigliato per almeno 2-3 anni dalla fine della radioterapia in caso di rischio alto (nel suo caso ipotizzo, non avendo altri elementi per il Gleason score alto).
Personalmente, uso meno spesso la
molecola bicalutamide(casodex) se non in associazione ad altri famaci per il blocco androgenico totale o in casi selezionati specifici.
C'è da capire nel suo caso: qual'e' il nadir, cioè il valore più basso del marcatore PSA con e senza casodex dopo la radioterapia per valutare la risposta al trattamento e l'assenza attuale da segni di ripresa. Poi bisogna capire quali effetti collaterali lamenta lei nello specifico. In base a tutte queste informazioni si può decidere se:
-A) continuare con il farmaco prescritto valutando la fattibilità della somministrazione continuativa o (come mi pare sia avvenuta nel suo caso) ad intermittenza.
-B) sostituire bicalutamide con un analogo LH-RH che ha dimostrato di essere più efficace in molti casi (come il rischio alto o la presenza di malattia metastatica) e presenta effetti collaterali diversi ( di solito meno ginecomastia o dolore e gonfiore mammario ma altri rischi di problematiche metabolico-ossee e cardiovascolari più tardive che dipendono però anche dallo stato basale)
-C) sospendere il farmaco e continuare con la sola osservazione con un calendario preciso e cadenzato di FUP.
Si affidi però secondo me ad un unico interlocutore. In questo ambito le linee guida sono sfumate e la soggettività ed esperienza dello specialista possono essere determinanti.
Per i miei pazienti con queste caratteristiche, e sono tanti, dedico infatti tempo a valutare insieme rischi e benefici di ogni scelta alla luce dei dati della letteratura ma anche della casistica ed esperienza . In questo modo la scelta del
paziente è' lucida e consapevole,
basata sulle informazioni ricevute e personalizzata sulle proprie esigenze, e non risulta come una direttiva da eseguire senza alternative.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#2]
Utente
Gentile Dr. Filippo Alongi,
La ringrazio per La Sua pronta ed esaustiva risposta.
Trasmetto alcuni dettagli: il tumore non era di tipo extracapsulare; dopo 3 mesi dal termine della RT il psa si portava a 4,08 (da un valore pre-RT di 12,11 - addirittura aveva toccato quota 34,38 sei mesi prima dell'inizio della RT, scendendo a 12,11 proprio grazie al Casodex 150 -); dopo ulteriori 4 mesi, sempre dal termine della RT, arrivava a 2 circa (con un nadir a 1,77) e dopo l'interruzione del Casodex 150, rimaneva (da rilevazioni mensili) sempre inferiore a 2.
In base ai suoi suggerimenti, opterei per la soluzione c), ovvero per la sospensione del farmaco e con controllo mensile del psa (non so purtroppo cos'è il FUP: s'intende altro oltre al psa?).
Nel caso di rialzo del psa, sarebbe poi
sufficiente riassumere il Casodex 150?
Nel ringraziarLa ancora, La saluto con cordialità.
AC
La ringrazio per La Sua pronta ed esaustiva risposta.
Trasmetto alcuni dettagli: il tumore non era di tipo extracapsulare; dopo 3 mesi dal termine della RT il psa si portava a 4,08 (da un valore pre-RT di 12,11 - addirittura aveva toccato quota 34,38 sei mesi prima dell'inizio della RT, scendendo a 12,11 proprio grazie al Casodex 150 -); dopo ulteriori 4 mesi, sempre dal termine della RT, arrivava a 2 circa (con un nadir a 1,77) e dopo l'interruzione del Casodex 150, rimaneva (da rilevazioni mensili) sempre inferiore a 2.
In base ai suoi suggerimenti, opterei per la soluzione c), ovvero per la sospensione del farmaco e con controllo mensile del psa (non so purtroppo cos'è il FUP: s'intende altro oltre al psa?).
Nel caso di rialzo del psa, sarebbe poi
sufficiente riassumere il Casodex 150?
Nel ringraziarLa ancora, La saluto con cordialità.
AC
[#3]
Le rispondo:
-Fup sta per follow up, cioè i controlli regolari dopo il trattamento
-Il PSA va dosato almeno ogni 3 mesi. Farlo ogni mese non ha senso, in accordo alle linee guida più condivise.
-In merito alla ripresa del PSA, in seguito ad eventuali rialzi consecutivi del valore, per definire una recidiva e pensare ad un trattamento di salvataggio farmacologico, bisogna aspettare che superi di 2 ng/ml il valore minimo ottenuto in assenza di ormonoterapia(che viene chiamato nadir).
Chiarisco inoltre che, con una ormonoterapia duratura, solitamente il PSA tende ad azzerarsi o a minimizzarsi, se continuativa; nel suo caso, invece, forse per brevità della durata della terapia, questo non e' avvenuto. Quindi, il discorso non è' proprio così semplice come lo pone lei. Pertanto le consiglio di consultarsi con un specialista esperto per approfondire i dettagli e inquadrare il suo caso nello specifico e di presenza: vedra' che le chiarirà tutto.
Cordialmente,
-Fup sta per follow up, cioè i controlli regolari dopo il trattamento
-Il PSA va dosato almeno ogni 3 mesi. Farlo ogni mese non ha senso, in accordo alle linee guida più condivise.
-In merito alla ripresa del PSA, in seguito ad eventuali rialzi consecutivi del valore, per definire una recidiva e pensare ad un trattamento di salvataggio farmacologico, bisogna aspettare che superi di 2 ng/ml il valore minimo ottenuto in assenza di ormonoterapia(che viene chiamato nadir).
Chiarisco inoltre che, con una ormonoterapia duratura, solitamente il PSA tende ad azzerarsi o a minimizzarsi, se continuativa; nel suo caso, invece, forse per brevità della durata della terapia, questo non e' avvenuto. Quindi, il discorso non è' proprio così semplice come lo pone lei. Pertanto le consiglio di consultarsi con un specialista esperto per approfondire i dettagli e inquadrare il suo caso nello specifico e di presenza: vedra' che le chiarirà tutto.
Cordialmente,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 11.8k visite dal 27/08/2016.
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