sarcoma

Buon giorno, scrivo per mio padre.
Otto anni fa abbiamo curato un tumore alla prostata con tomoterapia, grazie al Dr. Alongi che all'epoca operava al San Raffaele di Milano.
L'anno scorso purtroppo, è sorto un uovo problema: occasionalmente gli è stato riscontrato un nodulo polmonare. Quello che sembrava potesse essere un nodulo benigno solitario, invece è un sarcoma. Solamente in seguito a resezione atipica del polmone destro, e all'esame istologico intraoperatorio si è capito che si era in presenza di un secondarismo e che erano presenti altre cellule tumorali nel torace e nei tessuti molli.
Siamo stati indirizzati al Fatebenefratelli per l'oncologia. Sono stati sottoposti a riesame i vetrini ed è emerso che questo sarcoma è identificato come tumore fibroso solitario maligno ad alta aggressività.
Sei cicli di chemioterapia (adriamiciina al 50 percento) e per circa 8 mesi la malattia è rimasta ferma.
L'ultima TAC ritirata 2 giorni fa purtroppo rileva la ripresa della malattia e nuove piccole formazioni sempre nel polmone destro, torace, pleura e diaframma,
Lui ha quai 78 anni, è sempre stato bene, non ha avuto sintomi se non quelli post operatori e quelli tipici della chemio.
Ho letto del nuovo macchinario , il TRUEBEAM e volevo chiedere se potesse essere utile nel caso di mio padre.
Fargli fare altra chemio lo trovo abbastanza devastante e se fosse possibile tenere a bada il male con questa innovativa tecnica, credo che la sopporterebbe meglio e magari potremmo ottenere risultati migliori.
Grato per la risposta, saluto cordialmente