Gbm in progressione; ciberknyfe: indicazioni
Sono un ingegnere di 66 anni con la seguente storia clinica (in sintesi):
- aprile 2014: rimozione chirurgica (80%) di GBM all'emisfero destro, conferma da esame istopatologico successivo (MGMT metilato ma non deleto);
- sottoposto a terapia concomitante con TMZ fino ad agosto 2014;
- RMN eseguita il 23 ott. u.s. da cui il referto:
Indicazione: asportazione di lesione fronto-temporale destra (Istologicamente: GB metilato non
deleto); dal4 giugno al21 luglio 2014 RT+CT; successiva CT.
AI controllo odierno si osserva incremento dell'area FLAIR della nota lesione con maggior
appianamento dei solchi corticali adiacenti. La somministrazione di mezzo di contrasto evidenzia
incremento dimensionale del disomogeneo contrast enhancement. Permangono minime
modificazioni di tipo emorragico con presenza di sottili strutture vascolari intralesionali.
In modalità Perfusione le zone di enhancement della neoformazione mostrano incremento dei valori
di rCBV (con T/N compreso tra 3.46 e 17.11 vs precedenti valori di 2.8 e 8.6).
La Spettroscopia evidenzia riduzione del rapporto Cho/NAA (1 .76 vs 2.5).
Sovrapponibili i restanti reperti.
Conclusioni: PD.
Domanda
- potrebbe essere utile un trattamento con radiochirurgia mirata: "ciberknyfe";
- leggo in alcuni siti che la macchina é indicata per lesioni non superiori a tre cm. Mi chiedo: se la lesione ha dimensioni superiori dovrebbe essere possibile procedere per parti anche scontando un numero maggiore di sedute. Sbaglio?
Esistono ulteriori alternative terapeutiche o devo rassegnarmi a lasciare uesto mondo, secondo me un pò troppo presto?
- aprile 2014: rimozione chirurgica (80%) di GBM all'emisfero destro, conferma da esame istopatologico successivo (MGMT metilato ma non deleto);
- sottoposto a terapia concomitante con TMZ fino ad agosto 2014;
- RMN eseguita il 23 ott. u.s. da cui il referto:
Indicazione: asportazione di lesione fronto-temporale destra (Istologicamente: GB metilato non
deleto); dal4 giugno al21 luglio 2014 RT+CT; successiva CT.
AI controllo odierno si osserva incremento dell'area FLAIR della nota lesione con maggior
appianamento dei solchi corticali adiacenti. La somministrazione di mezzo di contrasto evidenzia
incremento dimensionale del disomogeneo contrast enhancement. Permangono minime
modificazioni di tipo emorragico con presenza di sottili strutture vascolari intralesionali.
In modalità Perfusione le zone di enhancement della neoformazione mostrano incremento dei valori
di rCBV (con T/N compreso tra 3.46 e 17.11 vs precedenti valori di 2.8 e 8.6).
La Spettroscopia evidenzia riduzione del rapporto Cho/NAA (1 .76 vs 2.5).
Sovrapponibili i restanti reperti.
Conclusioni: PD.
Domanda
- potrebbe essere utile un trattamento con radiochirurgia mirata: "ciberknyfe";
- leggo in alcuni siti che la macchina é indicata per lesioni non superiori a tre cm. Mi chiedo: se la lesione ha dimensioni superiori dovrebbe essere possibile procedere per parti anche scontando un numero maggiore di sedute. Sbaglio?
Esistono ulteriori alternative terapeutiche o devo rassegnarmi a lasciare uesto mondo, secondo me un pò troppo presto?
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La radioterapia stereotassica è' una tecnica di precisione usata per erogare dosi elevate in una o poche frazioni al fine di trattare lesioni piccole, di solito da 1 a 3 cm. Il cyberknife è' solo un modo per effettuare questo trattamento. Nel mio reparto uso il Truebam in questi casi. Ma non è' questo il punto. Bisogna capire se è' possibile utilizzare questo approccio nel suo caso. E questo bisogna capirlo solo con una visita specialistica in radioterapia Oncologica.
Cordialmente
Cordialmente
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 30/10/2014.
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