Radioterpia al cervelletto insieme a chemioterapia

Salve,vi illustro brevemente la storia di mio suocero per chiedere un consiglio.
Lui ha 56 anni e ad aprile gli è stato diagnosticato un adenocarcinoma polmonare con metastasi cerebellari.Dopo poco gli sono state asportate chirurgicamente le metastasi e dopo circa un mese e mezzo(precisamente il 9 giugno) gli è stata fatta anche una lobectomia per asportare il tumore primario. Giorni fa l’oncologo gli ha fatto fare una pet-tac total body ed una risonanza magnetica alla testa.Da quest’ultima è uscito che ci sono altre due formazioni metastatiche al cervelletto sempre nella stessa parte in cui è stato fatto l’intervento chirurgico e dalla pet sono uscite tre metastasi alle ossa.L’oncologo allora ci ha detto che dobbiamo subito fare una radioterapia alla testa e poi gli ha prescritto di fare dei dettagli tac sulle parti delle ossa interessate.Quest’ultimo risultato non lo abbiamo ancora.L’oncologo vuole ricoverarlo domani per incominciare giovedì la chemioterapia,in quanto secondo lui anche per quest’ultima, oltre che per la radioterapia, è meglio non attendere troppo per non far degenerare la situazione ancora di più.Inoltre vorrebbe fargli incominciare la radioterapia martedì o mercoledì prossimo.
Dottori vi scrivo per chiedervi come cosa più importante se bisogna procedere in questo modo e cioè se si può incominciare la chemioterapia giovedì e poi martedì incominciare anche la radioterapia.Inoltre un’altra cosa molto importante che vorrei sapere, cioè : che tipo di radioterapia va fatta, una mirata sulle 2 lesioni o una su tutta la parte in cui è stato fatto l’intervento chirurgico?Inoltre l’oncologo parla di una chemioterapia di prima linea che ha un effetto paliativo;cosa significa? So che non è curativa in questo stadio ma mi chiedo se è giusto farla perché altrimenti potremmo avere seri problemi alle ossa, oppure serve solo a rallentare di poco la situazione?non vorrei farlo soffrire inutilmente. Mi scuso per i 3 interrogativi posti ma mi auguro che rispondiate a tutti e tre con la professionalità e gentilezza che vi contraddistingue.
Cordiali saluti
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Cara Amica,

certamente la situazione di prospetta difficoltosa in quanto siamo in presenza di una neoplasia polmonare con sconfinamento su cervello ed ossa. Concordo con quanto suggerito e direi che una chemioterapia sistemica è indicata come anche una radioterapia, magari mirata sulle due lesioni visibili se le dimensioni delle lesioni stesse lo consentono. Per quanto riguarda la chemioterapia suggerirei una associazione cisplatino + docetaxel se, come mi sembra di capire, non sono stati somministrati in precedenza. Inoltre suggerirei di eseguire un dosaggio plasmatico della CgA. Tale marcatore indica se nel tumore vi è una componente neuroendocrina e quindi se è possibile abbinare alla chemioterapia una terapia con octreotide. Direi anche che è d'obbligo una terapia mirata a bloccare le lesioni ossee e suggerirei l'acido zoledronico (nome commerciale Zometa) da somministrare endovena ogni 28 giorni.

Sempre a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Dottor Pastore la ringrazio molto per la sua risposta rapida!Volevo dirle che un neurochirurgo che abbiamo contattato ci suggeriva di fare una radioterapia classica su tutta la zona dove è stato eseguito l'intervento chirurgico e non mirata alle lesioni,in quanto lui ritiene che, se dopo l'intervento c'è stata una recidiva allora vuol dire che ci sono o ci possono essere cellule cancerose in quella zona che possono dare vita ad ulteriori formazioni più in là oppure che già ci sono e sono talmente piccole da non riuscire a vederle con la risonanza.Lei come la pensa?Inoltre mi scusi l'ignoranza ma cos'è una terapia con octreoide?Infine, quando parla di una terapia mirata a bloccare le lesioni ossee si riferisce solo all'acido zoledronico o anche ad un eventuale radioterapia in quei punti?
Mi scusi tanto di tutte queste domande, ma purtroppo in questi casi la confusione e l'angoscia di non sapere bene cosa fare è alta.
La ringrazio ancora per la sua disponibilità e le auguro buon lavoro.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Relativamente alla radioterapia, il trattamento più adeguato, a mio avviso, potrebbe essere il bagno encefalico, cioè l'irradiazione di tutto l'encefalo. Da valutare poi in seguito, prognosi permettendo, eventuali trattamenti mirati sulle singole lesioni residue o sintomatiche.
Naturalmente è una mia opinione in base a ciò che riporta: non conoscendo i dati nel dettaglio è meglio che si rivolga al radioterapista oncologo che prescriverà il trattamento.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
La ringrazio molto per la sua risposta! Vorrei chiederle cosa comporta, in termini di effetti collaterali, un bagno encefalico rispetto ad una irradiazione solo nella zona in cui è avvenuto l'intervento chirurgico.Inoltre il neurochirurgo che ci ha consigliato un'irradiazione solo in quella parte, è proprio un medico del San Raffaele che ha visionato le carte di persona pochi giorni fa.Ci siamo rivolti a voi perchè il nostro oncologo ci aveva detto che se bisognava fare una radioterapia mirata, allora lì a Milano ci sono dei macchinari che utilizzano tecnologie come la gamma knife che a Napoli non ci sono;però non ci ha detto quale tipo di irradiazione dobbiamo fare, penso in quanto non è un radioterapista.Il punto è che il suo collega mi dice di irradiare solo la parte vittima dell'intervento, il dott.Pastore suggerisce di trattare in modo mirato le singole lesioni, se possibile,ed infine lei mi consiglia di fare un bagno encefalico. Capirà se in questo momento io ed i familiari abbiamo un pò di confusione.Purtroppo adesso non ho la documentazione precisa per poterle illustrare meglio la situazione.Posso solo dirle che la lesione più grande è di circa 17mm e che si trovano entrambe nell'emisfero cerebellare destro.
Io la ringrazio molto per la sua disponibilità e mi scuso se è potuto sembrare il contrario. Non me la prendo con nessuno ma attualmente io ed i familiari del paziente non sappiamo come agire e probabilmente dovremmo scegliere una strada a caso con la monetina.Le farò comunque sapere cosa dirà oggi il radioterpista oncologo con il quale dobbiamo incontrarci.Grazie ancora.
Cordiali saluti e buon lavoro
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Il tipo di radioterapia sulle metastasi è oggetto di dibattito scientifico poichè non si è ancora arrivati ad un consenso definitivo sul corretto "modus operandi".Dipende da una serie di fattori:
-numero di lesioni
-sede delle lesioni
-sintomaticità
-tipo di intervento chirugico effettuato
-performance status generale e prognosi del paziente.
Da questi fattori si evice la fattibilità di un eventuale trattamento mirato, caso in cui sicuramente la Gamma knife è una delle metodiche più precise. I colleghi della Neurochirugia del Gamma-knife del San Raffele collaborano con alcuni radioterapisti referenti della Radioterapia presso cui lavoro, nella definizione del piano di cura. Quindi stia tranquilla, l'indicazione nasce da una scelta multispecialistica, dopo avere valutato i dati suddetti, che tra l'altro io sconosco, non avendo visionato di persona il caso. Per tale motivo mi ero espresso come sopra.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Cara Amica,

per quanto riguarda il trattamento radioterapico cedo ovviamente il passo al Collega Dr. Alongi, specialista in materia e senza dubbio più ferrato di me nel poter dare un consiglio. Riguardo l'octreotide, si tratta di un analogo della somatostatina, utile nel bloccare la componente neuroendocrina delle neoplasie che la esprimono ed affiancabile alle chemioterapie ordinarie.

Resto a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Grazie dr. Pastore per la spiegazione sull'octreoide.
Grazie dr.Alonghi per il chiarimento che mi ha dato a proposito del tipo di terapia da seguire, ora ho capito perchè ci sono delle opinioni diverse a riguardo.Volevo, comunque farle sapere che questa mattina la radioterapista con cui abbiamo parlato ci ha detto che bisogna fare un bagno encefalico.Purtroppo ora ci troviamo a dover scegliere tra il neurochirurgo di Milano che ci ha detto di irradiare solo la parte interessata dall'intervento e la radioterapista di Napoli che ci dice di fare un bagno encefalico(entrambi hanno visionato le stesse carte).Nel frattempo domani mattina mio suocero incomincerà la chemio.Che fare?
So che non può fare più di quello che ha già fatto perchè non tratta il caso di persona, è solo un interrogativo di sfogo!
Un ultima cosa:mi chiedevo se, per ridurre gli effetti collaterali della radio, quali soprattutto senso di stanchezza e spossatezza, mio suocero poteva prendere qualche integratore alimentare o cose del genere.
Grazie mille, dr.Alonghi per la sua disponibilità e le sue risposte tempestive.