Radioterapia in ca prostatico con metastasi ossee

Sono un anestesista napoletano sessantacinquenne ed ho un adenocarcinoma prostatico, Gleason 8, con due metastasi ossee: una ischio pubica e l'altra in L5-S1.

In terapia con blocco androgenico totale e xgeva da quatto mesi, ho visto ridursi scintigraficamente la captazione nelle dette sedi.

Il problema e' che questo miglioramento ed anche eventualmente uno ulteriore, come si sa, non sono permanenti in quanto fra un po' il blocco non sara' piu' molto efficace ( ora ho un psa < 0.1) e la cosa riprendera' ad andare avanti.

Stando i progressi della radioterapia ( e radiochirurgia ) ha senso pensare di aggredire subito anche con terapia radiante il tumore primitivo ora che si e' ridotto lui pure e le sedi metastatiche ossee in modo da tentare di distruggere il piu' possibile la neoplasia prima che si selezionino cellule staminali neoplastiche poco sensibili al blocco ormonale?

Grazie e cordiali saluti


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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Bisogna parlarne e contestualizzare il caso . Caro collega la tua filosofia si sintetizza nella strategia che riguarda ogni terapia locale a scopo curativo su paziente oligometastatico. E' ad oggi oggetto di dibattito ma in diversi sottogruppi di pazienti ed in casi ultra selezionati alcune casistiche pubblicate hanno portato, con la radioterapia moderna , a risultati interessanti sebbene iniziali.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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