Informazioni cyberknife

Gentili dottori, mi rivolgo a Voi per avere un parere su una terapia che mi hanno proposto. Si tratta di utilizzare il cyberknife per trattare un HCC di circa 4 cm in paziente anziano con piastrine intorno a 65000. Mi hanno detto che si devono impiantare degli elettrodi di oro (non sono sicura che si chiamino così) in modo da circoscrivere la lesione cosicchè il macchinario capti i segnali e colpisca solo la zona interessata, senza danneggiare i tessuti circostanti. Le mie domande sono: una volta impiantati questi elettrodi si possono spostare (ci hanno detto che sono millimetrici) e non riuscire a delimitare correttamente la zona da trattare o vengono agganciati come gli stent? Devono poi rimanere nel fegato a vita o devono essere rimossi? quali sono i rischi di una simile terapia soprattutto per un paziente plurinfartuato? Ringrazio anticipatamente per l'eventuale risposta, e auguro a tutti Voi buon lavoro e buona domenica.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Non si tratta di elettrodi. Sono fiducial markers, marcatori come clips metalliche che, viste alle radiografie, permettono di correggere la posizione del paziente per mirare al volume target da irradiare.
Sono solitamente in materiale metallico e non si riassorbono. Possono migrare alcuni millimetri, ma sono inerti e non determinano quasi mai problematiche.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)