Adenocarcinoma del grosso intestino
Gentile equipe,
Salve vorrei sottoporvi il caso di mio padre, età 69 anni, per chiedervi un consiglio.
Il 12 luglio 2013 è stato operato, presso l'Ospedale A, all'intestino retto in seguito al risultato di un'endoscopia dalla quale è risultata la presenza di neoformazione vegetante del retto a circa 10 cm dal margine anale, sulla parete anteriore, tatuato il margine distale e la mucosa esplorata di aspetto e colorito normale.
L'intervento è consistito nell'esportazione di grosso intestino della lunghezza di cm 25.
Il 24 luglio ha subito un secondo intervento perchè in seguito alla presenza di perdite di sangue dall'ano, causata dalla non cicatrizzazione delle due estremità di intestino nella zona operata, gli è stata eseguita una stomia con applicazione di un sacchetto.
In data 7 settembre ha iniziato un ciclo di chemioterapia Folfox presso Ospedale B.
Secondo l'opinione dell'oncologo, il Dott. R., andrebbero eseguiti nell'ordine: 2 mesi di chemio, 2 mesi di radioterapia e infine 2 mesi di chemio.
Mentre secondo l'opinione del chirurgo, Dott. P., che ha eseguito entrambi gli interventi, la radioterapia non è necessaria anche perchè andrebbe a danneggiare e rallentare la ripresa naturale dell'intestino e di conseguenza ad allungare i tempi per intervenire nella rimozione del sacchetto, cosa che lui invece potrebbe fare tra un ciclo e l'altro di chemioterapia (file scambio di opinioni.pdf).
Ci troviamo quindi di fronte a questa "diaspora" e ci hanno detto che sta a noi, famiglia, decidere.
Ma noi vorremmo invece che la decisione sia professionale, non possiamo scegliere noi.
Mi piacerebbe allegare
1. Risultato dell'esame istologico
2. Colonscopia
3. Scambio di opinioni tra chirurgo (Dott. P. presso OspedaleA) e oncologo (Dott. R., Ospedale B)
4. Copia della cartella clinica nella parte esplicativa degli interventi eseguiti.
Spero di ricevere una vostra opinione che ci chiarisca le idee sul "eseguire/non eseguire la radioterapia".
Cordiali saluti
Salve vorrei sottoporvi il caso di mio padre, età 69 anni, per chiedervi un consiglio.
Il 12 luglio 2013 è stato operato, presso l'Ospedale A, all'intestino retto in seguito al risultato di un'endoscopia dalla quale è risultata la presenza di neoformazione vegetante del retto a circa 10 cm dal margine anale, sulla parete anteriore, tatuato il margine distale e la mucosa esplorata di aspetto e colorito normale.
L'intervento è consistito nell'esportazione di grosso intestino della lunghezza di cm 25.
Il 24 luglio ha subito un secondo intervento perchè in seguito alla presenza di perdite di sangue dall'ano, causata dalla non cicatrizzazione delle due estremità di intestino nella zona operata, gli è stata eseguita una stomia con applicazione di un sacchetto.
In data 7 settembre ha iniziato un ciclo di chemioterapia Folfox presso Ospedale B.
Secondo l'opinione dell'oncologo, il Dott. R., andrebbero eseguiti nell'ordine: 2 mesi di chemio, 2 mesi di radioterapia e infine 2 mesi di chemio.
Mentre secondo l'opinione del chirurgo, Dott. P., che ha eseguito entrambi gli interventi, la radioterapia non è necessaria anche perchè andrebbe a danneggiare e rallentare la ripresa naturale dell'intestino e di conseguenza ad allungare i tempi per intervenire nella rimozione del sacchetto, cosa che lui invece potrebbe fare tra un ciclo e l'altro di chemioterapia (file scambio di opinioni.pdf).
Ci troviamo quindi di fronte a questa "diaspora" e ci hanno detto che sta a noi, famiglia, decidere.
Ma noi vorremmo invece che la decisione sia professionale, non possiamo scegliere noi.
Mi piacerebbe allegare
1. Risultato dell'esame istologico
2. Colonscopia
3. Scambio di opinioni tra chirurgo (Dott. P. presso OspedaleA) e oncologo (Dott. R., Ospedale B)
4. Copia della cartella clinica nella parte esplicativa degli interventi eseguiti.
Spero di ricevere una vostra opinione che ci chiarisca le idee sul "eseguire/non eseguire la radioterapia".
Cordiali saluti
[#1]
Quella che chiede e' una consulenza specialistica. Questa sede e' invece destinata a consigli meno dettagliati e di tipo divulgativo.
Si rivolga pertanto a chi la segue o chieda, in visita specialistica ad un collega esterno, un secondo parere visionando nel dettaglio tutta la documentazione.
L'indicazione alla RT post-operatoria dipende dallo stadio post-operatorio ma anche da altri fattori specifici da valutare nel dettaglio e in seduta di visita.
Saluti
Si rivolga pertanto a chi la segue o chieda, in visita specialistica ad un collega esterno, un secondo parere visionando nel dettaglio tutta la documentazione.
L'indicazione alla RT post-operatoria dipende dallo stadio post-operatorio ma anche da altri fattori specifici da valutare nel dettaglio e in seduta di visita.
Saluti
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 06/11/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.