Eritema da radioterapia
salve! Sono reduce da un ciclo di 25 + 5 gg. di radioterapia, eseguito sulla mammella ds, sull'ascella e sulla fossa subclaveolare. circa una settimana fa, ero al penultimo giorno di radio, ho sentito un bruciore all'altezza della fossetta subclaveolare, sono andata immediatamente dal medio radioterapista di turno che mi ha dato da mettere subito 2 volte al giorno garze di fitostimoline. Non mi pare abbiano sortito effetti. Finisco la radioterapia, visita di controllo e stavolta il primario che era di turno, mi dice che ho un eritema non essudativo da radio terapia. Da 4 gg. nebulizzo 2 volte al dì VO3 active. L'eritema è sempre là: unica cosa positiva è che non brucia più e non prude più, ma è grande come una moneta da 2 euro, rosso come il fuoco. Sono rimasta d'accordo che se l'eritema si infettasse dovrei tornare in qualsiasi momento a farmi controllare. E va bene! Ma mi chiedo, un'abrasione rossa così ma come si rimargina? Stento a credere che questo avvenga. Vorrei sentire il parere di un medico radioterapista per sapere se può indicarmi un altro trattamento.. E mi chiedo alla mammella non è successo nulla, di nulla, e questa fossetta perché si è infiammata così
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Cara signora,
L'eritema con desquamazione umida e'uno dei piu frequenti segni cutanei acuti successivi alla radioterapia della zona claveare che, per la conformazione sporgente della clavicola, favorisce disomogeneità della dose erogata in loco. Unguenti con creme ri-epitelizzanti e,se necessari con componenti antibiotiche, faranno guarire tutto in alcuni giorni, al massimo in due settimane con la formazione di una crosta e poi con la guarigione definitiva. Non abbia timori. Finita la radioterapia, tutto si risolverà con qualche giorno di applicazioni locali di creme(e di pazienza..)
SI rivolga comunque SEMPRE agli specialisti che la seguono.
L'eritema con desquamazione umida e'uno dei piu frequenti segni cutanei acuti successivi alla radioterapia della zona claveare che, per la conformazione sporgente della clavicola, favorisce disomogeneità della dose erogata in loco. Unguenti con creme ri-epitelizzanti e,se necessari con componenti antibiotiche, faranno guarire tutto in alcuni giorni, al massimo in due settimane con la formazione di una crosta e poi con la guarigione definitiva. Non abbia timori. Finita la radioterapia, tutto si risolverà con qualche giorno di applicazioni locali di creme(e di pazienza..)
SI rivolga comunque SEMPRE agli specialisti che la seguono.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.3k visite dal 22/09/2013.
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