Sarcoma con metastasi

Buongiorno Dottore,
mio padre di 55 anni, con un'altezza di 185 cm e un peso di 75 kg registrato dopo l'operazione, ha subito a settembre un intervento di esportazione di un sarcoma delle parti molli localizzato nella parte destra del collo.
In seguito all'esame PET con mdc, l'esito è stato il seguente:

Intensa ed estesa area di iperaccumulo del radiofarmaco in sede laterocervicale destra, che si estende dall'emiarco destro dell'atlante fino al piano laringeo, occupando quasi interamente gli spazi laterocervicali; tale reperto appare da riferire sia con esiti delle recenti manovre chirurgiche sia con presenza di malattia.
Si segnala inoltre la presenza di due nodulazioni sottocutanee in regione retroauricolare destra (SUV max 12,6). Focalità iperattiva si documenta in sede prevascolare di verosimile pertinenza linfonodale (SUV max 22,6). Plurime aree multicaptanti si osservano in corrispondenza di nodulazioni a carico di entrambi i polmoni, prevalentemente a destra. (SUV max 17,3). Multiple aree ipermetaboliche si segnalano in ambito scheletrico a carico della clavicola destra, testa omerale destra, D12, L3 e tessuti molli circostanti, sacro, ala iliaca destra, acetabolo destro, testa femore sinistro, terzo prossimale femore destro. I reperti sono riferibili a secondarismi della nota malattia di base.

Al fine di poter confrontare più pareri di specialisti, la mia domanda è se una radioterapia o farmaci chemioterapici potrebbero avere successo in questo stadio del tumore. Per evitare confusione, desidero sapere se, secondo il referto, le metastasi sono concentrate anche nel fegato, stomaco, pancreas e intestino, e se le cellule tumorali localizzate nei polmoni sono ancora di piccole dimensioni o occupano una superficie importante.

Grazie in anticipo
Cordiali saluti, M.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Purtroppo si tratta di una malattia in stadio molto avanzato. La radioterapia potrebbe servire su sedi ossee dolenti o a rischio frattura /compressione/ infiltrazione di organi critici.
La chemioterapia in questa fase potrebbe essere la terapia ideale per raggiungere tutte le sedi di malattia contemporaneamente.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)