Sintomi post radioterapia
Salve, le scrivo per avere un parere da un esperto in materia. Mio suocero ha effettuato una TC in data 23/10/2009 con questo esito:
Esame del collo eseguito nelle scansioni di base e dopo iniezione di mezzo di contrasto: l’esame conferma presenza di lesione sporgente nel lume faringeo coinvolgente la parete postero-laterale sinistra dell’orofaringe che oblitera il seno piriforme omolaterale, la è lesione stimata circa 13x20 mm. In sede laterocervicale sn si apprezza linfonodo di 10 mm. Non adenopatie a destra.
Dopo questa risposta ed i relativi colloqui, mio suocero ha effettuato presso l’ospedale di Livorno 40 sedute di radio accompagnate da 7 sedute di chemio. L’ultima radio è stata effettuata in data 10 febbraio. Per le due settimane successive mio suocero ha avuto i sintomi diciamo classici, poi è migliorato giorno dopo giorno fino al 21 aprile, data in cui ha effettuato la prima TC di controllo, ma secondo i medici del reparto di radioterapia di Livorno era ancora presto per vedere i risultati perché c’erano molte bruciature. Comunque mio suocero aveva dei dolori insopportabili a gola, collo e soprattutto orecchio sn, era gonfiato notevolmente al collo, anche posteriormente, stava perdendo peso perché non riusciva a deglutire neppure i liquidi, quindi gli è stata data la seguente cura: ACTIQ (600 microgrammi), LYRICA (150 mg), OXYCONTIN (10 mg), MEDROL (16 mg). Tutto questo fino alla seconda TC di controllo effettuata in data 16 luglio con questo esito:
Tessuto disomogeneamente captante il mezzo di contrasto che determina obliterazione del seno piriforme di sinistra, con coinvolgimento delle corde vocali ed obliterazione dello spazio para laringeo bilateralmente, reperto apparentemente evoluto dal precedente controllo ma che necessita di valutazione con RM anche in considerazione della recente radioterapia. Linfonodi inferiori al centimetro laterocervicali e sottomandibolari bilaterali. Piccoli sfumati addensamenti parenchimali polmonari a destra. Invariati i restanti reperti.
Dopo questa TC di controllo gli è stato aggiunto URBASON (20 mg/ml) prima 2 iniezioni al giorno per 10 giorni e poi 1 iniezione al giorno, ed ha effettuato la RM in data 23 luglio con questo esito:
Si conferma quanto descritto in corso di precedente indagine TC; è presente cioè una diffusa e marcata infiltrazione neoplastica della regione sovraglottica con infiltrazione dello spazio paralaringeo bilateralmente, delle plice ari-epiglottiche, in particolare della plica di sinistra. Coesiste un infiltrazione anche della cartilagine tiroidea di questo lato. E’ verosimilmente infiltrata anche la corda vocale di sinistra. La colonna area è nettamente deformata e stenotica. Non si rilevano alterazioni delle strutture linfonodali, che non assumono dimensioni significative.
A questo punto sia dall'ospedale di Piombino che da quello di Livorno gli avevano detto che l'unica soluzione era la laringectomia totale. Quindi mio suocero è andato a Milano dal Dr. Ansarin per una visita, ma anche il Dr. gli aveva diagnosticato la stessa cosa, con un aggiunta però, prima dell'eventuale intervento era meglio fare una biopsia, per essere più sicuri. Mio suocero ha fatto la biopsia in data 6 agosto con questo esito:
materiale inviato: biopsie laringee: 1- seno piriforme destro, 2- aritenoide destro, 3- parete posteriore.
1- un frammento grigiastro di 0,1 cm.
2- un frammento grigiastro di 0,1 cm.
3- due frammenti grigiastri di 0,1 e 0,3 cm.
Diagnosi:
frammento di epitelio squamoso con acantosi e paracheratosi (1), minuto frammento squamoso senza atipie (2), frammenti di epitelio squamoso con acantosi e lieve paracheratosi (3).
L'otorino dell'ospedale di Piombino gli ha detto che non c'è più presenza di massa tumorale ma che è una conseguenza del trattamento congiunto di radio e chemio che mio suocero ha fatto.
A questo punto chiedo se la diagnosi della biopsia è giusta e se esiste una cura migliore per mio suocero visto che è sempre gonfio, non riesce a deglutire bene, ha sempre dolore e fa sempre fatica a parlare perchè ha quasi perso la voce. Grazie.
Esame del collo eseguito nelle scansioni di base e dopo iniezione di mezzo di contrasto: l’esame conferma presenza di lesione sporgente nel lume faringeo coinvolgente la parete postero-laterale sinistra dell’orofaringe che oblitera il seno piriforme omolaterale, la è lesione stimata circa 13x20 mm. In sede laterocervicale sn si apprezza linfonodo di 10 mm. Non adenopatie a destra.
Dopo questa risposta ed i relativi colloqui, mio suocero ha effettuato presso l’ospedale di Livorno 40 sedute di radio accompagnate da 7 sedute di chemio. L’ultima radio è stata effettuata in data 10 febbraio. Per le due settimane successive mio suocero ha avuto i sintomi diciamo classici, poi è migliorato giorno dopo giorno fino al 21 aprile, data in cui ha effettuato la prima TC di controllo, ma secondo i medici del reparto di radioterapia di Livorno era ancora presto per vedere i risultati perché c’erano molte bruciature. Comunque mio suocero aveva dei dolori insopportabili a gola, collo e soprattutto orecchio sn, era gonfiato notevolmente al collo, anche posteriormente, stava perdendo peso perché non riusciva a deglutire neppure i liquidi, quindi gli è stata data la seguente cura: ACTIQ (600 microgrammi), LYRICA (150 mg), OXYCONTIN (10 mg), MEDROL (16 mg). Tutto questo fino alla seconda TC di controllo effettuata in data 16 luglio con questo esito:
Tessuto disomogeneamente captante il mezzo di contrasto che determina obliterazione del seno piriforme di sinistra, con coinvolgimento delle corde vocali ed obliterazione dello spazio para laringeo bilateralmente, reperto apparentemente evoluto dal precedente controllo ma che necessita di valutazione con RM anche in considerazione della recente radioterapia. Linfonodi inferiori al centimetro laterocervicali e sottomandibolari bilaterali. Piccoli sfumati addensamenti parenchimali polmonari a destra. Invariati i restanti reperti.
Dopo questa TC di controllo gli è stato aggiunto URBASON (20 mg/ml) prima 2 iniezioni al giorno per 10 giorni e poi 1 iniezione al giorno, ed ha effettuato la RM in data 23 luglio con questo esito:
Si conferma quanto descritto in corso di precedente indagine TC; è presente cioè una diffusa e marcata infiltrazione neoplastica della regione sovraglottica con infiltrazione dello spazio paralaringeo bilateralmente, delle plice ari-epiglottiche, in particolare della plica di sinistra. Coesiste un infiltrazione anche della cartilagine tiroidea di questo lato. E’ verosimilmente infiltrata anche la corda vocale di sinistra. La colonna area è nettamente deformata e stenotica. Non si rilevano alterazioni delle strutture linfonodali, che non assumono dimensioni significative.
A questo punto sia dall'ospedale di Piombino che da quello di Livorno gli avevano detto che l'unica soluzione era la laringectomia totale. Quindi mio suocero è andato a Milano dal Dr. Ansarin per una visita, ma anche il Dr. gli aveva diagnosticato la stessa cosa, con un aggiunta però, prima dell'eventuale intervento era meglio fare una biopsia, per essere più sicuri. Mio suocero ha fatto la biopsia in data 6 agosto con questo esito:
materiale inviato: biopsie laringee: 1- seno piriforme destro, 2- aritenoide destro, 3- parete posteriore.
1- un frammento grigiastro di 0,1 cm.
2- un frammento grigiastro di 0,1 cm.
3- due frammenti grigiastri di 0,1 e 0,3 cm.
Diagnosi:
frammento di epitelio squamoso con acantosi e paracheratosi (1), minuto frammento squamoso senza atipie (2), frammenti di epitelio squamoso con acantosi e lieve paracheratosi (3).
L'otorino dell'ospedale di Piombino gli ha detto che non c'è più presenza di massa tumorale ma che è una conseguenza del trattamento congiunto di radio e chemio che mio suocero ha fatto.
A questo punto chiedo se la diagnosi della biopsia è giusta e se esiste una cura migliore per mio suocero visto che è sempre gonfio, non riesce a deglutire bene, ha sempre dolore e fa sempre fatica a parlare perchè ha quasi perso la voce. Grazie.
[#1]
Potrebbe essere consigliata una FDGPET/TC per discriminare, se possibile, il quadro infiammatorio da una eventuale recidiva.
Ripeterei le biopsie fra un paio di mesi al massimo e se negative nuovamente si potrebbe anche concludere che si tratta di una flogosi post-Rt in modo definitivo.
La terapia a base cortisonica a dosi "importanti" mi sembra adeguata in questa fase
Ripeterei le biopsie fra un paio di mesi al massimo e se negative nuovamente si potrebbe anche concludere che si tratta di una flogosi post-Rt in modo definitivo.
La terapia a base cortisonica a dosi "importanti" mi sembra adeguata in questa fase
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.2k visite dal 20/08/2010.
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