Radioterapia in carcinoma a piccole cellule della cervice
Ho 30 anni e sono stata operata a fine novembre per un carcinoma a piccole cellule della cervice uterina (stadio IIb).
Mi sono sottoposta a chemioterapia adiuvante(PE), ed ora mi trovo nella situazione di dover decidere se effettuare o meno anche radioterapia, dati i pareri contraddittori raccolti.
Oltre ad un vostro parere circa l'opportunità o meno di eseguirla, m'interessava sapere di più sui possibili effetti collaterali della radioterapia adiuvante sulla pelvi, soprattutto in seguito ad isterectomia radicale di tipo C1 con linfadenectomia pelvica ed aortica sottomesenterica, per quanto riguarda in paticolare eventuali problemi di linfedema agli arti (soffro già di un po' di gonfiore alla radice delle cosce e nella regione pubica), e di vescica neurologica
(in tal senso ho avuto problemi solo subito dopo l'intervento, ma ora li ho superati).
Grazie anticipatamente.
Mi sono sottoposta a chemioterapia adiuvante(PE), ed ora mi trovo nella situazione di dover decidere se effettuare o meno anche radioterapia, dati i pareri contraddittori raccolti.
Oltre ad un vostro parere circa l'opportunità o meno di eseguirla, m'interessava sapere di più sui possibili effetti collaterali della radioterapia adiuvante sulla pelvi, soprattutto in seguito ad isterectomia radicale di tipo C1 con linfadenectomia pelvica ed aortica sottomesenterica, per quanto riguarda in paticolare eventuali problemi di linfedema agli arti (soffro già di un po' di gonfiore alla radice delle cosce e nella regione pubica), e di vescica neurologica
(in tal senso ho avuto problemi solo subito dopo l'intervento, ma ora li ho superati).
Grazie anticipatamente.
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Prof. Filippo Alongi
Radioterapista
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L'indicazione del trattamento và discussa di persona ed analizzando tutti i dettagli degli esami e degli interventi effettuati.
Se fosse indicata la Rt, come suppongo, l'irradiazione della pelvi può comportare:
disturbi gastrointestinali fino alla diarrea, talora bruciori rettali, un aumento della frequenza urinaria diurna e notturna con un maggiore rischio di infiamazione/infezione delle vie urinarie e genitali distali. Una buona terapia di supporto o dei consigli medici, gestiti dai medici oncologi radioterapisti che la seguiranno durante il trattamento radiante, se lo effettuerà, potranno evitare o minimizzare la comparsa o l'acuirsi degli stessi disturbi locali.
Se fosse indicata la Rt, come suppongo, l'irradiazione della pelvi può comportare:
disturbi gastrointestinali fino alla diarrea, talora bruciori rettali, un aumento della frequenza urinaria diurna e notturna con un maggiore rischio di infiamazione/infezione delle vie urinarie e genitali distali. Una buona terapia di supporto o dei consigli medici, gestiti dai medici oncologi radioterapisti che la seguiranno durante il trattamento radiante, se lo effettuerà, potranno evitare o minimizzare la comparsa o l'acuirsi degli stessi disturbi locali.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 22/06/2010.
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