Tumore alla lingua e radioterapia preventiva dopo l' intervento

Salve, sono un ragazzo di 35 anni, che ha subito circa 3 settimane fa un intervento chirurgico per l'asportazione di un tumore maligno al margine linguale sx, con contemporanea ricostruzione della parte di lingua asportata.
Di seguito riporto l'esito dell'istologico per richiedere una valutazione del quadro (con prognosi indicativa) e se sia il caso oppure no di eseguire una radioterapia a scopo preventivo (sconsigliata dai medici che mi seguono)

ISTOLOGICO nr 1)

MATERIALE:
1 Linfonodo, Nas
2 Ghiandola sottolinguale, Nas

INFORMAZIONI CLINICHE:
1 Svuotamento latero cervicale sinistro

DESCRIZIONE MACROSCOPICA
1 Ghiandola salivare di cm 5x4x1,5 macroscopicamente indenne al taglio e frammenti di tessuto fibro-adiposo di cm 5 di asse maggiore, da cui si isolano linfonodi.
1X1: ghiandola salivare
2x 3x 4x 5x 6x : linfonodi
7X1 emisezione da un linfonodo macroscopicamente metastatico (/dc,ar)
2 Un frammento di tessuto brunastra di cm 2,5 di asse maggiore
8x2 a metà
(/dc)
DIAGNOSI
1 Metastasi di carcinoma squamocellulare in 1 linfonodo su 35 esaminati. Il focolaio metastatico appare contenuto all'interno della capsula linfonodale. Ghiandola salivare indenne.
2 Ghiandola salivare indenne.

Istologico nr 2
Materiale
Linfonodo latero cervicale
Informazioni cliniche
Svuotamento latero cervicale dx triangolare
Descrizione macroscopica
Pezzo operatorio di cm 8,comprendente ghiandola salivare di cm 4, macroscopicamente indenne, e tessuto fibroadiposo di cm 4 da cui si isolano 3 linfonodi.
1x3 linfonodi esaminati in estemporanea
2x3 3x4 altri linfonodi
4x1 5x1 prelievi random della ghiandola salivare (/ad,dr)
Sezione congelata
Prelievi: 1b 1v
linfonodi reattivi

DIAGNOSI
Linfonodi reattivi (Tot 7) e ghiandola salivare indenne

ISTOLOGICO NR 3

MATERIALE
LINGUA,NAS,estemporanea
DESCRIZIONE MACROSCOPICA
Pezzo operatorio da emiglossectomia sx di cm 5x2x1,5 continuantesi con bordo laterale di cavo orale; a livello del solco oro-linguale è presente area ulcerata di cm 0,7 cui corrisponde in sezione tessuto grigio-biancastro duro che infiltra la muscolatura intrinseca linguale e misurante cm 2,5 di asse maggiore.
Si eseguono i seguenti prelievi:
1x1 margine posteriore (definitivo dell'estemporanea)
2x1 margine anteriore
3x1 lesione con margine laterale di exeresi sul cavo orale e margine profondo
4x1 lesione con margine mediale linguale e margine profondo
5x1 6x1 7x1 8x1: altri prelievi della lesione che viene inclusa in toto

SEZIONE CONGELATA
Prelievi 1 b 1v
Margine posteriore indenne

DIAGNOSI

Carcinoma epidermoide moderatamente differenziato, ulcerato, del cavo orale.
La neoplasia infiltra la muscolatura intrinseca linguale e mostra citologicamente focali aspetti di scarsa differenziazione; si osserva inoltre spiccata reazione desmoplastica peritumorale, alto indice mitotico e infiltrazione perineurale.
Margine di exeresi indenni.
(G2-G3)-pT2

Alla luce di tutto ciò,ripeto le 2 domande:
1) Come vi sembra la prognosi?
2) Fareste una radioterapia preventiva?
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
La presenza di un linfonodo positivo(anche se non extracapsulare e non multipli)e di invasione perineurale potrebbero insieme aprire una discussione in merito all' indicazione ad un trattamento sul collo(stazioni I-V) a scopo precauzionale con Radioterapia.
In ogni caso ne deve parlare con gli specialisti che seguono il suo caso poichè spesso ci sono delle linee guida interne che in casi al limite(per l'utilità della RT) come il suo , possono essere variabili da centro a centro. Infatti se consideriamo il rischio di recidiva non alto dato dalla presenza di un solo linfonodo positivo non extracapsulare, i margini indenni e i possibili effetti collaterali sui tessuti sani della RT a lungo termine su un giovane, sebbene ci siano metodiche come l'IMRT che possono minimizzarne l'impatto, un trattamento adiuvante potrebbe risultare onestamente opinabile.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#2]
Utente
Utente
In effetti sono consapevole che il mio è proprio un caso limite, per cui eseguire radioterapia, che comunque ha effetti collaterali, se non strettamente necessario, potrebbe essere visto come un trattamento che va oltre le reali necessità del momento.
A questo punto la soluzione migliore mi sembra quella di eseguire follow up frequenti con indagini accurate (pet, risonanza o tac) e magari intervenire solo se in quelle occasioni si osserva qualcosa di anomalo.
[#3]
Utente
Utente
Salve, avrei un altro dubbio,visto che nel frattempo ho sentito altri pareri ma tutti discordanti sul fatto di fare o meno radio adiuvante. Secondo lei avrebbe senso anche fare radioterapia solo al collo, o se si fa va fatta anche alla lingua? (Che è la parte che mi preoccupa di più come effetti collaterali).Inoltre,la radioterapia ha senso farla quanto tempo dopo l'intervento? Cioè,se la faccio 2,3,4,5mesi dopo immagino abbia effetti diversi. Grazie mille in anticipo per la sua gentilezza.
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Utente
Utente
Salve, avrei un altro dubbio,visto che nel frattempo ho sentito altri pareri ma tutti discordanti sul fatto di fare o meno radio adiuvante. Secondo lei avrebbe senso anche fare radioterapia solo al collo, o se si fa va fatta anche alla lingua? (Che è la parte che mi preoccupa di più come effetti collaterali).Inoltre,la radioterapia ha senso farla quanto tempo dopo l'intervento? Cioè,se la faccio 2,3,4,5mesi dopo immagino abbia effetti diversi. Grazie mille in anticipo per la sua gentilezza.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Vanno "sterilizzate" con i raggi tutte le sedi a rischio di ripresa locale di malattia, quindi deve parlare con chi la segue per i dettagli tecnici sui volumi di trattamento in base ai dati che hanno in possesso.
In relazione alle tempistiche, diversi studi scientifici hanno dimostrato come, nelle neoplasie sottoposte a chirurgia,il tempo intercorso tra intervento ed RT è importante che non sia troppo prolungato per avere una maggiore impatto di "killing" sull'eventuale residuo di malattia.Il razionale è semplice: minore è il numero di cellule tumorali residue(se realmente ci sono), maggiore è l'efficacia delle readiazioni. Se infatti aumenta il tempo, aumenta anche la proliferazione cellulare.