Adenocarcinoma polmone dx

Scrivo per mio babbo 69 anni. Riporto gli esiti degli esami a cui si è sottoposto.

11.11.09 TC torace. In corrispondenza del segmento posterobasale del LID nella doccia costovertebrale si rileva opacità parenchimale globosa con limiti sfrangiati del diam. di circa 5 cm di significato neoplastico.Altra opacità rotondeggiante in perilare inferiore secondaria di 15 mm. Minuscole formazioni nodulari nel segmento mediale del LM; in questa sede si rilevano setti interlobulari ispessiti, senza deformazione dei lobuli stessi come per un quadro di iniziale linfangite.Non versamenti pleurici. Si rilevano vistose tumefazioni adenopatiche tra loro confluenti a carattere secondario in sede retrocavale del diam di circa 3 cm con impronta sulla stessa vena cava inferiore e sull'azygos. Altri linfonodi anteriormente alla carena tracheale, in sottocarenale e all'ilo sia del corno superiore che in particolare nell'inferiore.Stirata la vena polmonare di destra.Regolare la trachea e i grossi bronchi. La carena tracheale ed il bronco intermedio appaiono improntati e di calibro modicamente ridotto da parte delle tumefazioni adonapatiche.
23.11.09. Broncoscopia: adenocarcinoma.
12.12.09 Tac cranio: negativa
17.12.09: pet/tc evidenzia una neoformazione ipermetabolica (SUV=6.30) nel segmento postero basale del LID si associano multiple tumefazioni adenopatiche ipermetaboliche nell'ilo polmonare omolaterale, nella loggia di barety ed in sede sottocarenale.Indenni le stazioni linfonodali sovraclaveari latero cervicali, ascellari e retro peritoneali. Non si riconoscono ipermetabilismi patologici a livello epatico, surrenalico e scheletrico.
31.12.09 Inizia la chemioterapia ogni 21 giorni cisplatino e alimta (6 cicli) ben tollerati.
23.02.10 Tc torace: modesta riduzione delle tumefazioni ilomediastiniche dx in parte confluenti e livello mediastinico sottocarenale e ilare dx.Le suddette contraggono stretti rapporti con le strutture broncovascolari in particolare con bronco principale dx e il lobare superiore omolaterale circondando a manicotto il bronco intermedio il lobare medio e inferiore fino alle diramazioni corrispondenti. Riduzione dimensioni lesione parenchimale del lid che presenta diam. di 3.5cm.Minima riduzione della nodularità localizzata in sede parailare posteroinferiore dx. Non significative variazioni dell'altra lesione limitrofa.Non più visibili le immagini nudulari del LM.Nei limiti la pervieta della trachea delle principali diramazioni bronchiali.Non versamento pleuro-pericardico.

Per i medici mio babbo non può essere sottoposto a radioterapia o chirurgia. I sei cicli di chemioterapia li ha terminati. cosa accade adesso?

Vi ringrazio dell'attenzione e invio cari saluti
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Dr. Salvino Marzano Radioterapista 70 2
Il paziente deve essere seguito periodicamente per valutare il mantenimento o meno della risposta. Di regola nuove iniziative terapeutiche vengono intraprese sulla base del quadro di progressione della malattia e delle condizioni generali del paziente.

Dr. Salvino Marzano

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Utente
Utente
Grazie per la Sua cortese risposata. Quello che mi chiedo è: quando può essere applicata la radioterapia? e perchè non può essere effettuato un intervento chirurgico dato che, fortunatamente, è tutto confinato al solo polmone?
In attesa di una vostra risposta invio cordiali saluti.
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Dr. Salvino Marzano Radioterapista 70 2
Per questo andrebbero valutate le immagini TAC sia pre che postchemio da parte del radioterapista che si orienterà sulla base del volume da irradiare se vi sia una indicazione ad un trattamento radiante che abbia concrete prospettive di successo. Lo stesso vale per il chirurgo. Tutto sta nella corretta interpretazione dei reperti iniziali descritti (le piccole opacità del LM sono da interpretarsi come secondarie o no?).
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Utente
Utente
Buongiorno, mille grazie per la sua risposta. Le piccole opacità dle LM che si vedevano alla tac pre-chemio erano quelle che, per quello che ho capito, destavano più preoccupazione ai medici. Il fatto che nella seconda tac non si vedessero più è piaciuta molto ai medici (testuali loro parole). Mio babbo è un uomo forte. Non ha mai avuto problemi di salute. Anche la chemio è riuscito a tollerarla abbastanza bene se non pensiamo ai classici disturbi che causati dalla terapia. Diciamo che è ko per circa una settimana, poi torna a lavoro stando fuori di casa per sette/otto ore. Soltanto la tosse non lo lascia in pace, sopratutto al mattino e dopo i pasti.
Secondo lei, il fatto che il tumore abbia risposto (controllo dopo tre cicli) è di buon auspicio ad una ulteriore risposta dopo altri tre?
Mi scusi se sono troppo opprimente ma la paura è tanta.
Buona giornata e grazie
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Dr. Salvino Marzano Radioterapista 70 2
E' sicuramente un dato positivo che lascia ben sperare in una ulteriore riduzione delle lesioni. Credo che comunque sia importante programmare una valutazione preliminare radioterapica e chirurgica prima di completare l'iter chemioterapico per impostare per tempo una strategia terapeutica concordata tra i vari specialisti.
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Utente
Utente
Dottor Marzano, grazie per le Sue risposte.
In seguito alla tac del 23 febbraio c'è stato un consulto medico dal quale come Le ho scritto sopra non è stata indicata la radioterapia ne tantomeno l'intervento. La tac come hanno comunque detto i medici è piaciuta molto. In base a questo hanno fatto completare la chemioterapia con cisplatino e alimta fino al sesto ciclo. Per ora ci hanno detto di fare una tac già prenotata per il 26 maggio. Secondo il suo parere è il caso di far visionare le tac anche da un chirurgo specializzato in questa patologia e con queste caratteristiche? Sa indicarmi a livello nazionale un nomitativo da contattare?
La ringrazio della disponibilità e la saluto cordialmente
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Dr. Salvino Marzano Radioterapista 70 2
Credo che una rivalutazione finale al termine della chemioterapia possa rivelarsi utile e opportuna sia da parte del chirurgo toracico che da parte del radioterapista. Di norma i Gruppi oncologici multidisciplinari (GOM) nella nostra Toscana servono proprio a questo (comprese le domande ultime del suo quesito).
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Utente
Utente
Grazie per la sue cortesi risposte. La mia domanda non era per sminuire la nostra Toscana, anzi. Mio babbo è ben seguito, la struttura è ottima, come ottimi sono i medici che tutti i giorni svolgono il loro lavoro in modo egregio. Si metta nei miei panni, la paura è tanta, è da novembre che le forze, le speranze e l'energie di una famiglia sono tutte per lui. Fare delle domande, ad "uno del mestiere" dietro un computer è più facile, probabilmete perchè è come staccarsi momentaneamente dalla malattia.
Grazie ancora, cari saluti
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Dr. Salvino Marzano Radioterapista 70 2
Se è per questo, anche per un professionista rispondere davanti al monitor è molto più facile perché lo si fa in modo più distaccato. Molto diverso trovare "risposte" e parole di conforto con il paziente o i parenti di fronte.
Sono comunque contento che abbia la massima fiducia in chi la sta curando.
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Utente
Utente
Internet per tanti versi ci aiuta, ma per tanti altri ci confonde le idee e ti pone davanti agli occhi tante cose che non possono essere comprese se non dai medici.
Pensavo a un chirurgo da consultare soltanto perchè ho letto che gli interventi toracici di questa entità devono essere eseguiti in strutture di eccellenza per questo tipo di patologia.
Grazie per quello che tutti i giorni fa. Cari saluti.